capitolo 2-again

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*drinnn*

Caddi dal letto per lo spavento e mi feci male il culo<merda>come iniziare bene una giornata no?

Mi alzai controvoglia dopo aver spento la sveglia,mi spogliai,mi guardai allo specchio,cercai sul mio petto le cicatrici che mio padre mi aveva procurato ieri ma non le viddi,possibile che fossero sparite?.

Non ci diedi peso feci una veloce doccia al corpo e mi vestii con un vestito azzurro.

Mi misi come sempre un pantaloncino nero sotto,si perché devo andare in moto quindi non ho altra scelta

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Mi misi come sempre un pantaloncino nero sotto,si perché devo andare in moto quindi non ho altra scelta.

La porta si aprì rivelando la mia sorellina in lacrime,strano di solito non esce dalla sua camera per almeno una settimana dopo un litigio dei miei.

Io la abbracciai con una faccia confusa<non preoccuparti>le accarezzai la schiena per cercare di rassicurarla<oggi non vai a scuola ok?>gli dissi,lei annuí e tornò in camera.

Le urla dei miei rimbombavano in tutta la casa e io non ne potevo più.

Uscii dalla porta il più veloce possibile e corsi verso la mia moto,ci salii sopra e partii.

Arrivai a scuola ed entrai,tutto come sempre.

Che palle.

Attraversai il corridoio e tutti mi guardarono,non c'è la faccio più a stare al centro dell'attenzione,ne ho abbastanza<COSA CAZZO GUARDATE?>urlai girandomi per osservare tutti che dopo le mie parole stupiti si girarono.

Continuai per la mia strada e incontrai Dylan<Hey carotina non mi saluti?>chiese,io sbuffai e alzai gli occhi al cielo<ciao bastardo>sorrisi mentre dalla mia bocca uscivano quelle parole con molta acidità<non ti ho già detto ieri che non devi chiamarmi così?>diventò ad un tratto seria,si girò verso i suoi amici che lo guardavano scossi e sinceramente non ne capisco il motivo,di solito ridono di gusto<allora?>chiese<non vi ricordate,avete perso la memoria>disse iniziando a sentirsi infastidito dalla situazione<Bro guarda che oggi è lunedí,e ieri sai dove siamo stati tutto il giorno>disse uno dei suoi amici<ma che cazzo dici>non ci stava capendo nulla e neanche io sinceramente,me ne andai.

Cosa stava succedendo,mia sorella che esce dalla camera dopo aver pianto per i nostri genitori,gli amici di Dylan che suppongono che oggi sia lunedì anche se è stato ieri.

Non ci sto capendo più nulla,entrai in classe.

La prof stava parlando di qualcosa e sinceramente non ricordavo granché,non so neanche di che materia si trattasse,un suono fermò il discorso noioso della prof,era il mio telefono che squillava<signorina Collin,il telefono va spento durante le ore di lezione>disse severa.

Sentivo gli occhi di tutti increduli puntati su di me,manco fossi Ariana Grande,la mia prima sgridata,ne pagherò le conseguenze,lo so per certo<mi scusi>misi il silenzioso e continuai ad "ascoltare"la lezione,vediamo il lato positivo ora so che è l'ora di scienze.

Finite le lezioni andai in bagno il telefono riprese a squillare interrottamente<vaffanculo>urlai all'oggetto davanti ai miei occhi,lessi il nome di mia zia,strano, risposi.

<Zia com->non mi fece finire di parlare che iniziò a sbraitarmi contro<MA TI RENDI CONTO DI COSA HAI FATTO?SI PUÒ SAPERE CHE TI PASSA PER QUEL CERVELLO CHE NON HAI?IO L'AVEVO DETTO A TUA MADRE CHE BISOGNAVA ISCRIVERTI IN UN COLLEGIO PRESTIGIOSO E IMPARARE LE BUONE MANIERE,ma dimmi te.>non ci stavo capendo nulla<ma scusa zia cosa ho fatto?>chiesi con foce sottile<nulla,ecco il problema>continuavo a non capire<oggi è il mio compleanno e niente auguri,ti rinfresca la memoria?eh?>in questo momento mi sembrava una bambina piccola<ma era ieri il tuo compleanno>disse, ero sicura di avergli fatto gli auguri,ma ieri non oggi<NON SAI NEANCHE QUANDO COMPIO GLI ANNI?>stavo impazzendo<scusa>sussurrai,mi attaccó in faccia,bene no?un'altra cosa strana da aggiungere alla lista di oggi.

Arrivai a casa e sentii dei rumori dal piano di sopra,andai da loro per un tonfo arrivato fino alle mie orecchie,stessa scena di ieri,tutto uguale,mio padre con un bottiglia di birra in mano,mia madre ragnicchiata in un angolino con la paura di essere uccisa ed io sullo stipite della porta che la cerco di salvare.

E come se stessi vivendo la scena da fuori,e come se stessi rivivendo un momento già vissuto,mi buttai su mia madre e la bottiglia mi colpì di nuovo in pieno petto,pezzetti i di vetro incastrati nella mia carne e goccioline di sangue che la rigavano.

La paura prese il sopravvento,e nessun dolore mi pervase.

Da qualche parte ho letto che quando non senti dolore dopo la ferita ci sono due motivi:i stai morendo,cosa probabile,oppure soffri così tanto che il tuo corpo reprime il dolore e lo trasforma in adrenalina,in entrambi i casi non è buon segno.

Corsi in bagno presi una pinzetta,tolsi il vestito che indossavo rimanendo in intimo e estrassi dal mio petto i pezzettini di vetro<ah>gemetti di dolore tolto l'ultimo,disinfettai tutto,misi il pigiama composto da un pantalone lungo della tuta e un top sportivo,si sto comanda con i top sportivi

Corsi in bagno presi una pinzetta,tolsi il vestito che indossavo rimanendo in intimo e estrassi dal mio petto i pezzettini di vetro<ah>gemetti di dolore tolto l'ultimo,disinfettai tutto,misi il pigiama composto da un pantalone lungo della tuta e u...

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Mi misi sotto le coperte e lì che iniziai a sentire dolore,rimasi sveglia fino a mezza notte e come per magia il dolore spari e riuscii ad addormentarmi.

Spazio autrice
Spero vi piaccia,scusate gli errori


Vi amo<3



-Ale🦋

Bloccati Nel Tempo||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora