Taehyung e Jungkook fratelli maggiori di Y/n.

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Sono tranquillamente sdraiata sul letto quando la porta della mia stanza viene spalancata e fatta sbattere al muro.
-heiiii!! Per caso quando mamma vi ha insegnato a bussare alle porte voi non stavate ascoltando?- chiedo infastidita come sempre da questo loro modo di fare con me.

Se vi chiedete di chi sto parlando, sto parlando di quei due energumeni dei miei fratelli, Taehyung 25 anni e Jungkook 23. Fanno sempre qualsiasi cosa che possa infastidirmi, sopratutto nell'ultimo periodo, e sono quasi arrivata al limite.
-ma come siamo simpatiche? Ascolta nana, ci sta per raggiungere un nostro carissimo amico, si chiama Jimin. Vedi di non disturbarci- mi rimprovera Taehyung.
-questa è anche casa mia, faccio quello che mi pare. E tranquilli non mi interessano i vostri amici, saranno noiosi e rospi quanto voi- rispondo facendo la linguaccia, cercando di spingerli fuori dalla mia stanza ma invano.

Perché mamma e papà hanno fatto due giganti come loro e poi una tappa come me? Che ho fatto di male?
-resta in camera chiaro?!- mi ribadisce Jungkook con tono fermo.
Uffa ma perché non posso uscire se sto a casa mia? Chi è questo Jimin? Il principe del foro? Bah.
-chiarissimo sergente! Ora uscite dalla mia stanza, fuoriiii-

Sono passate un paio di orette e oltre a aver origliato l'arrivo del loro amico e le loro urla provenire dalla sala mentre giocano alla play, a me è salita una fame assurda e ho finito tutta la scorta di snack segreti che avevo nella mia stanza. Ora come faccio? Ho voglia di patatine!
Ma in fin dei conti la cucina e la sala sono separati, se non mi faccio vedere ne sentire per loro non sarò mai uscita dalla mia stanza. Così con passo felpato inizio a scendere le scale, e di gradino un gradino cerco di alleggerire sempre di più il mio passo, camminando solo sulle punte.
Sono quasi all'ultimo gradino quando dalla sala cessano le urla. Per qualche secondo tutto sembra bloccarsi, ma per fortuna ricominciano un minuto dopo peggio di prima.

Sempre detto che sono come degli animali sbizzarriti, avete presente gli scimpanzé quando urlano perché hanno fame? Uguale, anzi peggio. Solo che mentre gli scimpanzé poi smettono, loro no.
Decido di approfittare del rumore causato da loro per sgattaiolare di corsa in cucina e cercare nello scaffale le patatine ma niente.
Dove diavolo le hanno messe? Se le hanno mangiate loro io taglio le mani a entrambi!
Così apro un'altra anta del mobile in cucina e eccole la, le mie patatine preferite, pepe rosa e lime. Buonissime! Eppure non mi ricordavo di averle messe tanto in alto.

Deve essere colpa loro se sono lì su, che stronzi! Se prendo una sedia farò rumore. Così mi sporgo salendo sulle punte ma niente, sto per mettere il piede sul piano della cucina quando due mani stringono salde i miei fianchi e mi alzano. Senza pensare oltre prendo le mie patatine in tutta fretta sperando di non essere uccisa successivamente.
Appena i miei piedi toccano terra mi volto verso il proprietario delle mani che sono ancora ben salde sui miei fianchi e cavolo. Non è nessuno dei miei due fratelli, ma un bellissimo ragazzo dai capelli rosa, sorriso così lucente e espressivo da far quasi chiudere del tutti gli occhi e delle spalle larghe e forti. Ecco perché è riuscito a alzarmi senza problemi.

-tu sei Jimin?- chiedo sotto voce.
Lui annuisce e continua a avere quel sorriso sulle labbra, i suoi occhi ora si sono un po' più aperti e sono fissi su di me. Se poco fa li trovavo piacevoli, ora mi sento un po' a disagio.
-esatto, tu chi sei bambolina?- mi chiede avvicinandomi al suo corpo tirandomi per i fianchi.
-Y/n, comunque lasciami, torna dai miei fratelli e per favore non dire loro che mi hai visto chiaro?- gli dico facendo pressione sulle sue mani affinché le tolga da lì.
-tranquilla tornerò dai tuoi fratelli, ma non posso garantirti che non gli dirò di aver trovato la loro bellissima sorellina che ha un culo da paura, in mutande e maglietta che cerca di salire sul piano della cucina per prendere un pacco di patatine-
Mi copro istintivamente il sedere con il bordo della maglietta ma le patatine mi scivolano dalle mani e ovviamente fanno un rumore udibile anche in Cina. Come diavolo è possibile? Sono solo patatine.

-Jiminha tutto ok?-arriva mio fratello Taetae.
-che succede non arrivi agli scaffali?- chiede ironico Jk.
-Y/n!- mi richiamano entrambi dopo aver notato la mia presenza nella stessa stanza.
Accidenti e ora?!

-avevo fame!- rispondo prendendo il mio pacco di patatine per andare verso la porta.
-Jimin puoi farmi il favore di smettere di guardare il culo di mia sorella? Grazie- afferma Taehyung bloccandomi l'uscita.
-una sola cosa ti avevamo chiesto, sei sorda per caso?- mi chiede l'altro alzandomi il volto per guardargli negli occhi.
-avevo fame ve l'avevo detto! E spostatevi uffa!- dico cercando di spingerlo via per uscire dalla stanza.
-credo verrò presto e spesso  qui da voi- afferma Jimin ironico continuando a tenere gli occhi sulla mia figura con un sorriso sempre più sornione.
-amico ti conviene smetterla, e tu, non uscirai dalla tua stanza finché non ti chiameremo noi chiaro? Ora vai- mi dice Taehyung facendomi passare.

-sapete vero che non potete tenerla nascosta per sempre? Avete un gioiello di sorella e la trattate così?- chiede Jimin ai fratelli mentre entrambi sono concentrati sul gioco.
-Jiminha ti conviene spostare la tua attenzione da mia sorella al gioco se vuoi tornare a casa sulle tue gambette- risponde Jungkook continuando a premere X sul joystick per attaccare Jimin nel gioco.
-eiiii sono in squadra con te! Non colpirmi!- lo rimprovera Jimin.
-e tu smettila di parlare e fantasticare su nostra sorella, chiaro?- continua Taehyung puntando il suo cecchino su Jimin.
-si tranquillo, ho capito ho capito. Ora continuiamo a giocare o mi farete fuori!- sbuffa scocciato Jimin che nella sua testa invece non fa altro che pensare a quelle sinuose forme e quel bel viso che tanto lo ha rapito qualche ora prima.

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