Capitolo 22

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È passata un'altra settimana e la mia ansia ha raggiunto livelli inimmaginabili. Ormai, ogni volta che entro in Sala Grande, percorro il tavolo con lo sguardo alla ricerca di Katherine. Mi aspetto che mi salti addosso come una pantera urlando a tutti il mio segreto.
E quello di Scorpius, ricordo tra me e me.
Anche lui è in questa storia. Anzi, è il motivo di questa.
Non gli ho ancora detto nulla perché non saprei bene cosa fare dopo. Intanto, se venisse fuori, solo io ci perderei dato che una ragazza in più o una in meno per lui non fa differenza. Infatti, ho evitato di parlargli della questione per paura di vederlo scrollare le spalle e andarsene, come se niente fosse. Non perché sarei da sola in questa faccenda, ma per avere la conferma che non sono nulla per lui.
Ho come una speranza verso Scorpius, ma allo stesso tempo una voce dentro la mia testa urla con con un megafono gigantesco che Scorpius Malfoy non ama le ragazze che bacia. Tantomeno quelle che si porta a letto.
Come ho già detto: ansia.
Questi discorsi drammatici mentali di certo non mi possono aiutare ora.
James mi tira una gomitata nelle costole facendomi quasi cadere giù dalla scopa.
Se lo prendo gli stacco capello per capello da quella testa bacata.
《ROSE! COSA NON HAI CAPITO DI ALLENAMENTO SUPER INTENSIVO CON CONCENTRAZIONE MASSIMA?!》
《NON SERVE URLARE!》esclamo con lo stesso tono a un metro di distanza.
《E SE NON TE NE FOSSI ANCORA ACCORTO, STA GRANDINANDO!》
《James, direi che è meglio lasciar perdere per oggi. Non vedi che siamo nella bufera?》interviene Luke, arrivato al mio fianco.
Non che lo veda in faccia dato che siamo coperti da sciarpe e cuffie in mezzo alla neve, ma solo lui può aiutarmi in questi momenti in cui mio cugino tira fuori il suo lato da schizzato cronico.
《DOBBIAMO ADATTARCI A TUTTE LE SITUAZIONI.》
Voglio vedere se le altre squadre si allenano con un fuori di testa in mezzo alla tempesta.
Alzando lo sguardo mi accorgo di un ammasso di ghiaccio che sta arrivando proprio sopra alla mia testa, perciò con un movimento mi allontano appena in tempo di vedermelo cadere in parte.
Giuro che era grande come una Pluffa.
《MA TI SEI ACCORTO CHE SIAMO IN QUATTRO AD ALLENARCI?! TUTTI GLI ALTRI SONO SCAPPATI PER QUESTO!》
Penso che siamo in quattro dato che non vedo Fred da una buona mezz'oretta. Penso che sia stato risucchiato nella bufera.
Pace all'anima sua.
Intanto sono piena di cugini.
《LILY PENSI CHE STIA MALE?! NO, È A BERSI IL TÈ GIOCANDO A SCACCHI CON LORCAN. E GLI ALTRI?! SONO A FARSI LA MANICURE. SIAMO SOLO NOI I DEFICIENTI DI TURNO!》
《SONO IO IL CAPO QUA!》
《E COSA CAZZO VUOL DIRE?! QUANDO FINIRÒ IN UN POSTO AMMENO DELLA SCANDINAVIA PER COLPA DI QUESTA BUFERA, SARAI IL MIO PRIMO PASTO!》
《Calma, calma, calma. Non c'è bisogno di pensare già al cannibalismo. Io direi di scendere a terra e fare un segnale agli altri》inizia Luke tirandosi la sciarpa sopra il naso.
《Aspettate, forse sono morti》realizza.
Già, mi sa che domani troveremo i loro cadaveri. Oppure se la sono filata. E l'avrei fatto anch'io prima se non fosse che ho un tilt mentale da quando Katherine ha messo a repentaglio la mia vera prima relazione. Anche se i miei sentimenti per Gabriel si sono incasinati, non c'entra.
Prossima volta che la vedo non so se riuscirò a trattenermi nel metterle le mani addosso.
Un altro masso di ghiaccio sfreccia accanto alla testa del Potter, che neanche si accorge che poteva quasi perdere tutti i denti in un colpo solo. Ma io e Luke ci scambiamo uno sguardo complice.
Ormai siamo arrivati ad un punto di non ritorno.
Entrambi afferriamo, da una parte, il giubbotto di mio cugino e voliamo velocemente verso quello che dovrebbe essere un prato. James prova a dimenarsi dalla nostra presa, ma nonostante le mie dita delle mani abbiano raggiunto la temperatura di meno dieci gradi, non lo mollo. Non parliamo delle dita dei piedi, quelle sono da amputare.
《QUESTA È INSUBORDINAZIONE! DOVREI FARVI FUCILARE PER QUESTO!》
《SEI IL CAPO DELLA SQUADRA SI QUIDDITCH, NON DELL'ESERCITO!》gli urlo in un orecchio trascinandolo a terra.
Non che ci sia differenza dato che a volte manca solo che marciamo in sincronia cantando l'inno.
Finalmente tocco terra con il passo di un rinoceronte buttato giù dalla Torre di Astronomia, facendo uno scivolone da libro dei primati e cadendo a terra di schiena con una lunga serie di imprecazioni.
Una mano mi tira per un braccio, provando a farmi alzare ma alla fine la persona cade a terra accanto a me con un ringhio di frustrazione.
Grazie dell'aiuto James, veramente.
Ma quello accanto a me non è mio cugino, ma lo stesso ragazzo nella mia testa da troppo tempo.
《MA CHE CAZZO CI FAI QUA?》sono le mie prime parole per il suo tentativo di aiuto.
《Grazie Scorpius per avermi aiutato e scusa per averti quasi massacrato sul ghiaccio nel tentativo di salvarmi il culo》fa la vocina il biondo, intanto che si alza lentamente.
Guardandomi intorno non trovo più nessun componente della mia squadra. Neanche Luke e James a cui ero attaccata appena cinque minuti fa.
Se mi hanno abbandonato qua...
Due braccia forti questa volta riescono a tirarmi su da terra. Afferro la scopa ancora confusa sul perchè il Serpeverde vuole unirsi alla gita in infermeria della broncopolmonite, ma lo seguo, anche perché sono costretta dalla sua presa.
Non provo neanche a dirgli più niente fino a quando non ci troviamo all'ingresso dei spogliatoi e con un colpo di spalla apriamo la porta bloccata dalla neve.
Appena entrata mi sarei aspetta come minimo un bel calduccio e una cioccolata calda, invece non è così. Dentro sembra fare ancora più freddo di fuori, neanche Godric sa perchè, e inoltre sulle panchine ci sono abiti sparpagliati ovunque come se ci fosse stata un evacuazione per un invasione zombie.
《Ma cosa...》davanti a me sfreccia una testa dai capelli rossi così afferro il soggetto per il colletto del cappotto per trascinarlo davanti.
Ed ecco mio cugino Fred Weasley che avevo già dato per disperso.
《Dove sono finiti tutti?》gli chiedo, guardando lo spazio vuoto attorno a noi.
Lui non sembra neanche degnare di un'occhiata il biondo accanto a me, ma so che lo ha notato. Infatti fa una smorfia.
《Dove vuoi che siano! Abbiamo preso tutto e stiamo correndo verso la scuola. Qua fa freddo e fa poco non riuscirai neanche ad uscire per la bufera!》
Bravi, andate a scaldarvi davanti il caminetto intanto che io sono piomba d'acqua.
《Ti conviene muoverti》aggiunge prima di sgusciare dalla mia presa per poi scomparire.

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