Capitolo 35

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Ovviamente molti entrerebbero in scena con un passo spettacolare oppure con un movimento agile e flessuoso ma questo non è il mio caso.
Quando Scorpius ed io ci smaterializziamo nel viale di Nott Manor, con la stessa agilità di un Troll ubriaco, per poco non cado di faccia.
Se non fosse per la presa salda del Malfoy, la mia adorabile faccia- truccata molto gentilmente da mia cugina Dom- avrebbe impattato contro la ghiaia della stradina, marcandomi a vita.
Va bene, forse sono un po'tragica ma non tutti vogliono dei sassolini nella scatola cranica.
《Oh, Weasley, attenta. Guai se ti fai del male in mia presenza che poi tua madre mi picchia》commenta il biondo e senza guardarlo in faccia percepisco il suo ghigno.
Infatti quando mi rimetto bene in piedi sulla sua volto c'è un sorriso a trentadue denti a confermare la mia teoria.
Ormai lo conosco troppo.
《Quindi mi stai tenendo la mano solo perchè temi mia madre?》lo stuzzico, accennando alle nostre mani intrecciate saldamente.
Al buio è difficile dirlo ma mi pare che le sue guance si siano leggermente tinte di rosa e mi scappa una risata prima che possa trattenerla.
《Solo per precauzione, certamente》borbotta spostandosi un po' facendomi voglia di sbattere la testa contro il cancello di ferro dietro di noi.
Perchè qualcuno non mi ha tagliato la lingua alla nascita?
Vorrei aggiungere che mi piace enormemente quando mi tiene la mano anche se così sembra che io sia una bambina di cinque anni e lui mio nonno Arthur che ha paura che mi butti giù dagli spalti dello stadio di Quidditch- ogni riferimento è puramente casuale.
Ma dannata me, certe cose non le dico ad alta voce, deve capirle da solo.
Forse è un po'esagerato ma si sa che il mio cervello non funziona correttamente.
Prima che possa continuare a sparare cazzate, lui parla:《Si è dato da fare Nott per questa festa...》ci giriamo entrambi verso la maestoso villa scura che si mimetizza nella notte a parte per le file di lucette intorno ai cornicioni, i bastoni con delle fiamme verdi sui davanzali, le sfere luminose lungo la strada e una mega scritta a neon che copre solo metà facciata della casa.
《"Si accettano solo alcolizzati, drogati, psicopatici, mentalmente instabili e irresponsabili"》leggo ad alta voce la frase che vedranno fino al Ministero della Magia.
Tralasciamo per un attimo che mia madre è il Ministro e che oltre alla sua autorità politica ha su di me un'autorità domestica che consiste in mesi di punizioni e lavori forzati come mettere ad asciugare i panni senza Magia.
Ma qualcuno ha mai provato a stendere i vestiti di venti famigliari? Non è per niente divertente.
《Allora non farti problemi,》comincia Scorpius《tu sei tutte le ultime tre cose.》
《Sto lavorando anche sull'alcool e sulle canne, tranquillo.》
《Rose...》inizia preoccupato, ricordandomi di come più di una volta mi avesse istigato per solo una sigaretta.
Alzo le mani in difesa.《Stavo scherzando, Biondo.》
Gli batto una mano sulla spalla e lo sento sospirare.
《Stai diventando un po'troppo responsabile》esordisco ad un tratto, mentre ci avviamo verso la casa.
Sento la musica alta da qua e mi pare che per un momento qualcuno si sia buttato giù da un balcone sul cespuglio delle rose.
Non lo augurerei neanche al mio peggior nemico.
Oppure si, dipende.
《Dici? Preferisci vedermi bere vodka intanto che ballo con Zabini la samba su un tavolo? Oppure che inizi ad arrampicarmi sul lampadario di Nott in mutande?》
L'ultima opzione non mi sembra così terribile per i miei occhi, però passo avanti.
《No no, non è questo che intendo. Non so neanche cosa voglio dire ma in qualche modo sembra che ci tieni a me...e molto. Non vorrei dire stupidaggini e fare la parte di quella che se la tira ma...》
Prima che possa concludere le mie farneticazioni, Malfoy mi prende per un braccio attirandomi al suo petto largo e muscoloso.
Sorpresa inizialmente non ricambio la stretta, ma Scorpius fa finta di niente tenendomi salda e accarezzandomi i capelli rossi.
Poi, esitante, lascio che le mie braccia lo avvolgano, appoggiando la guancia sul davanti della sua camicia nera.
《Hai ragione, ci tengo molto a te, Rose》mi mormora all'orecchio e sento i peli della nuca raddrizzarsi, la pelle formicolare e il respiro accelerare.
Apro e richiudo la bocca per dire qualcosa, come se stessi boccheggiando e forse è proprio così.
Penso di aver dimenticato come si respira.
Forse ho ancora qualche minuto di vita prima di collassare a terra morta stecchita.
Accanto a noi sento un rumore sordo che mi fa scostare da Scorpius all'improvviso.
Nell'ombra appaiono due figure e prima che possa identificarle, il biondo è già partito a passo veloce verso l'edificio.
Perciò senza pormi altre domande lo rincorro standogli dietro per poco.
Dannazione, se non rallenta gli tiro un calcio negli stinchi.
Una luce ad un tratto ci investe, come se il Sole avesse sbagliato la sua rotta e si fosse schiantato su questo giardino. Incespico all'indietro tenendomi all'ultimo su una statua di stile greco posta all'ingresso.
Più precisamente mi aggrappo al suo orecchio sporgente.
E poi cado lo stesso.
Sbuffando mi tiro su, con un'orecchio di pietra in mano e molta polvere sul mio di dietro.
Che dire, non serve che i genitori di Nott sappiano che ho staccato una parte della loro statua.
Sono quelle cose futili che si possono sorvolare.
《Buongiorno!》esclama una voce, sulla soglia della porta.
Mi porto una mano agli occhi per la luce accecante cercando di capire se la caduta non mi abbia schiacciato qualche organo vitale tipo il cervello.
In effetti penso diverse volte di perderlo, non può essere una coincidenza, no?
《Casomai buonasera》correggo la persona in questione.
《Se continui a puntarmi quel faro in faccia, Nott, quando ti tirerò un pugno in bocca per te sarà invece una buonanotte e per sempre》ribatte Scorpius, ora accanto a me.
La luce si spegne di colpo, ma nonostante questo continuo a vedere dei puntini luminosi di tutti i colori. Alla fine, dopo una lunga concentrazione, riesco a distinguere il mio amico Will.
《Ehy!》esclamo prima di buttarmi su di lui e stringerlo in un abbraccio soffocante. 《È da una vita che non ti vedo!》
Lo sento ridere sulla mia spalla, per poi scompigliarmi i capelli.
《So di mancare alle persone》mi fa l'occhiolino per poi rivolgersi a Malfoy.
《Me la tratti bene, vero?》
《Penso che rinnoverò l'offerta di tirarti un pugno in faccia》risponde quest'ultimo, però sorridendo e andando da Nott a stringergli la mano in un semiabbraccio-o qualunque cosa facciano i ragazzi quando si vedono e che mi chiedo sempre perchè non possono semplicemente abbracciarsi normalmente.
《Sempre bello vederti, Scorpius》ridono entrambi facendomi provare una gioia immensa nel vedere il biondo provare la felicità di rivedere un amico.
《Ma scusa, perchè ci hai puntato la luce contro?》
《Ah, era solo una prova. Metterò il faro sul tetto》alza le spalle, come se fosse la cosa più normale del mondo imitare il richiamo di Batman con la luce- gli manca solo l'ombra del pipistrello e siamo apposto.
《Mi sembra giusto togliere qualche diottria ai tuoi ospiti》annuisco, approvando l'accecamento tattico.
《Se volete possiamo rifarlo!》
《No, Will, evitiamo》arriva Jace dietro di lui, prendendolo per una spalla e schiacciandolo contro la porta di ingresso per farci entrare.
All'interno la musica è ancora più alta, e la sento trapassarmi l'intero corpo, andata e ritorno.
Giuro che mi tremano le ossa.
C'è già un fiume di gente lungo i tavoli posti vicino alle pareti, pieni di bevande di varie grandezze, colore e pericolosità, cibo a volontà e oggetti per scherzi di Zonko e dei Tiri Vispi Weasley per movimentare o far disastri.
Non ci sono le solite luci, ma dei tipi che hanno varie gradiazioni: dal verde al viola, dal rosso al blu e via così. La gente balla ovunque, sopra le sedie e i preziosi divanetti della famiglia di Will che avranno un secolo di storia.
Un tipo ubriaco con un bicchiere in mano crolla davanti a me riversando una strana sostanza arancione sulla stoffa pregiata di questo.
Guardo Nott come per vedere se dice qualcosa ma ignora completamente il fatto.
Bene, mi sembra un ottimo padrone di casa.
Un gruppo di ragazze del quinto anno ci passano davanti, snobbandomi completamente ma lanciando occhiate piuttosto esplicite ai miei amici accanto.
Will sventola una mano in segno di saluto, facendo spalancare gli occhi ad una bionda che lancia un gridolino.
Per Godric, dove sono finita?
《Ciao anche a te, Rose》borbotta al mio fianco Jace con le braccia incrociate.
《Oh, scusa, stavo cercando se tra la folla ci sono i miei cugini》mormoro, setacciando la zona per scorgere almeno James, Al, Dom, Fred o Lily.
Persi.
《Mi sembra di aver visto Albus andare verso una camera da letto con una dell'ultimo anno...》
《Ma miseriaccia, sarà qua da cinque minuti! Com'è possibile che si faccia sempre qualcuno alle feste?》
《Non so, se vuoi puoi andarglielo a chiedere al piano di sopra. Considerando i tempi di tuo cugino potrebbe appena essere ai preliminari con la tipa.》
Rabbrividisco per un attimo immaginandomi Albus che commette azioni non proprio da Santo.
《Direi che passo, farò qualcos'altro sta sera che non sia analizzare la vita sessuale di Albus.》
《Vuoi unirti a me e affogare i nostri problemi nell'alcool?》tira fuori una fiaschetta d'argento da sotto la giacca agitandomela davanti.
《Guarda, facciamo un'altra volta, ok? Oggi vorrei provare ad affrontare i miei problemi.》
《Se lo dici tu》svita il tappo e beve un sorso. 《Brinderò anche per te》conclude per poi avviarsi per un corridoio barcollando leggermente.
Mi appunto mentalmente di fare da psicologo a Jace.
Qualcuno mi afferra per un braccio trascinandomi in mezzo alla folla e mi guardo attorno, risucchiata nella marea di persone sudate.
Zaffate di alcool mi arrivano in faccia facendomi aricciare il naso.
《Devo mostrarti una cosa》mi urla in  un'orecchio la persona che mi ha rapito che non è altro Dominique con il suo vestito attillato.
Scansando un due persone e per sbaglio facendo cadere il bicchiere a una povera ragazza, ci ritroviamo in quella che sembra la sala da pranzo.
O almeno lo era prima di diventare un centro della depravazione allestito dal mio amico.
Faranno i salti di gioia i suoi quando vedranno che fine ha fatto casa loro.
Non capendo bene inizialmente se mia cugina vuole condurmi sulla via del male o traumatizzarmi, evito di osservare troppo particolarmente certe scene ma poi lei mi riscuote per un braccio.
《Guarda nell'angolo, si, quello in fondo》punta un dito verso la direzione che intende.
Così mi alzo sulle punte e in effetti è proprio qualcosa che doveva assolutamente mostrarmi.
Mia cugina Lily su un divanetto, o più precisamente: mia cugina Lily sopra Lorcan Scamander su un divanetto a baciarlo intanto che gli slega la cravatta.
Che dire...come crescono i bambini.
《Tu pensi che abbia drogato Lorcan?》
《Potrebbe avergli fatto un incantesimo.》
《Oppure semplicemente si è infatuato di mia sorella?》
Io e Dom ci giriamo di colpo e troviamo James dietro di noi che si passa una mano tra i capelli scuri osservando la scena.
《E tu da dove spunti?》gli chiedo alzando le sopracciglia.
《Dal bagno qua accanto, devo andare a fare i complimenti a Nott per la saponetta. Ha un profumo stupendo, sentite》ci sbatte entrambe le sue mani in faccia senza possibilità di replicare.
Ma per Godric, in effetti il profumo è fantastico.
《Non male,》commenta mia cugina annuendo《si merita anche i miei di complimenti.》
Will dovrà essere molto onorato di questo.
Non capita tutti i giorni che Dominique Weasley ti faccia le congratulazioni per una saponetta.
James si guarda un attimo attorno come se stesse cercando di capire qualcosa che gli sfugge ma poi si gira all'improvviso verso di noi.
Anzi, verso la bionda.
《Ti va di ballare? Facciamo un po'vedere come si fa a questa gente.》
Adesso avrò alzato così tanto le sopracciglia che mi saranno scomparse sotto i capelli.
《Ma si, sennò mi annoio》sorride Dom e prende la mano di James scomparendo in mezzo la folla e lasciandomi da sola con degli sconosciuti.
Che razza di famiglia del cacchio.
Va bene, andrò a prendermi qualcosa da bere e poi cercherò Scorpius per parlargli.
Passo accanto al divanetto su cui c'è Lily e le sussurro al volo:《Vi conviene cercarvi una stanza per fare le cose con comodo》e poi scompaio prima di beccarmi un tacco dodici in un occhio.
Devo pur far la cugina responsabile.
Ma prima che possa portare lo sguardo davanti a me, finisco addosso a qualcuno.
Sento l'impatto di un bicchiere, però il liquido all'interno non cade addosso a me, bensì sulla sventurata persona che ha incrociato la mia strada.
《Oh! Scusa, veramente non volevo》esclamo molto dispiaciuta per la camicia viola scuro che mi ritrovo davanti e che ora ha una macchia piuttosto evidente.
《Posso darti una mano a lavarla e...》alzo lo sguardo alla fine, rimanendo spiazzata.
Incrocio due occhi blu intenso che mi guardano con un mix di emozioni contrastanti.
《Ciao Rose》mi saluta Gabriel Martinez.
Penso che mi sia appena caduta la mascella.
《Ciao anche a te》mi ammutolosico, rimanendo ad osservarlo sconcertata.
Ma certo, perché non doveva essere ad una festa dove è stata invitata tutta Hogwarts?
Solo che rivederlo faccia a faccia...
Ritorno a guardare la macchia cercando di dire qualcosa di intelligente per colmare questo silenzio tra di noi.
《Guarda, basta che ti togli la camicia e ti pulisco la macchia》sentenzio alla fine, rendendomi conto troppo tardi di cosa ho detto.
Imbarazzante.
A confermarmi questo sono i suoi occhi che si spalancano di sorpesa.
《Rose?》
《No no, intendevo solo risolvere il casino e mi dispiace, non volevo dirti implicitamente di spogliarti. Non voglio vederti senza maglia, eh! Ma non intendo che saresti brutto senza maglia quindi non dovresti vergognarti, ma si...hai capito.》
Calma Rose, rifletti su cosa stai dicendo.
Stai compromettendo la tua situazione già compromessa.
《Mi dispiace per questo monologo insensato. Anzi, mi dispiace proprio per tutto: per la maglia, per le mie parole, per la nostra relazione. Ti prego, non farmi continuare a parlare sennò penso che qualcuno mi porterà in un qualche centro di riabilitazione mentale.》
Voglio prendere una pala e iniziare a scavare una gran bella fossa per poi buttarmici dentro.
Non sarebbe una cattiva idea.
《Io...》inizia guardandomi con un misto di tristezza, preoccupazione, confusione e molto altro.《Non ho problemi per la camicia e penso di essere riuscito a superare la nostra relazione.》
《Ah si?》chiedo di getto.
TAPPATI QUELLA BOCCA, ROSE.
《Si, so che non era tua intenzione ferirmi ma...non è che andiamo a parlare in un posto dove non serve urlarsi contro per comprendere quello che dice l'altro?》
Annuisco in risposta e mi ricordo di quello che mi ha appena detto James.
《C'è un bagno qua dietro, così ti aiuto con la macchia.》
Facendo attenzione a non toccarlo, gli passo davanti facendogli strada per quello che penso sia il bagno in questione.
Apro la porta e lo faccio passare, per poi rinchiuderla con un tonfo, lasciando fuori dalla stanza tutta la confusione della sala.
Il bagno è più grande di quanto pensassi, pieno di mobili moderni con lastre di marmo come copertura.
Un bagno di lusso.
Magari averlo a casa.
Mi siedo sopra al bancone, vicino al lavandino, con le gambe a penzoloni intanto che Gabriel arriva a mettersi davanti al rubinetto per iniziare a tamponarsi la camicia con un pezzettino di carta bagnato.
《Cosa stavi dicendo?》gli chiedo, prendendo in mano la saponetta posata vicino per poi darla al ragazzo.
Eccola, aspettavo di vederla.
《Dicevo, 》si schiarisce la gola un attimo《che penso non era qualcosa di programmato che tu...beh, che iniziasse a piacerti Malfoy.》
Mi guarda un attimo, come se si aspettasse che lo contraddica.
Peccato che me ne sto in silenzio.
《Penso che forse potevi parlarmene prima invece di portare avanti questi dubbi. Ciò che mi ha ferito di più è che hai deciso di tagliarmi fuori dai tuoi pensieri.》
Apre la bocca come per aggiungere altro ma alla fine tace, incatenado i nostri sguardi.
Penso che vuole che dica qualcosa.
Sospiro e scendo giù dal mobile e gli prendo di mano la saponetta profumata dopo solo poco tempo.
La metto sotto l'acqua calda e gli strofino il tessuto come mi ha insegnato Nonna Molly.
Anni di lavori domestici fanno qualcosa.
《Ho sbagliato, lo so, e penso che non me lo perdonerò mai. Tu sei fantastico, veramente, non so neanche come tu abbia provato quei sentimenti per me. Ma so anche che ti meriti di meglio, un giorno troverai qualcuno. Non dico che sarà domani, nè tra vent'anni, ma quando meno te lo aspetti colui che sarà il tuo futuro ti capiterà davanti. O forse è già qualcuno vicino a te...può essere di tutto. Ma il punto di questo discorso è che è stato un tempo bellissimo quando siamo stati assieme, e me lo ricorderò per sempre ma forse doveva andare così. Ci abbiamo provato ma pensa: così ci siamo conosciuti meglio, non avrei visto quanto sei buono, simpatico e generoso se non avessimo iniziato quel rapporto》prendo un respiro profondo facendo una pausa.
《Può essere che abbiamo fallito nel nostro scopo principale, cioè di stare assieme, ma penso che potremo essere dei grandissimi amici, e in questo ho molta fede.》
Senza accorgermene le mie mani hanno spalmato bene il sapone sulla camicia e risciacquato, togliendo l'alone.
Faccio un passo indietro sfregandomi le mani sui fianchi per l'ansia.
Gli voglio veramente bene, mi dispiace vederlo soffrire.
《Hai ragione.》
Alzo lo sguardo da terra e lo vedo sorridere.
《Mi piacerebbe iniziare quest'amicizia, Rose》sussurra così piano che se non fossimo vicini non lo avrei neanche sentito.
Sorrido anch'io, da un'orecchio all'altro e gli butto le braccia al collo stringendolo in una presa soffocante.
《Ehy, non ammazzarmi subito, speravo di durare di più come amico》scoppia a ridere, per il mio attacco da koala.
《Dovrai abituarti a resistere a questi abbracci》proferisco, lasciandolo poi respirare.
Sento come un peso sollevarsi dal mio cuore, riesco a respirare meglio. La mia coscienza si risana leggermente.
Ci tenevo molto a risolvere questa questione ma non mi sarei mai aspettata di farlo oggi.
In ogni caso devo anche cercare un'altra persona.
Proprio quella che è sempre nei miei pensieri.
Quella che mi fa sorridere.
Quella che mi dà speranza.
Con un'ultimo saluto, esco dal bagno più sicura di prima e inizio a cercare Scorpius Malfoy.

Buonasera, scusate il ritardo per questo capitolo. Vi è piaciuto?
Ho diverse idee piuttosto interessanti per quello dopo.
Zoe

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