Capitolo Venti

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Era appena uscito dalla doccia. I capelli erano ancora bagnati ma stava cercando di asciugarli con l'asciugamano mentre arrivava fino alla porta per aprirla.

Era sicuramente Jennifer di ritorno da una visita in ospedale, pensò Zayn.

Aprì la porta e la figura di Liam si parò davanti ai suoi occhi.

-Wow! Prima in pigiama e ora solo con un asciugamano addosso. Le cose cominciano a farsi interessanti.- disse scherzoso, anche se Zayn non capiva ancora quanto fosse divertito e quanto serio.
Temeva che fosse più serio.
-Che ci fai qui?- chiese facendogli spazio per passare.
Liam non se lo fece ripetere due volte.
-Ero venuto a vedere se avevi voglia di uscire stasera. Potevamo fare un giro.
-Sto aspettando Jennifer. Vorrei essere sicuro che sia andato tutto bene prima di partire. Se per te va bene...
-Certo!
-Se vuoi puoi aspettare qui. Io vado a prepararmi.- rispose già diretto verso la sua camera.
Liam ammirò il fisico asciutto ma ben formato di Zayn mentre percorreva il corridoio per poi sparire dietro la porta della sua stanza poi, con un sospiro, si mise seduto sul divano ed accese la TV.

Aveva immaginato che Zayn facesse più storie per uscire, come era solitamente abituato a fare con lui, ed invece l'aveva stupito una seconda volta.

Jennifer impiegò ben venti minuti per tornare ma, quando lo fece, era più stanca del normale.
-Ciao! Piacere, Liam.- si presentò il ragazzo.
-Piacere, Jennifer. Zayn e Louis?
-Zayn è in camera. Louis credo sia ancora a lavoro.
Jennifer annuì prima che la porta della stanza di Zayn si aprisse. Il moro corse verso la bionda, preoccupato.
-Come mai così tanto tempo? Che è successo?
-Niente, niente. C'era solo molta fila.- disse lei sedendosi sul divano.
-Come mai sei stanca?- chiese Zayn prendendole il polso tra le mani per controllare il battito cardiaco.
-Sto bene. Ho solo faticato molto. Eric si è addormentato e la strada solita era chiusa. Ho dovuto prendere quella più lunga.
-Il tuo cuore è accelerato. Non è una cosa normale..- disse Zayn tra sé e sé.
-Sono solo stanca.
-Il medico sono io. Decido io se sei stanca o no. E io dico che stasera devi riposare. Niente piatti, niente pulizie, niente pappa per te a Eric. Faccio io. Tu pensa a dormire che sono giorni che hai l'insonnia. Stasera mi occupo io del piccolo.
-Ma Zayn..
-Fila di la.
-Ma tu devi..
-Ho detto vai di la. E dormi piuttosto. Io preparo qualcosa da mangiare per quando ti svegli.
Lei alzò gli occhi al cielo. Con un cenno della mano li salutò ed andò nella sua camera per ascoltare i consigli di Zayn.
Con Eric tra le braccia, il moro parlò a Liam:
-Mi dispiace. Ma stasera non posso.
-Tranquillo. Lo capisco!
-Se vuoi possiamo fare un'altro giorno.
-Io posso rimanere. Potrei darti una mano.
Zayn alzò le sopracciglia.
-È faticoso stare dietro ad Eric.- lo avvisó.
-Non è un problema. Ho due sorelle e diversi nipoti. Posso farcela.
-Davvero?
Liam annuì.
-Ok..- Zayn era rimasto molto colpito.
Liam Payne zio. Chi lo avrebbe mai immaginato.
Non riuscì a finire di pensare quanto fosse strano tutto ciò, quanto lo avesse colpito, che Liam si avvicinò, prese delicatamente Eric dalle sue braccia e lo cullò mentre diceva a Zayn: -Vai a finire di vestirti.- disse riferendosi al suo petto ancora nudo -Poi mangiamo qualcosa.
E così Zayn lo ascoltò.

Non sapeva perché fosse rimasto così colpito da Liam, ad essere sincero.
Alla loro età poteva capitare che qualcuno fosse zio. C'era chi addirittura già era padre.
Perché lo sconvolgeva tanto?

Vederlo con Eric tra le braccia era stata la cosa più dolce del mondo e Zayn di dolcezza, anche se non lo dava mai a vedere, se ne intendeva.
Era una di quelle persone che rimaneva colpita dalle belle persone, dalla gentilezza e dai gesti premurosi.
E quello di rimanere lì con lui ed Eric era davvero un gesto premuroso.
Non molte persone, soprattutto di quelle conosciute da poco, si sarebbero prese il disturbo di rimanere lì con lui.

Quando uscì fuori, raggiunse Liam in cucina.
Era intento a cullare il neonato e a scaldare il latte nel mentre.
-Quanti nipoti hai detto di avere?- chiese Zayn alle sue spalle, curioso più che mai.
-Tre. Il più piccolo ora ha quattro anni. Sono meravigliosi.
-Ti piacciono i bambini?- chiese Zayn.
Non voleva sembrare scontroso, forse i suoi modi non erano dei migliori. Lui era solo puramente curioso e stupito da Liam. Eppure quando le domande uscivano dalla sua bocca, sembrava sempre arrabbiato o scocciato. Non sapeva perché.
Ma a Liam sembrava non dare fastidio, anzi. Sembrava capirlo in realtà.
-Si, molto. All'inizio è stato stranissimo scoprirlo perché ho sempre pensato di avere poca pazienza. Ed invece... Ho poca pazienza in quasi tutto, tranne con i bambini. Forse perché sono piccoli, fragili. Non lo so.
Il latte era pronto.

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