dolore

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Dolore.
Ecco cosa era rimasto.
Loro che avevano aspettato tanto per trovarsi, adesso si erano persi così facilmente.
Erano passate due settimane.
Remus cercò di concentrarsi maggiormente sulle lezioni per evitare di pensare anche lontanamente a lui.
Sirius invece non si vedeva quasi mai, ogni tanto durante il pranzo e la cena e nient'altro.
"Come stai?" gli chiese Peter.
"Come dovrei stare?" lo scherní Sirius.
"Devi andare avanti"
"Come cazzo faccio?" gli ringhiò.
"Stasera c'è una festa, nella Sala Comune dei Corvonero"
"Chi te l'ha detto?"
"Ho sentito parlarne Regulus e Pandora" spiegó:"Dovresti venirci"
Sirius si guardò intorno:"Ci saró"

"Eddai vieni" lo pregò James.
"Che palle, va bene" sbuffò allora Remus.
James lo abbracció.
"Grazie grazie grazie"
Remus sorrise cupamente.
Di andare ad una festa proprio non aveva voglia, ma magari questo poteva servire a distrarsi da tutti i pensieri.
Si buttò a peso morto sul suo letto, ignorando tutti i libri che lo coprivano.
"Oi Rem" lo chiamo nuovamente James.
"Che c'è ancora James?"
"È tuo questo?"
Il corvino gli mostrò un anello d'oro e Remus lo riconobbe subito.
Era l'anello che Sirius gli aveva regalato per Natale.
"Oh... ehm si" sussurrò nostalgico prendendolo tra le dita e osservandolo per bene.
Una lacrima percorse il suo viso.
"Te l'ha regalato lui vero?" chiese James.
Senza nemmeno preoccuparsi, il lupo, scoppiò in un pianto isterico.
"Va tutto bene Rem" James istintivamente lo abbracció mentre le cicatrici sul suo viso bruciavano e lottavano per rimarginarsi.

La sera Sirius non ebbe le forze per vestirsi in modo adeguato, indossó una semplice camicia nera e un paio di jeans.
Raggiunse insieme ai suoi amici l'area della festa, dove subito si catapultò sull'alcool.
Remus, a differenza sua, ci teneva a non bere troppo, non voleva fare cazzate.
"Ei bello" sorrise un ragazzo dietro di lui.
Sirius lo squadrò.
"Cosa vuoi?"
"Ti ho visto qui e mi sei sembrato un bel ragazzo" ghignò lui passandosi una mano nei capelli ramati.
"Sirius Black" gli strinse la mano.
"Noah Lestrange, piacere di conoscerti. Corvonero dell'ottavo anno,tu invece?" chiese lui
"Grifondoro, settimo"
"Un Black nei grifondoro? Mai visto" ridacchiò lui facendo ridere anche Sirius.
"Sono, diciamo, la pecora nera della famiglia" sorrise portandosi il bicchiere alla bocca.
I suoi occhi s'incatenarono a quelli di Remus che passava dall'altra parte della sala.
Deglutí, il respiro iniziava a mancargli.
"Ei tutto bene?" chiese allora lui.
Il lupo non gli toglieva gli occhi di dosso, e Sirius preso dal troppo orgoglio, afferrò Noah per la camicia e lo baciò.
Il corvonero non fece niente per respingero anzi, aumentò l'intensità del bacio fino a far scivolare una mano sotto la sua maglia.
"Camera mia è libera" sussurrò Noah:"Vuoi venire a fare un giro?"
Sirius ormai non capiva più niente, la testa gli girava e gli occhi gli bruciavano.
"Andiamo..." balbettò.

In poco tempo il grifondoro si trovò steso sul letto.
Il ragazzo prese a baciarlo con più passione, sfilandogli la camicia e lasciando una serie di baci sul suo torace.
Quando arrivò alla cintura dei pantaloni, Sirius ebbe un sussulto.
Ma che cazzo stava facendo?
Un momento di lucidità lo pervase.
Quel ragazzo era bello, si, ma non era Remus, e lui non voleva finire a letto con ragazzi che non portavano il nome di "Remus Lupin".
"Scusa, è che non posso" sussurrò alzandosi velocemente dal letto e rimettendosi la camicia.
Corse giù per le scale, richiamato dalle urla del ragazzo ormai eccitato.
Andò a sbattere contro qualcuno.
"Sirius?" sussultò Remus.
"Che cazzo gli succede?" si fece avanti James,
"Mi gira la testa, non capisco niente, vedo tutto sfocato" ansimò scosso dai singhiozzi.
Remus strinse i pugni.
"Sirius perchè sei scapp-" Noah lo aveva raggiunto. Cercò di parlare ma Remus lo zittí con due pugni.
"Che cazzo gli hai messo nel bicchiere figlio di puttana?!" ringhiò il lupo.
"Calmati amico è solo..."
L'ennesimo pugno colpí in pieno il suo viso.
"Togliti dalle palle. Solo perché io e lui abbiamo chiuso non vuol dire che te lo devi scopare come una sporca puttana mentre lui non è cosciente, testa di cazzo"
Remus alzò di nuovo il pugno ma Sirius lo tirò indietro:"Ehy ehy Rem, guardami" gli prese il viso Sirius e Remus per poco sembrò calmarsi mentre si perdeva nei suoi occhi azzurri.
"Remus..." lo chiamo Lily che aveva visto tutta la scena
"Dimmi Lily..." sussurrò.
"Devo parlarti" disse lei.
Remus la seguí, lontano dagli altri malandrini.
"Lo ami ancora?" chiese.
"Che cazzo di domanda è, certo che lo amo" sbuffò lui.
"E allora perché l'hai lasciato? Tutti commettono errori nella vita Rem, guarda James..." provó a dire la rossa.
"Il suo è stato un grosso errore"
"Non vuol dire che non si possa rimediare, o che non se ne sia pentito, sii ragionevole Remus"
"Non lo perdonerò, ha sbagliato e ora sono cazzi suoi" sputò fuori acido Remus per poi allontanarsi, eppure sapeva che in cuor suo Lily aveva ragione.

What a time||WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora