natale a casa potter (pt.1)

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"Remus alzati! Tra due ore abbiamo il treno" urlò James.
I Malandrini erano già tutti in piedi, tutti tranne lui.
"REMUS!" tuonò Sirius.
"Cosa?!" cadde dal letto Remus sbarrando gli occhi.
Sirius e James si passarono una mano sul volto:"Tra due ore abbiamo il treno, alzati"
Remus si alzò dal letto, sbuffando e imprecando contro i suoi migliori amici.
Sì cambio velocemente e poi scese con loro a fare colazione.
E dovette anche godersi lo spettacolino di Marlene presa dalla disperazione perché non avrebbe visto Sirius per un mese.
Sbuffò ingoiando l'ultimo pezzo di pane con la marmellata.

I quattro salirono in camera a prendere gli ultimi bagagli e poi  salutarono le ragazze prima di salire sul treno e entrare nel loro scompartimento.
La porta si aprì di nuovo, come il primo giorno.
"Regulus?" chiese freddo Sirius.
"Ciao Reg" sorrise James.
Regulus gli sorrise.
"Volevo farvi gli auguri di natale" sussurrò poi.
"Grazie amico" esclamò James.
"Grazie" rispose Sirius.
Poi Regulus abbandonò lo scompartimento.
"Se magari smettessi di trattarlo così di merda potrebbe instaurarsi un bel rapporto tra di voi" lo rimproverò James.
"Non voglio avere un rapporto con lui" sputó acido Sirius.
"È pur sempre tuo fratello Sir..."
"Ed è pur sempre un Black." disse a denti stretti
"Come vuoi" alzò le spalle allora James
"Anche tu sei un Black" rispose Peter
"Io non faccio nemmeno più parte di quell'albero genealogico, ormai 'Black' serve solo per abbellire il mio nome" sbuffó contrariato.
La conversazione si chiuse lí.

Quando arrivarono a King's Cross trovarono subito i genitori di James ad accoglierli.
"Ciao ragazzi" sorrise Euphemia.
"Salve" risposero in coro Remus e Peter.

Arrivati a casa Potter suo padre iniziò a tartassarli di domande:"Quindi, bella la nuova ragazza di James?"
"Papà!" arrossí il corvino.
"Eddai dammi qualche dettaglio"
"Capelli rossi, occhi verdi, studiosa, fin troppo studiosa, e sanguesporco" disse Sirius bevendo un sorso di succo di frutta.
"Nata babbana." lo rimproverò Fleamont.
"Scusi, ha ragione" sospirò.
Sirius non lo faceva apposta ad usare quell'appellativo, ma la sua famiglia aveva avuto comunque una grande influenza sulla sua vita e a volte gli veniva pure spontaneo.
Nonostante questo James e Remus lo capivano benissimo.
"Voi tre invece ce l'avete la ragazza?" chiese rivolto agli altri tre.
Sirius per poco non si strozzò con  il suo succo di frutta.
E Remus sbarrò gli occhi.
"Si" rispose solamente Sirius.
Peter e Remus decisero di non rispondere.
"Bene, direi che adesso noi saliamo" tossí James per rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.

"Allora, c'è un problema" disse James:"Due di voi devono dormire insieme"
"Dormo io con Rem, non è un problema" rispose Sirius.
James lo guardò confuso:"Sicuro? Altrimenti posso mandare Remus nella mia stanza e io-"
"Va bene così James" lo rassicurò Remus.
"Perfetto, sistemate pure le vostre cose, questa è la vostra stanza.
Peter la tua è al piano di sopra, vicino alla mia"
E così James e Peter lasciarono i due ragazzi a sistemare le loro cose.
Quando Remus fu sicuro di sentire lontano i passi dei suoi migliori amici, si catapultò su Sirius baciandolo.
"Mi sei mancato" mugolò Sirius tra i baci.
"Anche tu" sorrise contro le sue labbra e spingendolo sul letto.
"Tesoro mi dispiace interromperti ma James ci ha dato esattamente mezz'ora per sistemare tutto, quindi per quanto mi piacerebbe scopare con te in questo momento non credo sia il momento giusto" disse sarcastico.
Remus sbuffó alzandosi dal letto.

E infatti così fu, dopo mezz'ora James venne a chiamarli, avvertendoli che la cena era pronta.
La signora Potter aveva preparato un sacco di cibo, e James si era abbuffato di tutto.
"Ragazzi, domani andiamo a Diagon Alley, Euphemia deve fare gli ultimi aquisti di Natale" sorrise Fleamont
A Peter si illuminarono gli occhi.
A Remus invece, vennero mille dubbi, cosa avrebbe regalato ai suoi amici? E a Sirius?
I suoi pensieri vennero interroti da una scomoda domanda di James.
"Sir, che cosa è quel medaglione che tieni al collo?"
Sirius deglutí e Remus sbiancò.
"Un semplice medaglione di famiglia, niente di che" alzò le spalle, e pregó che a James non venisse qualche strana idea di osservarlo più da vicino.
"Umh, ok"

Finita la cena Sirius disse di doversi fare una doccia perché il viaggio da Hogwarts a Casa dei Potter lo aveva steso.
"Va pure, Felpato" gli aveva risposto James
Nello stesso momento Remus, aveva deciso di andare a dormire, o almeno così credevano gli altri Malandrini e i Genitori di James.
In realtà erano chiusi in bagno da più o meno mezz'ora avvinghiati l'uno all'altro, in quanto il trovarsi a convinvere nello stesso letto per un mese non aveva fatto altro che accentuare i loro ormoni adolescenziali.
"Remus non credo che questo sia il posto giusto, Euphemia o Fleamont potrebbero scoprirci"
"Perfavore Sirius puoi stare zitto?" ringhiò il licantropo slacciandogli la camicia e lasciandogli un bacio sul collo.
Sirius rispose con un gemito frustato.
Remus fece appena in tempo a mettersi a cavalcioni su Sirius quando la porta si aprì di scatto.
"Merda" ansimò il lupo.
"Cosa cazzo..." sussurrò James
"Cazzo cazzo cazzo" Disse Sirius scrollandosi Remus di dosso.
"James possiamo spiegare"
Ma lui sembrava non riprendersi dallo shock.

What a time||WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora