Capitolo Ventidue

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-Non sento rumori da sotto, stranamente.- disse Louis, nudo e sdraiato sul petto dell'altro, il quale gli accarezzava i fianchi ed il sedere lasciato scoperto.
-Liam non voleva che andasse a finire male la serata.- rispose Harry.
-Male? Che intendi?
-Il sesso.
-Il sesso non è mai male.
-Si ma lo sai com'è Liam. Quando perde la testa per qualcuno vuole sempre fare le cose per bene, fare il romantico. Solo quando non gli interessa nulla della persona va subito al dunque.
-Cioè mai. Non si avvicina mai se non gli interessa qualcuno.
-Una volta lo fece.
-Con Sam! Si mi ricordo ora. Beh, però è stata una volta sola.
-Giá..
-Povero Zayn! Lo conosco bene. Starà morendo dalla voglia di strozzarlo.

I due si guardarono e pensarono entrambi allo stesso doppio senso che la frase poteva avere.
Scoppiarono a ridere all'unisono, ancora abbracciati e ancora felici.

Quando smisero, era Harry ad essere steso su Louis ed abbracciato a lui.
Giocava con la sua barba, quando chiese:
-Ci avresti mai pensato?
-A cosa?- chiese Louis guardandolo adorante.
-Ad un nostro ritorno?
Il verde incontrò il blu. I loro occhi si trovarono.
-Ci ho sempre sperato.
-Davvero?
Louis annuì.
-La ragione per cui ci eravamo lasciati era stupida. Io ti amavo ancora, tu mi amavi ancora. Non aveva senso.
-Forse avevamo bisogno solo di un po' di tempo.
-No, forse avevo bisogno solo di una botta in testa da qualcuno. Dovevo svegliarmi!
-Ei! È tutto ok!- lo consolò Harry.
-No, non lo è. Ho perso quattro anni della mia vita senza di te. Li ho sprecati. Ora potevamo avere altri quattro anni di ricordi, Haz.
Harry sorrise. Lo chiamava sempre così da ragazzo.
-Lo so. Ma non è importante ora. Li avremo da adesso, li possiamo avere tutti. Tutti quelli che vuoi! Vuoi un viaggio? Ci andremo. Vuoi un cane? Lo avremo. Vuoi che torniamo a vivere insieme? Quando vuoi. Avremo tutto quello che avresti desiderato in questi anni. Ed anche di più.
Louis però lo guardava sorridendo divertito.
-Che c'è?- chiese Harry tentennando.

Che lo avesse appena beccato?
Ne era sicuro?

-Se non ti conoscessi come le mie tasche, avrei potuto non notare il fatto che mi hai appena chiesto di tornare a vivere con te. Ma visto che sei un libro aperto per me, non te la cavi così facilmente.

Harry scoppiò a ridere.
-È stato troppo esplicito vero?
-Troppo.
I due risero di gusto.
-Fortuna vuole Styles che anche io voglia tornare a vivere insieme a te. In tutti i sensi!- lo baciò di nuovo.
Non si sarebbe mai stancato di farlo.
-Si?- chiese felice Harry.
Louis annuì.
-Si.. mi manca avere tutti quegli aggeggi per cucinare in giro. Mi manca quando mi sgridi perché mi siedo sul tavolo in cucina.
-Non lo farai ancora vero? Non con i vestiti sporchi.
Louis alzò gli occhi al cielo.
-Non ti lamenti che mi siedo sul tavolo quando facciamo sesso però!
Harry rise.
-Li è diverso. Li sei tutto nudo. Non mi posso lamentare se sei nudo davanti a me.- e così dicendo prese a baciargli il collo mentre una sua mano finì sull'intimità spenta.
-Certo..- mugugnò Louis togliendo la sua mano da lì ed intrecciando le loro dita. -Per stasera mi hai distrutto a sufficienza. Non pensi?
-E quando sarai tu a distruggere me?- chiese Harry baciandogli il collo.
-Domani tesoro. Domani sei mio. Adesso sono troppo stanco.
Harry annuì.
I due si guardarono negli occhi per minuti prima che Louis dicesse:
-Facciamo così. Torniamo a vivere insieme solo se accetti delle regole.
-Quali?- sorrise Harry.
-Mi siederò su quel benedetto tavolo con i vestiti addosso.
Harry alzò gli occhi al cielo e sbuffò ma sotto sotto aveva già accettato quella condizione. Gli era mancato troppo Louis, chi se ne fregava di uno stupido tavolo.
-E ti metterò in disordine la cucina, mi spiace ma è così. Brucerò cose mentre cucinerò e mi dimenticherò qual'è il posto giusto per mettere in ordine gli utensili.
Harry sorrise di più a quel punto.
-Poi?
-E poi.. - Louis ci pensò su -E poi la birra.
-No, Lou!
-Si invece! Berrò birra! Accettalo!
-Ma fa male.
-Niente tisanine per me!
-Ma Louis!
-No! O così o niente!
Harry alzò gli occhi al cielo ma una risata uscì dalle sue labbra.
Quando si voltò verso Louis, il sorriso di entrambi era ancora ben presente sulle loro facce.
Le fossette facevano quasi male sulle guance di Harry.
-E tu accetta il fatto che ti darò da mangiare la verdura, che ti chiederò di pulire il bagno quando vengono ospiti anche se so che ti annoi a farlo e accetta che la domenica mattina mi alzerò alle sette e ti darò fastidio finché non ti alzerai anche tu.

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