Ti preoccupi per me?

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S: bentornati e benvenuti cari studenti, quest'anno ci saranno delle novità,
La nostra scuola accoglierà altre due scuole, per partecipare al Torneo Tre Maghi.
Fate un applauso alla scuola di Beauxbatons, e a quella di Durmstrang.

Entrambe le scuole entrarono facendo delle piccole esibizioni presentandosi, e poi presero posto nei tavoli, Le ragazze di Beauxbatons nel tavolo di Corvonero, e i ragazzi di Durmstrang in quello dei serpeverde.

Silente spiegò come funzionasse il torneo e come si dovesse fare per partecipare.

Avrebbe partecipato un ragazzo o ragazza per ogni scuola, e per partecipare avrebbero dovuto mettere il proprio nome nel calice di fuoco.

Il discorso di Silente terminò e iniziammo tutti a mangiare.

Stavo parlando con Jusy, quando dal tavolo dei grifondoro dietro di noi, sentii una conversazione che non mi piaceva.

J:Io vorrei partecipare al torneo, magari vinco anche
S: si ci sta, sono con te amico
P: Concordo con Sirius, insomma potresti diventare una specie di celebrità
R: io non sarei del tutto d'accordo, ma se vuoi farlo ti appogeró comunque
N:Io eviterei fratellone, non vorrei che finissi schiacciato da non so cosa
S: Non darle ascolto amico, una volta vinto avrai ogni ragazza presente ad Hogwarts ai tuoi piedi

Avevo ascoltato abbastanza quella convenzione, così mi girai verso di loro.

M: Di un po' Potter vuoi morire giovane?
J: Che c'è piccola Black? hai paura che muoia?
M: No tesoro, sei l'ultimo dei miei problemi
J: Lo sai che anche i muri sanno che infondo ti piaccio, vero?
M: C-cos-...

Mi sentivo rossa in viso.
Non so perché ma mi sentii avvampare dal caldo, James aspettava una risposta, ma io presa dalla vergogna non sapevo cosa dire.

Mi limitai a fare una smorfia e a dire un no secco con poca sicurezza, lui fece il suo solito ghigno, e io per non guardarlo più in faccia mi girai sotto il suo sguardo divertito e compiaciuto, e quello dei miei amici...che al dire il vero erano abbastanza convinti del fatto che avessi detto una cazzata.

Per tutta la cena sentii il suo sguardo su di me, ma io non riuscivo a girarmi.

Mio fratello Regulus e Jusy mi fecero notare che stavo diventando come lo stendardo di Grifondoro.

Reg: Sorellina, tutto ok?
Ju: sei rossa Mar, anche tanto

Mi limitai a guardarli, visto che non sapevo cosa dire.

Per fortuna la cena era quasi finita.

Io e le mie amiche stavamo camminando verso le nostre sale comuni, e usci un discorso che avrei voluto evitare.

N: Allora, Marthy devi dirci nulla?
M: No..
S:Ho sentito il vostro discorso dal mio tavolo
Ju: Marthy a noi puoi dire tutto, e lo saii
M: Sentite io non lo so, ok? Adesso per favore, possiamo cambiare discorso?

Poco dopo ci eravamo separate per andare nelle nostre sale comuni.

Andai subito a dormire per evitare che la mia amica mi facesse qualche domanda su quello che era successo.

Mi misi il pigiama, e dopo aver dato la buona notte a Jusy mi andai a coricare, cercando di dormire, anche se il fatto che James avrebbe messo il suo nome nel calice mi tormentava.

Passarono alcuni giorni, e tra due giorni ci sarebbe stata la cerimonia per scegliere i tre campioni del torneo.

Eravamo tutti in sala grande a osservare gli studenti che mettevano il loro nome nel calice.

Stavo leggendo un libro, ma qualcosa attirò la mia attenzione.

James stava correndo verso il calice, tutto bagnato dalla pioggia.
Mise il suo nome nel calice, e io ero lì a fissarlo, atterrita.

Mi alzai dalla panchina, feci volare il libro all'aria colpendo la testa di Susan, che mi tirava maledizioni da dietro, e corsi verso James.

M: IO PENSAVO CHE STESSI SCHERZANDO
J: io non scherzo mai piccoletta
M: Ma sei serio?
J: Dai, e divertiti un po'
M: Ma sei cosciente del fatto che si può morire in questo torneo?
J:𝙏𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙤𝙘𝙘𝙪𝙥𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙢𝙚?
M: Sei un idiota Potter. Scherzi anche quando non è il caso.

Detto questo mi avviai verso la porta abbastanza incazzata, ma mi fermai davanti essa sentendo la voce di James.

J: TI PROMETTO CHE SE ESCE IL MIO NOME VINCERÒ!
M: TACI POTTER.

Uscii dalla porta e andai verso il mio dormitorio pensando alla cazzata che James aveva appena fatto..una domanda mi sorgeva spontanea.

E se fosse morto?

Non ci volevo neanche pensare, dicevo a tutti che lo odiavo, ma in fondo sapevo cosa provavo per lui, e di certo non era odio, dovevo solo ammetterlo a me stessa, cosa molto difficile vista la mia testardaggine.

Decisi comunque di non pensarci, anche se era alquanto impossibile.

~All the fault of the moon..~[James Potter]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora