Capitolo Quindici

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-No!- esclamò Jennifer dopo il racconto di Louis. Era sconvolta.
Guardò Zayn, il quale teneva la testa bassa.
-Tu lo sapevi?
Zayn la guardò e annuì piano, dispiaciuto.
-In ospedale già tutti ne parlano.
Jennifer era senza parole.
-E tu che hai fatto poi?
Louis la guardò.
-Che potevo fare? Sono andato via.
-Come sei andato via?- chiese Zayn sorpreso.
-Zee, che potevo fare? Intromettermi? È la vita di Harry. Deve decidere lui. Io... Siamo storia vecchia.- sospirò poi si alzò e se ne andò via da lì, per sedersi sul divano.
Ciò voleva dire una sola cosa. Voleva rimanere solo.
Jennifer scosse la testa e sospirò a sua volta poi si avvicinò al lavello per fare i piatti mentre Zayn poggiò il mento sul palmo della mano.

Che poteva fare per Louis?
Che poteva fare il suo amico?
Niente. Non poteva fare nulla. Aveva ragione Louis, Harry era libero e forse non più interessato al liscio.
Sperava solo che a Louis la tristezza e la delusione andasse via il prima possibile.

Si alzò a sua volta e si diresse in camera.

La giornata era stata sfiancante e quando aveva sentito di Harry, era corso da Louis per vedere come l'avesse presa.
Ma l'amico si era fatto vedere solo una volta a casa, dove aveva spiegato tutto senza emozione.
Quando Louis faceva così era perché non aveva più motivi per continuare a sperare.

Si spogliò e si infilò il pantalone del pigiama quando un'idea si presentò alla sua mente.

Era l'unico modo per far riavvicinare quei due.
E lo sapeva che se ne sarebbe pentito ma doveva farlo. Per Louis. Quante volte il liscio si era preso cura di lui? Tantissime. Innumerevoli. Ed ora doveva fare qualcosa per lui, per renderlo felice se poteva.
Si infilò una maglietta a caso e poi le scarpe, senza nemmeno i calzini.
Poi corse fuori.

Salì al piano di sopra e bussò alla porta dell'appartamento sopra il loro.

Se ne sarebbe pentito. Già lo sapeva.
E anche amaramente.
Ne era consapevole.

La porta, fortunatamente, venne aperta da Liam. Il quale, vedendolo li davanti a lui, si illuminò subito.
Il suo sorriso raggiunse vette mai scalate prima.

-Zayn!

Poi il suo sguardo indugiò sui vestiti che indossava ed il sorriso si trasformò in un ghigno.

-Avevi talmente fretta di venire da me da non riuscire nemmeno a cambiarti?
Zayn lo fulminò con lo sguardo.
-C'è Harry in casa?
Il sorriso di Liam sparì dal suo volto.
-No, non dirmi che sei venuto per Harry. Ti prego non dirmi così. Per una volta che pensavo di essere riuscito in qualcosa di buono.
Zayn alzò gli occhi al cielo.
-Rispondi. C'è o non c'è?
-Non c'è. È fuori.
-Con MiLord?
Liam annuì.
Zayn entrò in casa, senza chiedere il permesso.
Liam ne rimase sorpreso ma non fece domande.
-Dimmi. Se non sei venuto per Harry e sono sicuro che tu non sia venuto nemmeno per me, come mai sei qui?
-Per Louis.
Liam aggrottò le sopracciglia ed incrociò le braccia.
-Spiegami. Ti ascolto.
-Louis è di nuovo sotto mille treni per Harry.
Liam spalancò la bocca, sconvolto.
-Cosa?- si avvicinò un po' a Zayn e quest'ultimo annuì.
Si mise seduto sul bracciolo del divano vicino a loro e parlò.
-Giá! Da un po'. Anzi diciamo anche da quando si sono rivisti la prima volta. Ma ora Harry esce con MiLord e lui non vuole farsi più avanti.
-Ma perché non l'ha fatto prima?
-Perchè è stupido. Ma a parte questo, devo fare qualcosa. Non posso lasciarlo sotto un treno, perché è così che sta ora.
Liam annuì.
-Che pensavi di fare?- chiese interessato prendendo una sedia e sedendosi davanti a lui.
-Pensavo di... Rinchiuderli in una stanza e farli parlare.
Liam rimase leggermente spiazzato poi sorrise.
-Non ti sembra un po' drastica come cosa?
Zayn alzò gli occhi al cielo.
-Va bene. Niente stanza. Allora che ne pensi di una cena insieme senza che lo sappiano.
-Tipo a sorpresa?
Zayn scosse il capo, titubante.
-Si, tipo.
Liam annuì.
-Ok..
-Ma mi serve il tuo aiuto per Harry.
-Non posso dirti cosa pensa Harry. Sarebbe come tradire il mio amico.
Zayn scosse il capo.
-Non mi interessa cosa pensa Harry. Mi serve il tuo aiuto per portarlo all'appuntamento.
-Questo posso farlo.
Zayn annuì e prese un respiro, aspettando il verdetto finale.
Liam se ne accorse e sorrise. Ma non parlò.
Così Zayn, dopo qualche minuto di silenzio, chiese:
-Allora? Niente richieste? Niente "io lo faccio se tu esci con me"?
Liam sorrise sghembo poi abbassò lo sguardo e scosse la testa.
Quando lo guardò di nuovo il sorriso si era affievolito.
-Io non costringo nessuno. E poi questo è per Louis.
Zayn ne rimase colpito ma anche molto sollevato.
-Ah. Ok...- si alzò -Bene. Allora poi vediamo quando farlo.
Liam annuì.
Poi guardò Zayn procedere verso la porta ed uscire fuori.
Harry era davanti la porta di casa, con le chiavi già in mano, quando vide Zayn uscire di li e scendere di sotto.
La sua espressione stupita rimase fin dentro casa quando poi chiese a Liam:
-Che ci faceva qui Zayn?- chiese divertito.
Liam alzò le spalle.
-Mi era venuto a chiedere una cosa di lavoro.
-In pigiama?- rise Harry.
Liam annuì.
-Si. In pigiama. Sai com'è Zayn.
Ciò parve bastare ad Harry per convincersi, chiudere la porta e procedere verso la sua stanza.

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