JIMIN ti presento mio fratello pt.2

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JIMIN POV

Sono arrivato al bar scelto da Y/n e questo tizio. La vedo entrare, così decido di aspettare qualche minuto e entrare in coda a altra gente così da non farmi scoprire.

Mi siedo a qualche tavolo di distanza ordinando solo un caffè americano e inizio a spiarli. Appena vedo Y/n abbracciare quello che ho la conferma essere un ragazzo, qualcosa dentro di me si accende. Non è la prima volta che la gelosia nei suoi confronti mi investe in pieno, ma non mi aspettavo che Y/n lo facesse così senza alcun pudore.

Mi accorgo di quanto feeling e di quanta intesa ci sia tra Y/n e quel ragazzo. Si sorridono, le loro spalle si sfiorano e i loro occhi sono sempre in continuo contatto. Lui ha un qualcosa di così famigliare, eppure non riesco ancora a capire.

Appena la loro ordinazione arriva, Y/n inizia subito a concentrarsi sul lungo discorso che quel ragazzo difronte a lei gli sta facendo. Sorride così tanto?
Mi sento così male a vedere la mia Y/n così felice con un'altro ragazzo.
Voglio dire, potrebbe essere anche solo un semplice amico, ma perché mentirmi se non hai nulla da nascondere no?

Dopo un discorso in cui sembra aver parlato solo lui per più di 30 minuti, lei si butta letteralmente tra le sue braccia e lui senza esitazione non solo la stringe fin troppo stretta a se per i miei gusti, ma le sta anche baciando le guance.

Questo è troppo! Di certo non mi faccio prendere in giro in questo modo.

Mi alzo di scatto dal posto e con passo svelto e deciso arrivo a loro e prendo Y/n per il braccio strattonandola via da lui.
-Jimin!?- mi chiede lei sorpresa. -che ci fai qui?-
-che ci faccio qui? Che ci fai tu qui?! Non eri con una tua amica?- chiedo furioso guardando dritto negli occhi lei per poi lanciare sguardi di fuoco al tizio che è rimasto letteralmente pietrificato da quel mio improvviso attacco.

-Jimin lasciami spiegare...- dice lei con un tono un po' preoccupato e dolorante.
E ti credo bella mia! Ti ho beccato in fragrante e ora vuoi spiegare?
-no noi adesso andiamo a casa! Non voglio stare a sentire altre cazzate per oggi- le rispondo iniziando a tirarla con forza a me, trascinandola senza troppa attenzione verso l'uscita.

-ma Jimin..aspetta, non è come pensi..lui è...- dice lei una volta fuori, voltandosi più e più volte verso l'interno del locale.
-la smetti di girarti verso quel cazzo di tizio? Sai Y/n a me non interessa chi sia quel tizio chiaro? Ma spiegami, se non è come penso, allora come cazzo è? Perché Y/n in quattro anni di relazione tu non mi hai mentito mai! Mai!- le dico trascinandola ancora per il braccio.
-aiaaaa Jimin! Mi fai male... lasciami! lasciami spiegare- dice lei cercando di opporre resistenza.
-anzi guarda non dirmi niente, sta zitta e basta! Torniamo a casa- le urlo senza mollare mezzo secondo la presa sul suo braccio.

I suoi occhi si riempiono di lacrime mentre cerca invano di liberarsi dalla mia presa.
Continua a girarsi indietro, così appena mi accorgo di quello che le sto facendo, mollo subito la presa e lei sembra quasi cadere.

-Jimin! Perché non mi lasci mai finire! Lui non è un tizio qualsiasi ok? Quel ragazzo si chiama Luca, e..ed è mio fratello ok? Ti ho mentito perché volevo solo incontrarlo un po' prima di presentarlo stasera a te e ai ragazzi. Volevamo farti una sorpresa. Lui sa molte cose di te, quelle rare volte in cui ho parlato con lui in questi 6 anni, ho più parlato di te che di me.- mi confessa lei con gli occhi pieni di lacrime mentre si tiene il braccio con una smorfia di dolore sul viso.

Ma che cavolo? No non è possibile. Non può essere vero.
Che grandissima figura di merda!!!

-anche se volessi crederti, perché non dirmelo!!- chiedo.
Lei scuote la testa incredula e si allontana da me facendo qualche passo indietro.
-allora vedi che non mi ascolti? Ti ho detto che volevamo farti una sorpresa...- dice lei tenendosi ancora stretto il braccio che fino a poco prima avevo ben saldo nelle mie mani.

Poi razionalizzo non solo la grande figura di merda che ho fatto con suo fratello, ma anche il modo in cui l'ho portata via da lui e la forza che ho usato. Guardo le mie mani rosse, tornando poi a concentrarmi sul suo viso ancora contratto in qualche smorfia di dolore.
Jimin sei un coglione cazzo!

Poi il mio sguardo vaga verso una figura che corre verso di noi.
Dio e ora come rimedio a tutto questo?

-Y/n! Y/n!- urla lui raggiungendoci poi con un po' di fiatone.
-Y/n... mi..mi dispiace- dico indietreggiando di qualche passo anche io imbarazzato fin troppo dalla situazione.
-Luca!- dice lei stringendosi forte a suo fratello.
-ei Y/n sta tranquilla sono qui..- risponde lui accarezzandole poi dolcemente i capelli per tranquillizzarla, proprio come faccio io quando è stanca o nervosa.

-tu devi essere Jimin giusto?- mi chiede poi lui alzando lo sguardo su di me.
I suoi occhi azzurri, sono così simili a quelli di Y/n, anche il suo nome, ecco perché era così famigliare.

Annuisco alla sua domanda e subito mi inchino a lui in segno di educazione, ma anche di scuse.
-si sono io, tu devi essere Luca... il fratello di Y/n...ti prego scusami per poco fa. Io mi sono comportato così da..da stupito. È che purtroppo abbiamo parlato molto poco di te e non ti ho riconosciuto. In più Y/n ti prego scusami, io, io non so che mi sia preso poco fa... non volevo farti male- dico a testa bassa.

Y/N POV

Alzo la testa dal petto di mio fratello per poi voltarmi verso Jimin. La sua testa è china e il suo corpo è proteso in avanti come a scusarsi nei confronti miei e di mio fratello per quello che è successo qualche istante prima.

So benissimo che è pentito, persino il suo tono, poco fa. Lo conosco, la sua voce di norma è sempre così forte e piena di energia, invece il tono che ha usato poco fa era così basso, quasi pieno di imbarazzo e dispiacere.

Mi sento in colpa.
Forse ho sbagliato a voler tenere questo tutto un segreto per fargli una sorpresa. So benissimo che Jimin è un tipo intelligente e non avrebbe creduto alla mia bugia, ma che addirittura si comportasse così! Non me lo sarei mai aspettato.

Così mi stacco da mio fratello per poi alzare il viso del mio ragazzo e abbracciarlo più forte che mai.
So benissimo che ha esagerato, e di questo ne riparleremo un'altra volta, ma se io penso a una situazione simile ma al contrario, penso che io sarei stata capace di reagire anche peggio.

-no Jimin scusami tu, è che volevo solo farti una sorpresa..-dico con la mia testa nel suo incavo del collo.
-non scusarti amore mio, va tutto bene...ti ho fatto male?- mi chiede accarezzandomi i capelli esattamente come ha fatto pochi istanti fa mio fratello.
E io scuoto la testa. Si mi ha fatto male e tanto, ma non voglio farlo sentire ancora peggio. Non è giusto.

-che imbarazzo!- esclama poi lui nascondendo il suo viso dietro le mani.
Io spiego a mio fratello la situazione visto che abbiamo parlato un po' in inglese un po' in coreano e lui subito porge una mano a Jimin con un tenero sorriso.
Jimin dopo aver spostato le sue mani dal viso, resta sorpreso dal gesto e dal sorriso così tranquillo e gentile di mio fratello.
-ci siamo sicuramente incontrati e conosciuti in un modo bizzarro, ma che ne pensi se resettiamo tutto eh? Io sono Luca, il fratello di Y/n- dice Luca ancora con la mano tesa.
Jimin annuisce e gliela stringe con decisione sorridendo ancora un po' imbarazzato da tutta la situazione.
-piacere mio Luca, io sono Jimin, il fidanzato di tua sorella- dice lui ancora stretto con una mano a mio fratello, che subito approfittando della stretta, lo tira a se e lo abbraccia.

Noto subito lo stupore nel viso di Jimin che sicuramente non se lo aspettava e che per qualche secondo è teso come una corda di violino. Appena mi unisco all'abbraccio, il suo corpo si rilassa e sul suo viso si dipinge uno di quegli splendidi sorrisi da orecchio a orecchio che tanto amo.
-finalmente le due persone più importanti della mia vita si sono conosciute- dico sentendomi dinuovo a casa tra le braccia sia di mio fratello sia di Jimin.

La sera poi presento Luca anche ai ragazzi e la cena va splendidamente, certo Yoongi e Tae non si sono risparmiati nel prendere in giro Jimin mettendolo ancora di più in imbarazzo per quello accaduto ore prima, ma Luca cerca ogni volta di farlo sentire meglio schierandosi dalla sua parte. Sono felice che in così poco tempo abbiano legato tanto nonostante l'inconprensione del pomeriggio.
Ora che Luca e Jimin si conoscono mi sembra di aver chiuso finalmente un cerchio, mi sento felice.

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