a little party

94 8 1
                                    


BAU

"Allora, è tutto pronto bambolina?"

Garcia girovagava per la villa di Rossi con un foglio in mano, spuntando con la penna nera le cose presenti.

"Lo spero, cioccolatino. Sto ricontrollando tutto per la nona volta, ma sembra che qualcosa manchi sempre, come se ci fosse un qualcosa di...di...non lo so"

Derek sorrise divertito
"Forse mancano Angel e Tom?"

Le labbra di Garcìa formarono una perfetta 'o'.
"Sì. Giusto. Giusto, hai ragione. Hai ragione, Derek, come sempre"

Garcia se ne andò ancora parlando tra sé e sé, mentre Derek sorrideva ancora.
JJ si avvicinò a Derek, sorridendo.

"Ti ha già parlato dei nomi che suggerirà per figli di Tom ed Angel?"

Derek rise.
"Non ancora, ma lo farà per tutta la sera, vedrai"

Intanto, Rossi e sua figlia, Joy parlavano con Hotch riguardo ad Angel.

"Non l'ho sentita questa settimana, eravamo troppo presi con il lavoro" Hotch sentì le sue guance diventare rosse. È vero, non l'aveva sentita. Ma non perché fosse troppo occupato. Per lei e per Jack non era mai troppo occupato. Nell'ultima chiamata, Angel lo aveva pregato di lasciarla pensare, almeno per qualche giorno.
Hotch, per quanto avesse fatto male non sentire la sua voce, aveva accettato, evitando di chiamare anche quando la tentazione era grande. Di certo, Hotch non si aspettava di essere perdonato così in fretta. Né di essere perdonato affatto. Ma almeno si poteva dire che aveva provato.

"Lo sai che ti vuole bene, vero?" disse Joy

Hotch la guardò senza parlare.

"È arrabbiata. Ma questo non significa che lei non ti-"

"Lo so. Ma non voglio costringerla a prendere una decisione."

Rossi si limitò a guardare l'amico e ad annuire. Hotch sentiva la voce di Angel solo quando si rivolgeva al telefono a Jack.

Avevano condiviso tanto, eppure adesso sembravano due sconosciuti.

"Sai quando è stata fissata la data del processo?" domandò Joy.
Hotch scosse la testa "No, ma dovrebbe essere entro il mese prossimo. Sto cercando di convincere il procuratore generale ad anticipare la faccenda. Per il momento Taylor è in prigione"

"Papà, papà!" Jack correva sorridendo a 32 denti
"Guarda, guarda! La zia Angie ha mandato il messaggio allo zio Spencer, stanno arrivando!"

L'uomo sorrise a Jack e gli disse dolcemente: "Bene, allora sarai tu ad accompagnarla dentro, vero?"
Il bambino sorrise annuendo, poi corse via andando giocare con Henry, il figlio di JJ.
Joy e Rossi si scambiarono uno sguardo dolce.

Perfettamente puntuali, Tom ed Angel arrivarono davanti alla villa di Rossi. Il primo ad aspettarli in piedi sulla soglia era Jack, per mano con Derek, che aspettavano con impazienza i due quasi-sposi.

Il bambino portava dei jeans un poco eleganti e una camicetta con il papillon nero. Era bellissimo, tutto profumato e sorridente che aspettava la zia Angie per portarla dentro al giardino.

Appena lo vide, il cuore di Angel si sciolse.
"Quel bambino è adorabile" sussurrò Tom
"È vero" rispose lei.
A Tom tornò un in mente un ricordo della sua infanzia. Anche lui, una volta si era vestito così bene. Anche lui era sorridente, quella sera. Era quando sua madre aveva invitato alcuni dei suoi ex colleghi. Erano tutti produttori, attori eccetra. Anche lui aveva uno smoking da bambino, il papillon e i riccioli biondi schiacciati sul volto. Non tutti però, alcuni erano riusciti a scappare dalla forza delle spazzolate di sua madre e dalla cera.
"Andiamo?" disse alla sua ragazza, disegnando dei cerchi sulla parte più bassa della sua schiena, rilassando i muscoli in po' tesi della sua compagna.

Il pericolo d'amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora