luna piena

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Remus quella mattina si alzò con un forte mal di testa.
Quella sera ci sarebbe stata la luna piena e questa cosa lo faceva sentire terribilmente stanco e nervoso.
"Stai bene?" chiese Sirius.
"No" rispose acido.
"Ne sentì gia gli effetti?" domandò allora James.
"Si"
"Non verrai a lezione oggi." affermò il riccio.
"Cosa? Ma che cazzo dici?" ringhiò Remus.
"Sirius ha ragione Rem, sei pallidissimo, scommetto che Silente e la McGranitt capiranno" lo tranquillizzò Peter.
"Verrò a lezione, fine della storia" disse poi alzandosi dal letto e andando in bagno a cambiarsi.
"Certo che è proprio testardo" sbuffó Sirius.

Scesero a fare colazione e solo l'idea di mettere del cibo sotto il palato faceva venire a Remus il vomito.
"Mangia Rem" sussurrò Sirius.
"Non ho fame cazzo" gli ringhiò contro.
E così quella mattina, il lupo mannaro, mangiò solamente una fetta di pane tostato.
Persino le ragazze sembravano essersi accorte del suo cambiamento di umore.
"Che cosa succede a Remus?" domandó allora Lily.
"Non sta molto bene" rispose solamente James.
"Dovreste portarlo in infermeria"
"Lily perfavore, sappiamo noi cosa dobbiamo fare"
La ragazza non sembrava capire.
Poi Potter si avvicinò a Sirius:"Oggi finirà per uccidere qualcuno, è troppo nervoso"
"Non deve venire a lezione" disse Peter.
"Non gli farai mai cambiare idea sai come è Remus quando s'impunta su una cosa" alzò le spalle.

Alla prima ora avevano trasfigurazione, con la McGranitt. E con i serpeverde.
Remus ci provava davvero a stare attento,
ma non ci riusciva. E per un attimo pensò di dare ragione ai suoi amici, non sarebbe dovuto davvero venire a lezione.
Tuttavia la lezione con la McGranitt non andò così male.
Era stata quella dopo a riservare problemi.
Avevano Difesa contro le arti oscure.
Una delle materie preferite di Lupin.
Fino a quando durante un incantesimo non aveva accidentalmente urtato contro Piton e da li era scattato il putiferio.
"Guarda dove vai, Loony Lupin"
"Come cazzo mi hai chiamato scusa?" era da fin troppo tempo che Piton non lo chiamava così.
"Che c'è, non ti piace come nome?"
Remus strinse i pugni, e la voglia di ucciderlo lo assalí.
"Levati dalle palle Moccioso" arrivò in suo soccorso Sirius.
James lo tirò indietro.
"Devo vomitare" borbottò Remus.
"Professore, Remus non si sente tanto bene, posso accompagnarlo in infermeria?" Chiese Sirius.
Il professore annuì confuso, e sotto lo sguardo delle ragazze i due amici abbadonarono la classe.
"Volevi ucciderlo cazzo?" lo guardò male Sirius.
"Si cazzo" ringhiò Remus.
"Non puoi farcela senza di noi stasera"
"Cazzo Sirius non sono più un bambino, ce la posso fare anche da solo"
Non riuscí a riprendere aria perchè vomitò per terra.
"Che schifo Lupin, santo Godric"
Sirius agitò la bacchetta e tutto il vomito scomparí.
"Ora tu vai in camera e ti metti a letto, non voglio sentire storie"
E in cuor suo Remus sapeva che il suo migliore amico aveva ragione, e appena toccato il letto si addormentò.

Venne svegliato poco prima di cena.
"Buongiorno fiorellino" rise Sirius.
"Statemi lontano vi prego" sibilò Remus.
Mancavano poche ore alla luna piena.
Abbandonò la stanza e Sirius guardò James.
"Non lo lascerò da solo stanotte"
"Non possiamo andare Sir" gli ricordò James.
"Non mi interessa, vado solo io" rispose allora Sirius.
"Sei pazzo? Vuoi farti uccidere per caso?" chiese Peter.
"Non voglio che si faccia del male"
"Sta attento amico"

E infatti così fu, Remus raggiunse la Stamberga Strillante
E tutto d'un tratto non riuscí a capire più nulla, iniziò a lanciare delle urla strazianti e l'ultima cosa che vide fu un grosso cane nero entrare nella stanza.
La luce della luna illuminava il suo pelo alla sua entrata.
Il suo ultimo pensiero da umano quella sera andò a Sirius Black.

Quando la mattina successiva Remus aprì gli occhi, l'incubo era finalmente finito.
Cercò di abituarsi alla luce del sole quando una figura accanto a lui lo fece sobbalzare.
"Ti avevo detto di non venire cazzo" ringhiò Remus.
"Ormai è andata Remus" sorrise Sirius:"Come stai?"
"Non sto male" rispose il lupo.
Un grosso taglio percorreva il suo braccio, ma stava bene.
A differenza di Sirius, un taglio fin troppo enrome s'intravedeva sotto la sua maglia.
"Che cazzo ti ho fatto?"
"Non fa male, tranquillo" cercò di rassicurarlo il riccio.
"Sirius che cosa ho fatto?"
"Stavamo giocando, non so cosa ti è preso, mi hai graffiato"
"Sono un fottuto mostro, lo sai vero?"
"Smettila Remus, non eri tu stanotte"
"Sono un mostro cazzo"
Tutto successe in un tempo brevissimo, Sirius gli prese il volto tra le mani, congiungendo le loro labbra.
Istintivamente Remus si spostò.
"Che ti prende?" chiese allora.
"Volevo farlo da troppo tempo, scusa" deglutí il riccio.
"Non è ammissibile, tu sei fidanzato Sirius"
"Scusami"
La conversazione si chiuse lì e da quel
momento fino al ritorno ad Hogwarts nessuno dei due aprì bocca.

What a time||WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora