morte

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18 Giugno 1996

Remus aprì gli occhi, lasciando che il lupo uscisse dal suo corpo.
Non era andata poi così male, aveva probabilmente qualche costola rotta ma nessuna grave lesione o ferita.
Sirius giaceva ai suoi piedi, sotto forma di cane.
A Remus vennero mille dubbi. Non l'aveva ucciso, vero?
Si mosse provando ad accarezzare l'animale che si lasciò coccolare tranquillamente, scuotendo il muso.
"Felpato" sorrise Remus.
Il cane si allontanò, e Sirius tornò ad essere un uomo.
Remus dovette distogliere lo sguardo, avere il suo ex ragazzo nudo davanti a lui non era il massimo.
Sirius si leccó le labbra, rivestendosi.
"Stai bene?" gli chiese poi avvicinandosi a lui. Era appena l'alba ma in quella stupida baracca fuori Grimmauld Place c'era il buio pesto.
"Probabilmente qualche costola rotta, ma niente che Madama Pomfrey non riesca a risolvere" rise:"Tu?"
"Classico"
"Com'è andata?" chiese allora.
"Mi hai graffiato il viso, e ho un morso sul fianco. Ma niente di che" rise.
"Ti ho morso?!" esclamò in preda al panico Remus.
"Non mi puoi trasformare quando sono un cane. Non te lo ricordi?" rise ancora.
"Si, giusto" arrossí visibilmente Remus.
"Posso vedere le ferite?" chiese poi.
Sirius prese la bacchetta dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni.
"Lumos" sussurrò.
Remus lo squadrò per bene. Sotto la barba un graffio gli tagliava la pelle da zigomo a collo.
Poi Remus gli alzò la maglia e Sirius ebbe un sussulto.
"Sono ferite magiche. Ti rimarrà il segno probabilmente" si passò una mano nei capelli arruffati Remus.
"Va bene così Rem" sorrise.
"Non va bene proprio per un cazzo"
Sirius si chinò lasciandogli un bacio, aspettandosi un bel "vaffanculo" da parte dell'altro.
Remus invece lo strinse più forte, baciandolo con estrema urgenza.
"Vuoi uscire?" chiese.
"Rimaniamo ancora per un po'" disse Remus sorridendo e stringendogli la mano.

"È stata brutta?" gli chiese Tonks.
"Niente di che" sorrise lui.
Lei lo baciò.
Sirius alzò gli occhi al cielo, si allontanò nella sua stanza.
Prese una sigaretta e l'accese con uno schiocco di dita.
Si guardò intorno, ovunque c'erano stendardi di grifondoro, era orgoglioso della sua casa.
C'erano anche poster di band babbane, probabilmente appese solo per far incazzare sua madre anni prima.
Guardò il comodino dove una foto con tutti i Malandrini lo bloccò sul posto.
Una lacrima bagnó la sua guancia.
Erano al loro quarto anno ad Hogwarts, probabilmente.
"Remus!" urlò buttando fuori il fumo della sua sigaretta.
"Che succede, Pad?" chiede allora Remus spuntando dalla porta.
"Guarda che cosa ho trovato" gli porse la foto scattata anni prima ad Hogwarts.
Remus sorrise nostalgico.
"Aspetta un secondo..." disse poi.
Peter stava in piedi vicino a James, nella sua uniforme nera.
I capelli biondi e abbastanza corti e il suo sorriso sbilenco.
Remus strappò via il suo ritratto nella foto.
"Così va assolutamente meglio"
Sirius rise.
"Che bei tempi..."
Remus si appoggiò al muro, guardando il soffitto.
"Siamo soli in casa" disse poi:"Tonks è con l'ordine, insieme a Moody"
Sirius sorrise malizioso.
"Ho l'erba" disse poi Remus.
"Pensavo ti fosse passata l'abitudine"
"A quanto pare no"

Passarono il resto della mattina a fumare erba, raccontandosi e ridendo sugli avvenimenti di quando andavano a Hogwarts.
Sirius trattenne il fumo in bocca espirandolo poi in quella di Remus.
"Sei dannatamente perfetto" rise allora Remus baciandolo.
Le sue labbra sapevano di erba.
E poi fecero di nuovo sesso.
I loro corpi combaciavano alla perfezione.
Perché nessun'altro andava bene se non lui.
Perché per quanto Remus provasse a stargli lontano proprio non ci riusciva.
Lui non voleva un'altra ragazza. Non voleva proprio un ragazza. Lui voleva Sirius Black.
Ebbero almeno la decenza di vestirsi, prima di crollare nel sonno.

"Remus, Sirius!" esclamò Tonks.
"Che succede?" Remus balzò sulla sedia, aprendo gli occhi.
"Harry e i suoi amici sono in pericolo" sussurrò poi.
"Che cosa?!" saltò in piedi Sirius.
"Sono intrappolati all'ufficio misteri con i Mangiamorte" disse poi.
"Fammi indovinare, Bellatrix vero?" chiese.
"Esattamente"
"Fottuta bastarda" ringhiò Sirius toccandosi la barba.
"Andiamo" dissero poi in coro i due malandrini e insieme a Tonks raggiunsero il resto dell'Ordine Della Fenice.
"Sta attento" sussurrò Sirius in modo che solo Remus potesse sentirlo.
"Anche tu"

Si materializzarono all'uffico Misteri al Ministero e Sirius subito si diresse a salvare Harry.
"Sta lontano dal mio figlioccio" aveva detto prima di tirare un pugno a Lucius Malfoy.

Quello che accadde dopo fu tutto un susseguirsi di immagini.
Harry e Sirius che combattevano contro Lucius.
"Bel colpo James" gli aveva urlato.
E il cuore di Remus era sprofondato nel suo petto.
Una luce partí dalla bacchetta di Bellatrix e colpí Sirius in pieno petto.
"No!" aveva urlato Remus.
Il riccio, ancora con il suo ghigno alla Black sul volto, perse l'equilibrio e cadde indietro nell'arco. In mezzo al velo.
"Cazzo no" aveva sussurato con le lacrime agli occhi.
"No no no" lasciò cadere le braccia lungo i fianchi.
Corse da Harry, fermandolo dal volersi buttare nel velo per trovare il suo padrino.
"È morto, Harry" cercava di trattenere le lacrime.
Il ragazzo urlò, scappando per cercare di raggiungere Bellatrix.
Remus cadde sulle ginocchia, e pianse.
Lo aveva perso per sempre.
Aveva perso il suo più grande amore.
Il suo migliore amico.
Sirius Black era morto.
In un breve istante tutti i momenti passati con lui gli passarono davanti.
Pianse ancora più forte.
"Remus, stai bene?" gli chiese Tonks avvicinandosi.
"No Tonks, non sto bene" ringhiò allora:"Ho perso il mio ultimo migliore amico, come posso stare bene, cazzo!"
"Vuoi che torniamo a casa?" chiese comprensiva.
Remus tirò su col naso annuendo.
Tornati a Grimmauld Place, Remus si chiuse nella sua stanza.
Il letto ancora sfatto a causa di quello che era successo qualche ora prima.
E dio, maledí il suo olfatto da lupo.
Quella stanza puzzava di fumo, erba e sesso.
Si buttò a letto, inspirando l'odore di Sirius. Riaccese la canna lasciata a metà dal riccio qualche ora prima.
Se la mise in bocca, aveva il suo sapore probabilmente.
E pianse.
Era solo.
Ma gli piaceva pensare che mentre lui piangeva per la morte del suo migliore amico, Sirius e James fossero da qualche parte a organizzare scherzi, con Lily alle calcagne che cercava di fermarli.

What a time||WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora