Oggi è domenica e finalmente ho potuto dormire, non c'è la facevo più a svegliarmi alle sette. Non vedo l'ora che arrivino le vacanze di natale, sia per la scuola sia perché è il mio periodo preferito dell'anno, anche se questo non so come lo festeggeremo e non so neanche se tornerò a Los Angeles.
Inoltre è passata una settimana dal nostro incontro con Rose e io e Serge abbiamo un piano.
Ma adesso pensiamo alla colazione.Tesoro io e tua madre siamo a lavoro, lo so lo so è domenica ma era un emergenza. Ci vediamo a pranzo. Dobbiamo parlare.
Papà e mammaChissà cosa vogliono adesso, ma ora mi tocca preparare la colazione. Deciso di mangiare dei pancake, prima mia madre li prepararla sempre nel fine settimana, ma ora basta pensare a questo.
Dopo averli preparati mi siedo al bancone della cucina e mangio i miei pancake mentre uso il cellulare per controllare whatsapp, Instagram e TikTok. Credo che oggi mi rilasserò e mi dedicherò a me completamente.Din Don
Cosa stavo dicendo due secondi fa? Rilassarmi?
"Ciao Lisa"
"B-Ben. Che ci fai qui? È domenica."
"Si lo so e scusami. Ma dobbiamo parlare"
"Dobbiamo?"
Mi prende per le spalle e mi spinge in casa con forza.
"Ma che fai? Sei pazzo?"
"Io? Tu lo sei? Hai visto come ti sei comportata questa settimana?"
"È come mi sarei comportata?"
Lisa non provocarlo
"Mi hai ignorato, sei stata con il tuo "gruppetto", eri sempre con quel Serge. Noi stiamo insieme e tu non puoi ignorarmiii"
"NO! Noi non stiamo più insieme. IO TI HO LASCIATO. Capisci che significa."
"No tu non puoi lasciarmi noi stiamo INSIEME."
"Si Ben fattene una ragione io non ti amo più o forse non lo mai fatto"
"Non è vero tu ami. Tu vuoi o non vuoi stari con me. Tuuu seiii MIAAAA"
Più lui si avvicina più io indietreggio, finché non mette le sue mani sul mio collo.
"Lasciami e vattene da casa mia e dalla mia vita. VATTNEEE"ora tu stai
"Oh Lisa, sai anche una mia vecchia amica diceva così e poi non è finita molto bene." Sta parlando di Rose "tranquilla non voglio ucciderti solo farti sentire il dolore che ho provato io"
"Stammi lontano"
Mi da uno schiaffo e un pugno sul viso, cado per terra. Devo fare qualcosa o qui si mette male.
"TU, sei una puttana e le puttane non danno ordini" si avvicina e mi accarezza il viso ma mi allontano.
"Adesso sta ferma e buona"
"C-cosa v-vuoi f-f-fare?"
"Ohh lo vedrai"
Chiedi le porte, le finestre, mi alza e mi spinge sul divano, prende una corda e mi lega i polsi."Si può sapere che prende Ben? Noi stavamo bene insieme e forse tra qualche mese avremo potuto riprovarci, ora tu stai rovinando tutto"
"Io-io sto rovinando tutto. Tu sei come loro"
"Ma loro chi BEN?"
"Non alzare la voce con me!" Mi getta per terra.
"Sei solo una puttana! Ammetti che non mi hai mai amato. DILLO"
È vero non lo mai amato ma non posso dirglielo.
"ALLORA???" Mi da un altro schiaffo
"È vero"
Ma sei impazzita?
Grazie del supporto
Vuoi farti uccidere?
Ho detto la prima cosa che mi è passata dalla testa.Si allontana da me, questo è il momento per chiedergli di chi sta parlando.
"Ben...ma di chi stai parlando?" Cerco di mantenere un tono di voce tranquillo
"Mia madre che ha deciso di andarsene e lasciarmi, avevo solo 7 anni capisci? Sai che vuol dire crescere con un padre che è sempre assente e che mi definì un mostro, l'unica cosa buona che ha fatto per me è stato farmi evitare il carcere"
"C-carcere?"
"Si amore..." si avvicina e io vorrei alzarmi e correre ma non ci riesco ho il corpo dolorante per i colpi e per la caduta. "Io avevo una ragazza, Rose, che mi definiva un mostro. Insomma io un mostro?" Fa una risata che mi mette i brividi.
"Lei mi denunciò dicendo che io la picchiavo e le facevo tante cose brutte. E quella fu l'unica volta che mio padre mi aiutò, insieme invertimmo una storia e le prove."
"A-adesso cosa v-vuoi fare a m-me?"
"Amore...tesoro... voglio solo punirti per quello che hai fatto questa settimana e lo farò ogni volta che ti comporterai male"
"Tu non puoi farlo. Ben...non puoi farmi quello che hai fatto a Rose"
"ZITTA" si alza e mi sferra un calcio sulle costole, rotolo sul pavimento e piango dal dolore.
"Tu DEVI stare zitta e non devi mancarmi di rispetto capito? E se ti fa sentire meglio non ti farò quello che ho fatto a Rose.." si avvicina al mio orecchio sussurra "farò peggio. Devo punirti così impari la lezione"
"Quale l-lezione?"
"Che devi avere occhi solo per me, pensare solo a me, credi che non ti abbia vista come ridevi, scherzavi, mangiavi e chissà quante altre cose facevi con lui. Perché adesso non le fai con me?" A ogni verbo corrisponde un pugno, uno schiaffo o un calcio.
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Le Nostre Anime
RomanceLisa Smith è una ragazza di 18 anni che si è appena trasferita a Seattle. Nuova città, nuovi amici. Vuole vivere l'ultimo lontano lontano dai riflettori dei corridoi della scuola, ma si sa la nuova arrivata non può stare in angolo. Serge Petrov, uno...