madre e figlio

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James quella mattina ricevette una lettera.

"Ciao tesoro,
ho ricevuto la tua lettera.
Devo però dirti di no riguardo quello che mi hai chiesto.
Sono felice comunque che tu ti sia fidanzato, la farai conoscere a me e papà, mi raccomando.
Saluti, tua mamma"

Sbuffó accartocciando la lettera.
"Chi era, Ramoso?" chiese Sirius.
"Mia madre, sto cercando di convincerla a farvi rimanere per Natale, ma non sembra volersi smuovere dalle sue idee. Dice che  il Natale è una cosa che va festeggiata in famiglia, e poi c'è già Sirius"
Gli altri tre sbuffarono.
"Eddai però" disse Remus.
James prese dell'inchiostro e una pergamena nuova.

"Ciao mamma, so che secondo te il Natale è un giorno da passare con la famiglia, ma loro sono i miei migliori amici. E poi ci divertiremo visto che c'è anche Sirius.
Non faremo casino, promesso.
James"

Poi la passó al suo gufo che prese a svolazzare sbattendo le ali fuori dalla finestra del loro dormitorio.

I giorni passarono ma della risposta di sua madre non arrivò.
James cominciò a pensare di lasciare stare.
Intanto la neve cominciava a colorare Hogwarts, cancellando l'autunno e lasciando il posto all'inverno.
Mancava poco alle vacanze, erano ormai i primi giorni di Dicembre.
James quel giorno si stava divertendo con gli altri Malandrini sulla neve.
Con loro c'erano anche Lily e Marlene.
"Felpato ti uccido!" ringhiò Remus mentre una palla di neve lo colpí in pieno viso.
Sirius rise.
James e Lily non si staccavano un momento.
"Stai bene?" chiese allora Lily.
"Non potrebbe andare meglio" sorrise il corvino baciandola.
"Pensavo che oggi pomeriggio potremmo andare ad Hogsmeade tutti insieme" propose la rossa.
"Ci sto" sorrise:"Giretto ad Hogsmeade oggi?" esclamò allora James.
"Ci sto!" urlò Peter cercando di schivare una palla di neve di Remus.
All'ennesimo tiro Sirius perse l'equilibro e cadendo tirò giu con sé anche Remus.
Quest'ultimo arrossí.
"Ahia" borbottò Sirius massaggiandosi la testa e facendo ridere tutti.

E così passarono l'intero pomeriggio a Hogsmeade, rannicchiati nei loro cappotti pesanti, tra i locali e i negozi.
La sera invece, quando ritornarono ad Hogwarts, si diressero in sala grande a mangiare.
James prese la sua zuppa. Ebbe il tempo di immergere il cucchiaio, quando qualcosa cadde nel suo piatto.
Era una lettera.
I Malandrini risero.
"E che cazzo però" sbuffò James prendendo la lettera e facendola sgocciolare.
"Chi è?" chiese poi Sirius.
"Mia madre, credo" rispose cercando di leggere tutte quelle scritte sbiadite.

"Ciao James,
sono riuscito a convincere mamma.
Vi veniamo a prendere alla stazione di King's Cross.
Tuo padre"

"E quindi che ti ha detto?" chiese Remus trattenendo il fiato.
"Potete venire!" esclamò James battendo le mani.

What a time||WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora