Cap. 13 La mia vita è andata a puttane!

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Lisa' Pov

Mi ha davvero presa per mano!! AAAAAAAAA Non che mi dispiaccia anzi è una sensazione bellissima.
"Ciao ragazzi" "Ciao Chris" sfortunatamente Serge lascia la mia mano e ci accomodiamo sul divano in uno dei tanti soggiorni di questa casa enorme. Credo che la stanza più bella per me rimarrà la camera di Serge.
"Allora ho chiesto un po' in giro e alcune delle miei fonti dicono che Rose si trova in una casa di cura dall'altra parte della città"
"Si sono assicurati di tenerla lontano da qui" ottima osservazione Serge
"E possiamo andare da lei"
"Si due volte a settimana sono consentite le visite. Da qui sono 4 ore di macchina questo è l'indirizzo" ci passa un foglietto con tutte le informazioni.
Passiamo circa due ore a parlare di tutti i dettagli.

"Grazie amico"
"Cosa faresti senza di me"
"Prima che mi dimentichi Lisa credo che dovresti chiamare Sam sta male per quello è successo"
"Ci penserò Grazie di tutto" esce e ci lascia da soli
"Solo io penso che tra loro ci sia qualcosa?"
"No anche io. Prima di litigare Sam mi ha confessato che ieri alla festa lei è Chris hanno fatto sesso e credo che quella non fosse la prima volta. Anche se abbia litigato non voglio che stia male a causa di Chris"
"Chris in fondo è un bravo ragazzo, ha solo paura delle relazioni"
"E tu?"
"Io cosa?"
"Anche tu hai paura delle relazioni?"
"No ma finché non trovo quella giusta non credo ne inizierò una" è sincero. Questa non me l'aspettavo.
Credo proprio che io e Serge abbiamo molte cose in comune. Se non ho iniziato una relazione con Ben è perché non è quello giusto e mai lo sarà. Soprattutto adesso che ho scoperto queste cose su di lui, appena conosciuto mi è sembrato un bravissimo ragazzo,gentile, premuroso ma voglio andare in fondo a questa storia. Spero di riuscirci prima delle vacanze di natale.

"Resti per cena, tesoro?"
"Grazie Cristina ma non vorrei disturbare" come sono gentile.
"La fidanzata di mio figlio è sempre la benvenuta. Cristina aggiungi un piatto in più."
"Credo tu non più rifiutare" e se me lo dici con quel sorriso ovvio che non rifiuto.
"Allora resto. Avviso i miei genitori."
"Per cena abbiamo Пельмени cioè dei ravioli di pasta ripiena di carne, kaša cioè polenta."
"Posso farvi una domanda?"
"Certo cara" la madre di Serge è sempre così gentile.
Ed è anche una bella donna, sempre sorridente e ben vestita, il suo accento russo si sente a mala pena. E fisicamente noto molte somiglianze tra lei e Serge. Gli stessi occhi, stessi lineamenti ma hanno uno sguardo diverso.
"Voi mangiate soltanto cucina russa? Non fraintendetemi  è tutto buonissimo, è solo una mia curiosità"
"In verità no, ma ci fa sentire vicino casa" risponde un uomo credo sulla quarantina d'anni, capelli e occhi, bel portamento ed ecco quello sguardo lo stesso di Serge.
"Сокровище (tesoro) lei è Lisa, la fidanzata di Sergey, Lisa lui è mio marito Alexander."
Perché il mio cuore accelera ogni volta che vengo definita la ragazza di Serge?
"È un piacere conoscerla"
"Anche per me. Sergey non mi aveva detto di essere si fidanzato. Ma contiamo pure a mangiare." Torniamo a mangiare ma la tensione si può tagliare con un coltello.
"Come vi siete conosciuti?" ci chiede il padre di Serge.
"A scuola"
"Da dove vieni Lisa? Non mi sembri di Seattle?"
"Infatti vengo da L.A. Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti il mese scorso"
"Sei la ragazza che è entrata in coma per colpa di qual ragazzo?" sapere che ne avrebbero parlato.
"Si..." ecco ora sono in imbarazzo.
"Ma non parliamo di cose spiacevoli. Lisa come ti trovi qui?" Grazie Grazie Serge. Si cambiamo argomento.
"Bene mi sto abituando a vivere qui"
"Ti manca Los Angeles?"
"In verità si. Lì c'è la mia migliore amica Kira, i miei nonni però anche qui ho incontrato molte persone simpatiche. Credo che a Natale torneremo a Los Angeles. Sempre che i miei genitori non siano troppo impegnati" come sempre d'altronde.
"Lavorano molto? Se non erro tuo madre è un medico e tua madre un avvocato" chiede il padre di Serge
"Si lui è un chirurgo e a volte capita che lavori anche nei giorni festivi, mia madre ha molte udienze. Insomma passiamo poco tempo insieme."
"Il Natale deve essere bellissimo a L.A.?"
Grazie Serge di salvarmi di nuovo. Non voglio continuare a parlare dei miei genitori.
"Si lo è davvero. Le luci, il freddo e l'effetto neve rendono sicuramente l'atmosfera magica. Poi c'è La Sfilata dove decine di barche decorate con addobbi natalizi girano per la città e può essere vista da più punti, si tiene il 16 dicembre. Da metà novembre fino almeno a metà gennaio viene aperta una grande pista di pattinaggio su ghiaccio a Pershing Square, nel centro di Los Angeles. Si tratta di un buon posto non solo per una bella pattinata, ma anche per passeggiare, godersi un concerto e numerosi altri eventi natalizi. Ricordo che i miei nonni e i miei genitori mi portavano ogni Natale, l'anno scorso ci sono stata con la mia migliore amica." Quanto mi mancano quegli anni. E quanto mi manca passare del tempo con la mia famiglia, dopo quello che è successo a scuola, per causa mia, hanno iniziato ad allontanarsi da me.
"Wow dev'essere bellissimo" sorride Natasha.
"E voi in Russia come passate il Natale?"
Vorrei che Serge mi raccontasse qualcosa in più del suo paese natale.
"Noi in Russia il Natale lo festeggiamo il 7 gennaio e la cena della vigilia inizia solo dopo che la prima stella è comparsa nel cielo ad annunciare l'imminente nascita del Cristo. La tradizione vuole che ci siano 12 diversi piatti in onore degli apostoli di Cristo ma non prevede l'uso di carne. Dopo cena si aprono i regali e poi tutta la famiglia va a messa. I tradizionali canti natalizi sono chiamati in russo koljadki. Ci sono diversi mercati organizzati nel periodo di fine anno dislocati in vari punti della città. Non mancano nemmeno le piste di pattinaggio." conclude Serge. Wow sono davvero affascinata.
"Quest'anno, come ogni anno, festeggeremo il Natale a San Pietroburgo con il resto della nostra famiglia. Vorrei chiederti di venire con noi, ma come ci hai detto hai già impegni"
"Mi sarebbe piaciuto tantissimo Natasha, non sono mai stata in Russia."

Mi volto verso Serge e ci perdiamo negli occhi dell'altro, ma nei suoi noto qualcosa. NO NON È POSSIBILE. Lui vuole davvero che io passi il Natale con lui. Se devo essere sincera l'idea non mi dispiace, non so perché ma qui con lui e la sua famiglia mi sento a mio agio. Mi aspettavo due persone scontrose, che guardavano gli altri dalla testa in giù e si vantavano della loro ricchezza invece sono due brave persone, gentili, amichevoli, presenti nella vita del figlio e si e si vede il bene che gli vogliono. È davvero fortunato.
"È stato un piacere conoscerti" mi abbraccia
"Anche per me Natasha"
"Ricorda qui sei sempre la benvenuta"
"Grazie Alexander"
"Andiamo ti accompagno a casa" mi conduce alla sua auto e in poco tempo arriviamo a casa mia.
"È stata una bellissima giornata. Ti ringrazio."
"Figurati e poi credo che ormai i miei genitori vogliano più bene a te" sorride.
E io sognerò tutta la notte quel sorriso.
"Buonanotte ci vediamo domani a scuola"
"Certo. Buonanotte."
Entro in casa e mi appoggio alla porta mentre sento la macchina allontanarsi sempre si più.

Improvvisamente vedo la luce accendersi e i miei genitori seduti sul divano.
"Dove sei stata?" inizia mia madre
"Vi ho mandato un messaggio ero a cena con un amico e la sua famiglia. E poi sono appena le dieci non le quattro."
"E Sergey Petrov è tuo amico?"
"Si e non capisco dove vogliate arrivare" ora mi sto arrabbiando.
"Io e tua madre non vogliamo che tu frequenti quel ragazzo?"
"E perché avete paura che la storia si ripeta. Certo perché è questo il problema lo è sempre stato, ma tranquilli Serge non è David. E poi voi non decidete io chi devo frequentare e soprattutto quando lo avete in ospedale non sembrava che vi dispiacesse."
"Non parlarci non questo tono, siamo i tuoi genitori. E poi non vogliamo che frequenti neanche la sua famiglia non sai che persone sono"
Basta voglio mettere finire a questa conversazione.
"NO IO NON SO CHI CAZZO SIETE VOI. Dopo quello che è successo siete cambiati, non ricordo neanche più quanto tempo è passato da quando abbiamo trascorso del tempo insieme" sento gli occhi pizzicarmi ma faccio di tutto per trattenere le lacrime "viviamo nella stessa casa ma non ci incontriamo ne che per sbaglio. Non mi chiedete mai come sto, se mi piace la città, non mi avete consultata sul trasloco, non vi siete interessati neanche dopo l'accaduto con David pensavate solo che quello che io ho fatto avrebbe rovinato le vostre carriere. VOI NON SAPETE UN CAZZO DI MEEE. Quindi non venite a dirmi chi devo frequentare e per vostra informazione i genitori di Serge sono due fantastiche persone. VOI CHE FOSSERO LORO I MIEI GENITORI."

Prima che possa accorgermene sento la guancia pizzicarmi e le lasci e scendere sul mio volto. Non ci posso credere, mio padre mi ha dato uno schiaffo, lui che mi trattava come una principessa, ricordo quando avevo 6 anni e lui tornava da lavoro giocavamo al dottore e al paziente, mi appoggiava in ogni scelta e ora non sono più chi sia.
"Vattene in camera tua, non parlarci più con quel tono e sei in punizione. Poi scordarti di tornare a Los Angeles per Natale" mi comunica mia madre mentre salgo le scale.
Arrivo in camera, mi lavo il viso, metto il pigiama e mi rifugio sotto le coperte. Scoppio in lacrime non ci posso credere. Fino all'anno scorso avevo una bellissima vita adesso è diventata un incubo che non vuole finire. Posso affermare che la mia vita è andata a puttane.






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Ecco alla fine di un nuovo capitolo.
Per scriverlo mi sono commossa ed stato abbastanza difficile.

Secondo voi cosa avrà fatto Lisa di così grave da costringere la famiglia a trasferirsi?

Il rapporto con i suoi genitori si risolverà? O sarà la fine della sua famiglia?
Scopritelo nel prossimo capitolo.

Mi scuso per gli errori sicuramente commessi, se qualcosa era poco chiaro o troppo confusionario.
Un bacio💖

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