capitolo 43-why?¿

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POV DYLAN

<Sophia, che cazzo stai dicendo? Dimmi dove se-> aveva attaccato <MERDA!> Il cuore mi pulsava talmente velocemente che pensavo che potesse perforarmi il torace e uscite dal petto.

Dove cazzo era?

Presi velocemente il telefono in mano e contrallai la posizione, si potrei sembrare maniaco, ma avevo paura che potesse succedergli qualcosa di grave...di nuovo.

<È a casa...> Ragionai ad alta voce, corsi verso la macchina e, dopo aver messo la cintura, partii a tutta velocità.

Ricevetti una chiamata <pronto> risposi senza neache vedere il mittente <dyl> la sua voce limpida <Sophia stai ferma, sto venendo da te > dissi accelerando <non ti azzardare, questo è solo colpa tua e del tuo inutile egoismo> stava parlando, ma la linea si interruppe <cazzo> premetti ancora sull'acceleratore, ma non andava più veloce.

Dopo 5 minuti arrivai <oh sei qui hahaha> alzai la testa e la vidi, in tutta la sua bellezza, seduta sul tetto con una bottiglia in mano, corsi subito sopra per raggiungerla.

Arrivai sul tetto<mi spieghi che cazzo stai facendo?> Urlai contro di lei <che cazzo sto facendo? Sei serio? Dylan tu mi hai causato problemi e stai continuando a farlo, ogni giorno , mi menti, mi tiri fuori dalla tua vita, mi scopi e poi? Che hai intenzione di fare? Stai ANCHE FINGENDO DI AMARMI CAZZO!> L'aveva scoperto.

Le sue parole mi colpirono particolarmente, non stavo fingendo di amarla, lei mi aveva fottuto il cervello, ma in quel momento non dissi niente, la fissa e basta, allora continuò.

POV SOPHIA

<Perché mi vuoi fare soffrire così? Cosa ti ho fatto?> Chiesi disperata buttando giù un'altra sorso di...non sapevo neache cosa avessi in mano <Sophia, non è come sembra> inizia a ridere di gusto <non è come sembra? HAHAHA, ma non farmi ridere.
Il tuo scopo non era scoparmi, illudermi, distruggermi e portare ai tuoi amici tutto filmato? Non è così?> Lo fissai dritto meglio occhi <non è così..A> cercò di giustificarsi invano <DYLAN CAZZO! MI HAI FILMATA MENTRE MI CONCEDEVO A TE, DURANTE LE NOSTRE SERATE, PERSINO QUANDO ERO A PEZZI, COME CAZZO PRETENDI CHE IO VOGLIA ANCHE SOLO MINIMAMENTE AVERE ANCORA A CHE FARE CON TE> buttai fuori tutto <e come se non bastasse...quando pensavi di dirmi che Alex è tuo fratello?>

Si portò le mani sul viso <Sophia, io sono cascato nel mio stesso inganno, volevo farti soffrire perché ci trovavo gusto nel farlo, ma adesso è cambiato tutto, sono cambiato io, non permetterei a nessuno di farti del male> sorrisi <lo stai facendo tu.> Dissi dura < e adesso dimmi perché non mi hai detto di Alex, dimmi la verità, anche tu hai creato tutta sta stronzata, vero?> dissi riferendomi al noi bloccati in questa giornata di merda<no, non ne sarei in grado.
Non ti ho detto di Alex perché lui non è mio fratello, mia madre prima di quello stronzo di mio padre ha avuto un uomo, era l'uomo dei sogni come lo descriveva lei.
Aveva un figlio, Alex, l'uomo però morì di tumore e lo lasciò a mia madre, caricandola del peso della sua pazzia.> Disse, non sapevo se credergli, non sapevo che fare, la testa mi girava a causa dell'alcol e sentivo di crollare.

<Ti amo più della mia vita> sussurrò avvicinandosi a me. <mi dispiace> dissi, mi lasciai andare, e mi abbandonai al vuoto.

Senti la braccia di Dylan afferrarmi il corpo e lui si aggrappò a me cadendo con me.

Le sue braccia mi si avvolsero intorno al corpo, stavamo precipitando insieme <ti amo anche io Dyl, ma non posso perdonarti> sussurrai quanto, la distanza dal tetto e il terreno sembrava immensa, lui mi baciò e poi buio, per entrambi.



Spazio autrice
Hey, scusate se ho pubblicato ora, ma ho fatto la terza dose e sono stata un po' male fisicamente, ma ora molto meglio.

Tra poco la storia sarà conclusa ma, ci sarà un sequel a chi interessa

Scusate se ho scritto male.

Vi amo<3

-Ale🦋

Bloccati Nel Tempo||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora