Capitolo Ventuno

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-Zayn, a che ora hai l'intervento con il signor O'Ryan? Devo passare per le quattro?- gli chiese Niall.
-Passa quando cazzo ti pare.- e detto ciò Zayn buttò malamente sul vassoio due piatti contenenti insalata di pomodori.
-È nervoso..- sentì sussurrare da Louis.
-Io non sono nervoso!- quasi urlò.
I due lo guardarono con gli occhi sbarrati, colpiti.
-No, infatti. Sei quasi piacevole oggi.- gli rispose Louis pungente.
Zayn alzò gli occhi al cielo e procedette verso il primo tavolo vuoto.
Voleva stare solo.

Ma Louis e Niall non dovevano pensarla così.
-Che succede?- chiese Niall raggiungendolo insieme al liscio e sedendosi accanto a lui.
-Mi lasciate stare?
-No!- rispose Louis -Che succede?
Zayn sbuffò.
-Ma io ti rompo il cazzo quando tu vuoi stare solo con le tue pippe mentali assurde?
-Io non mi faccio pippe mentali.- si difese Louis.
-Tu sei il re delle pippe mentali.- controbattè Niall.
Louis alzò gli occhi al cielo.
-Quindi? Che ti è capitato?- chiese Louis di nuovo per cambiare discorso.
-Succede che vi dovete fare i fatti vostri.
-Ma qui non succede mai niente!- disse Louis.
-E poi tu sei nervoso. Hai bisogno dei tuoi migliori amici.
-No. Ho bisogno di stare da solo. E se non succede mai nulla qui, vogliamo raccontare i tuoi di fatti?- chiese a Louis.
Quest'ultimo sbarrò gli occhi.
Niall subito si illuminò.
-Che fatti?
-Devo raccontare Louis?
-Zayn!
-Perchè non so nulla. Che succede Louis?
-Niente!
-Come niente? Hai una faccia! Dai sono uno dei tuoi migliori amici. Racconta.

Louis moriva dalla voglia di raccontare. Forse da giorni stava così.
Zayn glie lo leggeva in faccia.

Sorrise felice.

-Ma non devi dirlo a nessuno.- disse Louis a Niall.
-Giuro!- si baciò le dita Niall contento.
-Ti ricordi Styles?- chiese Louis.
Niall sbarrò gli occhi.
-Avete una mezza cosa?
-No. Io e lui stava inseme anni fa. Prima che arrivassi tu.
Niall era fuori di sé.
-Davvero?
Louis annuì.
-Per quanto.
-Ci conosciamo da quando siamo piccoli e siamo stati insieme per sei anni.
-E ora? Lui ha lasciato MiLord. Non è che lo ha fatto per te?
Louis annuì.
-Si, ci siamo rimessi insieme l'altro giorno.
-E tu bastardo non mi hai detto nulla?
-Era un argomento delicato per me, Ní. Cerca di capire. Era il mio ex storico e non l'avevo mai superata perché ne sono ancora innamorato.
Niall sorrise.
-Ti perdono solo perché sei un cretino.
I due risero.
-Ora. Tocca a te. Che succede?- tornò alla carica Louis.
Zayn alzò gli occhi al cielo ancora.
Sperava di esserselo tolto di torno e invece..
-Non hai più nulla con cui ricattarmi. Quindi spara!
-Fatti i fatti tuoi Louis. O sparo a te direttamente!
Louis e Niall ridacchiarono.

Poi nella stanza entrò l'ultima persona al mondo che Zayn avrebbe voluto vedere.
Il suo sguardo venne intercettato da Louis, il quale aprì la bocca capendo.
-Ma certo!
Zayn lo fulminò con lo sguardo.
-Cosa cosa?- chiese Niall.
Quando si girò, anche lui capì.
-Liam? Non posso crederci.
-Che è successo?- chiese Louis elettrizzato.
Zayn sbuffò.
-Niente!- e detto ciò si alzò ed andò via.

Non si guardò attorno. Ci mancherebbe altro, arrabbiato com'era con il mondo.
Ma se lo avesse fatto, avrebbe visto lo sguardo di Liam seguirlo per tutto il tempo.

Si catapultò, praticamente, nel suo ufficio e li si rinchiuse. Voleva stare solo. Voleva finire la sua pausa pranzo li, poi scendere di sotto in sala operatoria e rilassarsi nel suo ambiente.
E non stare in mezzo ad una massa di pettegoli che lo irritavano e basta. Nient'altro.

Ma a quanto pareva quel giorno non volevano sopravvivere le persone. Avrebbe commesso un omicidio entro fine giornata, ne era certo.

-Non ci sono per nessuno.- disse scontroso.
La porta venne aperta ugualmente.
Zayn aveva appena scoperto chi sarebbe stato la vittima di quell'omicidio. Chiunque aveva aperto lo stesso la porta del suo ufficio.

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