"Come hai..."
"L'ho visto su delle notizie in tv, per qualche ragione, il mio cuore mi ha detto che avresti potuto aver bisogno di aiuto." Rispose lui.
"Grazie, oppa."
"Basta parlare, portiamolo in un posto sicuro così che possa curare le sue ferite. Non preoccuparti, mi sono già assicurato che quest'area fosse sicura." Seokjin avvolse la sua giacca intorno a Hoseok e gettò il braccio di Hoseok intorno alle sue spalle e si diresse alla sua macchina che era parcheggiata a poche strade di distanza. Hoseok era svenuto non appena si era sdraiato sul sedile posteriore. Rimasi con lui, tenendo la sua testa sulle tue gambe e assicurandoti che la schiena non entrasse a contatto con niente. "Non ti chiederò cosa è successo, ma stai bene?"
"Si, penso di sentirmi meglio ora."
"Sono contento," rispose Seokjin, con la mano che stringeva il volante.
"Ho ucciso qualcuno, oppa." Confessasti tu. "Non dovrei sentirmi felice ma lo sono. Sono così sollevata di aver ucciso quella persona."
"Se lo meritava?"
"Era lui. La persona che aveva aggredito mia madre e l'aveva uccisa. E quello che mi ha fatto perdere i ricordi."
"Allora sono molto contento che sia morto." Disse tuo fratello. "Non devi sentirti in colpa per aver ucciso un mostro come lui. L'avrei fatto anche io. Avrei bruciato il suo corpo finchè non ne fosse rimasto più niente." Seokjin era un'anima pura. A volte brontolava, ma mai in vita sua era stato violento o aveva avuto pensieri del genere. Solo due volte era successo. La prima volta era stata quando ti aveva trovata in ospedale e la seconda quando Hoseok ti aveva presa. Vedendoti accarezza i capelli di Hoseok in questo momento, si sentì improvvisamente meglio er la rabbia che aveva per il ragazzo era svanita, ma non del tutto. L'auto si fermò in un edificio sconosciuto.
"Dove siamo?" chiesi tu. Sicuramente non era casa tua.
"È l'appartamento di Namjoon," rispose Seokjin. Raccolse Hoseok, questa volta, montandolo sulla sua schiena. "Ne ha un altro in una città vicina per il suo lavoro ma rimane qui ogni volta che torna a trovarmi." C'era un piccolo sorriso sul suo volto quando parlava del suo ragazzo. C'era tanto amore e ammirazione. Era lo stesso sorrise che faceva Hoseok quando parlava di te.
L'appartamento di Namjoon era quello che ti aspettavi da lui. Semplice, moderno, molte piante e relativamente pulito. Se non ci fosse stato Seokjin, eri sicura che Namjoon avrebbe bruciato il posto. Aveva i mobili di legno di base che sapevi costavano una fortuna, ma era normale visto che se lo poteva permettere. Guardasti attentamente mentre Seokjin rimuoveva la maglietta di Hoseok e puliva la sua ferita. Sembrava dolorosa, ma fortunatamente la sua giacca di pelle era stata abbastanza spessa che aveva permesso all'acido di entrare a contatto con uno strato sottile della sua pelle.
"Namjoon si fa spesso male. È così goffo che ho imparato le procedure di primo soccorso di base. Non ho mai curato una ferita da acido prima, quindi questa è una novità," ridacchiò lui, cercando di alleggerire l'atmosfera.
"Oppa, grazie per averci aiutato. E mi dispiace così tanto per essermene andata quel giorno. Ero sopraffatta da tutto e avevo bisogno di chiarire con lui. Sei ancora la mia famiglia, qualunque cosa accada." Piansi tu.
"Sciocca," sospirò lui, tirandoti in un abbraccio. "Non sono arrabbiato con te. Mi dispiace che non te l'abbia detto prima. Ti sei incolpata per la morte di tua madre per tutta la vita e io sono rimasto solo a guardare."
"Stavi cercando di proteggermi. E ti voglio bene per questo."
"Anch'io ti voglio bene. E i nostri genitori te ne vogliono ancora. Ho detto loro che hai ritrovato Hoseok e che stavi passando del tempo con lui. Non sono andati di matto. Penso che ora possano lasciar andare quel senso di colpa."
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ʙʟᴜᴇ sɪᴅᴇ - ᴊᴜɴɢ ʜᴏsᴇᴏᴋ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]
Fanfiction[COMPLETATA] Un sorriso diabolico si dipinse sul suo viso. Sarebbe interessante, pensò tra sé. Aveva messo gli occhi su di te dal giorno in cui aveva messo piede in quella città, qualche mese prima. A essere onesti, il suo sguardo non ti aveva mai l...