capitolo 25-appel

123 14 15
                                    

POV SOPHIA

Sono di nuovo seminuda,tremante sulle stipite della porta,dove quel verme mi ha lasciata.

A dosso avevo solo le mutandine che si era sprecato di rimettermi,avvolgevo le mie mani sul mio busto divenuto ormai minuto per cercare di riscaldarmi.

Non riuscivo a muovermi,ero come paralizzata.

L'unica cosa che ancora funzionava erano le le lacrime che continuavano interrottamente a rigare il mio volto cupo e stanco.

Mi sforzai ad alzarmi da lì,piano piano mi misi in piedi e orami i due bastoncini che mi tenevano in piedi non mi reggevano più,chiusi la porta frettolosamente per la paura di cadere a terra e mi recai subito in bagno per ripulirmi.

Chiusi la porta del bagno a chiave

Non si sa mai...

Accesi l'acqua per farla riscaldare mette mi finivo di spogliare.

Entrai in doccia e subito mi venne in mente Dylan,cavolo mi manca da morire,credo anche di iniziare a provare qualcosa per lui,non so questa distanza mi ha fatto capire che senza di lui non riesco a vivere...

Presi la spugna e io sapone per il corpo,iniziai ad insaponarmi tutta e sentii solo le mie ossa,questo mi face piangere ed ero sicura che da lì a poco non avrei più lottato.

*2 ore dopo*

Ero sul letto a pensare a tutto ciò che mi stava accadendo e come sempre piansi,ora se ci fosse mi zia mi direbbe:"che piangi peste,se soffri tu non piangere. Soffri,ma fallo in silenzio."

Mi ricordai imprecisamente del telefono che avevo nascosto,subito scattai in piedi e questo mi portò ad un giramento di testa ma non ci feci caso,mi sporsi dal letto per riuscire ad arrivare al quadro,lo alzai leggermente e presi il cellulare.

Così in vista ,come così nascoso.

Digitai l'unico numero che mi sia mai rimasto impresso nel cervello,quello dell'uomo che sto iniziando a amare, Dylan.

Aprì subito la chat e chiamai.

Uno squillo

L'adrenalina di risentire la sua voce mi pervase

Due squilli

L'ansia che sia l'ultima volta che io possa udire la sua voce roca.

Al 3 squillo rispose

"Dylan?"chiesi quasi in un sussurro per cercare di non farmi scoprire
"Piccola?"chiese lui incredulo
"Sono io dyl,sono viva" sentii un urletti di gioia"piccola come stai? Ti ha fatto del male"non sapevo se avvisarlo di ciò che avevo subito in questo periodo,decisi di non farlo,non ora che io posso parlare con lui dopo tempo.
"Ci sei?" Chiese preoccuparti dall'altro capo del telefono"è così bello sentire la tua voce"pensò a voce alta"merda"disse appena si accorse di aver parlato"anche tu mi manchi Dyl" sussurrai"perché sussurri?"chiese sospettoso"ora non ho tempo per parlare,soli trovami ti prego,non lasciarmi marcire qui,credo di non stare bene"subito la mia voce venne interrotta da dei singhiozzii "salvami" dissi "piccola sto arrivando okay,non mollare fallo per me,non potrei vivere sapendo che tu non potrai stare con me,senza di te non si può chiamare vita" mi scese una lacrima e mi venne spuntaneo dire due parola"ti amo" senza riuscire a sentire qualunque tipo di risposta la linea si interruppe e io mi portai il telefono al petto sperando che i mie sentimenti siano ricambiato e che lui arrivi a salvarmi.





Spazio autrice

Non sono giustificabile,lo so. Ma la scuola mi sta opprimendo tutte le idee e io non voglio rovinare ciò che sto creando con impregno, spero vi piaccia,fatemi sapere che in caso cambiò qualcosa.

Scusate gli errori:)


Vi amo<3



-Ale🦋



Bloccati Nel Tempo||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora