Bloccati Nel Tempo||Dylan O'Brien||

capitolo 1-the time

[protagonista foto👆]

È davvero come raccontano i libri o come fanno vedere i film?
Davvero quindi se ci si fa male,come un incidente in moto piuttosto che in macchina il dolore scompare?e se ci provassi per dare una conferma a questa ipotesi?
E se non avessi davvero una risposta?

Ad interrompere i miei pensieri fu quell'aggeggio rumoroso chiamato anche sveglia.

Suonò per altri 5 minuti,e decisi dopo un po' di spengnerla, controllai il cellulare,oggi è il 20 maggio...é il compleanno di mia zia, è una tipa permalosa e se non gli fai gli auguri si incazza e dire poco,andai sulla sua chat a dargli gli auguri.

Una cosa fatta!

Controvoglia mi alzai dal mio letto,mi guardai allo specchio e ecco li,cicatrici,lividi,tagli...come posso riuscire a superare tutto questo se è la parte più grande di me?

Mi tolsi la maglia,mi guardai,un taglio profondo sulla pancia,lividi sul petto,sono rovinata...non sono più io....non lo so da tanto tempo.

La porta si aprì rivelando la mia sorellina,si buttò tra le mie braccia e si lasciò andare in un pianto isterico,i miei stavano ancora litigando,cercavano di farci apparire la famiglia perfetta,ovvero tutto ciò che non siamo.

Ma voi non avete la più pallida idea di chi sono,bene mi presento:mi chiamo Aubrey Collin,ho 18 anni,sono testarda la maggior parte delle volte,sono la figlia modello,sapete no?voti alti,no feste,no alcol,lavoro già scelto,studi avanzati,o almeno è quello che fanno credere i miei genitori.

Io non sono così,sono stronza,menefreghista, vendicativa non sono rose e fiori,ma devo dimostrare il contrario oppure rovinerò la "nostra immagine" queste sono le stronzate che mia madre ripete a me e Leila,la mia sorellina.

Esteticamente ho dei capelli rossi,strano vero?ho occhi verdi,un verde particolare,sono bassa e...sono pelle e ossa.

<Vai a lavarti,ti accompagno a scuola>dissi a Leila,lei annuí tirando su le lacrime e andò a vestirsi.

Mi alzai del comodissimo letto,mi spogliai completamente ed entrai in doccia.

L'acqua bagnava ogni centimetro della mia pelle,ogni cicatrice,le gocce ne delimitavano i contorni,e la sensazione di libertà si impossessò di me per qualche secondo.

Uscii dalla doccia,mi asciugai e mi vestii.

Senza dimenticare di essere il prototipo di ragazza perfetta misi un vestitino rosso,che si abbinava ai miei capelli e nient'altro,ne al mio stile ne a me stessa,e sotto ci misi dei pantaloncini neri corti.

E se c'è lo state chiedendo,si,si possono mettere vestitini.Il perché?semplice non frega assolutamente nulla ai professori tantomeno al preside

Presi il mio zaino preparato la sera precedente e mi recai verso la mia moto,si è l'unica cosa che mi hanno permesso di adoperare che non mi facesse sembrare la principessa sul pisello.

Leila era già lì che mi aspettava,salimmo la accompagnai a scuola<buona giornata>li lasciai un dolce bacio sulla guancia<anche a te>ricambió il bacio.

Ripartii e mi avviai verso la mia scuola,che merda.

Posai la moto e entrai,come sempre tutti gli occhi erano puntati su di me,le popolari mi invidiavano,le nerd mi ammiravano,e...bhe i ragazzi mi volevano,solo che nessuno era mai riuscito ad avermi.

Come avrete capito non sono stata molto fidanzata,solo una volta in realtà,ma preferirei non pensare a quello stronzo.

Per i corridoi rividi quella faccia,avevo davanti la causa dei miei tagli,ecco a voi Dylan O'Brien.

Mi ha sempre bullizzata,sa tutti i miei punti deboli e li usa a suo vantaggio,io lo odio a morte.

Si avvicinò a me<ciao pel di carota>detto questo tutto il suo gruppo scoppiò in una fragorosa risata,ma oggi non era proprio giornata<lavati dal cazzo O'Brien>cercai di superarlo ma data la mia statura riuscì a fermarmi molto facilmente<non osare quel tono con me>mi minacció<se no che fai,chiami la mammina o ancora meglio il papino>come lui sapeva i miei punti deboli i sapevo i suoi,di solito non rispondo non ci do importanza,ma oggi mi sono stancata...sono stanca di soffrire per qualcuno che non merita le mie lacrime<e i tuo Dylan?>

Tutto il suo gruppo fece un urletto,tipo quando non vince la squadra per cui tifano.

Io andai via<ci rivediamo pel di carota>mi urló<nei tuoi sogni rompi palle>gli urlai in tutta risposta.

Le lezioni erano finite e io dopo aver preso mia sorella da scuola tornai a casa.

Entrai e sentii le urla<SEI SOLO UNA PUTTANA>urló mio padre,sentii qualcosa rompersi,corsi di sopra e trovai mi madre impaurita accasciata atterra e mio padre davanti a lei<BASTAAAA!!>urlai<tu non ti intromettere>mi disse mio padre,prese un'altra bottiglia e la lanció a mia madre ma io mi misi davanti.

I pezzetti di vetro penetravano la mia pelle e le goccioline di sangue rigavano la mia carne bianca.

Il mio respiro rallentò,non volevo morire,non così.

Mi alzai con tutti i pezzettini di vetro nel mio corpo e andai in bagno mentre quel coso,chiamato anche papà scappava.

Presi una pinza e tolsi tutto.

Ed ecco qui ancora tagli,e ancora cicatrici,altre da aggiungere alla mia storia.

Spazio autrice

Nuova storia su Dylan O'Brien,spero che l'inizio vi piaccia,ci ho messo davvero impegno e spero che anche i capitoli successivi vi piacciano,anche questa come quella precedenti è un po' diversa e da come avrete capito non mi piacciono le cose banali,le trovo un po' noiose,ma non fraintendetemi Adoro anche le solite storie d'amore ma preferisco quelle con intrighi e azioni,mi emozionano a voi no?,bene, grazie a chi sta leggendo tutte le mie storie e come sempre scusate gli errori.

Vi amo<3

-Ale🦋