capitolo 37-he knows me too well

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La mia sorellina era lì, davanti a me, ma la domanda che mi farfugliava nella testa era: "che ci fa lei qui?".

Scesi da sopra di Dylan e mi ricomposi un attimo<che...cosa ci fai qui> mi schiarii la voce<tu sei in pericolo>la sua voce risultava molto profonda <ascoltami...lui è il male> la sue parole rimbombavano nella mia testa come un eco infinito<lui chi?>chiesi <Dylan> il suo tono era agghiacciante <che dici? Non ha senso> la guardai, aveva una vestaglia nera, il viso pallido e gli occhi contornati da delle occhiaia viola bel visibili, i suoi capelli neri a caschetto le ricadevano disordinatamente sulle guance, del sangue scivolava dalla sua mano.

<Che ti è successo?>chiesi quando in un sussurro inudibile<non c'è tempo, allontanati da lui e scappa da questa città> disse frettolosamente.

Delle mani le contornarono il viso, le tapparono la bocca e gli occhi <no!> cercò di urlare<lasciami!!>mi avvicinavo ma loro erano sempre più lontani, troppo lontani.

<Arrivo, fermatevi>urlai cercando di avvicinarmi <troppo tardi> una voce macabra uscì dalla bocca dell'aggressore di mia sorella <ALEX, LEI NON C'ENTRA, LASCIALA IN PACE, PRENDI ME, NON LEI> lo pregai urlando con tutta la voce che possedevo in corpo <no, tu sei scappata, ora userò lei> disse chiaro e freddo <scappa da Dylan, scappa, io e Alex staremo bene> lui la soffocò dopo quella affermazione e vidi il suo corpo cadere sul pavimento a peso morto.

<NOOO!! CHE CAZZO HAI FATTO? BASTARDO!> urlai, urlai fino a sgolarmi<Hey, Hey, va tutto bene, tranquilla> Dylan mi strinse al petto mentre le mie lacrime scendevano interrottamente, ero un pezzo di ghiaccio, lui mi abbracciava con il suo calore, ma io rimanevo in mobile.

Le braccia a penzoloni vicino alle mie cosce, la mia testa voltata verso la direzione della scena a cui avevo appena assistito <non...non l'hai visti?>chiesi<visto chi?>chiese accarezzandomi la testa <loro era lì, erano tutte e due li. Lui...quel bastardo l'ha uccisa> farfugliai parole su parole <chi, piccola chi?> Si scaccó da me e mi fissò negli occhi, guardai i suoi lineamenti contratti, preoccuparti e vedendolo quasi subito mi ricomposi, asciugai le lacrime <no... nulla, stai tranquillo> cercai di rassicurarlo con un sorriso, ma lui mi leggeva dentro e sapeva c'era qualcosa che non andava, mi conosceva troppo bene.

Mi tirò dalle braccia e mi prese in braccio a modi koala, portai la testa nell'incavo del suo collo ed inspirai il suo profumo, circondai il suo busto con le mie piccole mani e lei mi prese dalle natiche per non farmi cadere, mi abbassò la maglia per coprire la schiena coperta e si sedette sul letto.

Si, in quella posizione sul letto ero decisamente più comoda.

Mi separai dal suo corpo caldo e lo baciai, lo baciai come se non ci fosse un domani, lui per me era droga pura e quel semplice bacio mi fece scordare il mio "sogno".

Ma nonostante le sue rassicurazione durante il nostro bacio le parole di mia sorella mi rimbombavano in testa.

<Ti amo> dissi<piccola, non sai quanto io> disse, provò a baciarmi ma mi ritrassi <distraimi> sussurrai al suo orecchio con un sorrisetto, lui sorrise <l'hai voluto tu piccola> la nostra serata andò meglio di quando credetti, ma la notte portava sempre con se ricordi e i miei diventavano realtà.






Spazio autrice

Scusate, sto di nuovo in un periodo così.
Vi avviserò all'uscita del libro, mi raccomando andate a leggerlo!!(prima devo trascriverlo ma shh).

Scusate se non è mio interessante sto capitolo, spero vi piaccia lo stesso la storia, fatemi sapere.

Nelle vacanze posterò di più, quindi tenetevi pronti.


Vi amo<3

Scusate gli errori:)


-Ale🦋

Bloccati Nel Tempo||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora