Capitolo 7

4.6K 105 0
                                    

Questo pomeriggio nelle strade c'era un gran casino.
Tutti i ragazzi erano scesi in piazza a registrare il video della canzone di Sami e Zaccaria.
Io ho preferito rimanere in casa, ma sono lo stesso presente, anche perché dal mio balcone si vede tutta la piazza.
Zaccaria più volte alzava la testa verso il mio balcone, sorridendomi o lanciandomi dei baci.

Più tardi dovremmo parlare del bacio.

Pensai, tornando all'interno della casa. L'immagine di Zaccaria che mi bacia come se fosse la cosa più normale di questo mondo mi tormentava.
Non sapevo come affrontare la situazione, visto che non sono mai stata brava con le parole.

Presi una birra dal frigo e i miei occhi si posarono per l'ennesima volta su quella foto: mamma, papà e io, al mare. Staccai con rabbia la foto dal frigo, respirando rumorosamente e cercando con tutte le mie forze di non far uscire le lacrime che lottavano per uscire.

Mi sedetti al tavolo, posizionandomi la foto davanti a me, incrociando le braccia al petto.

Devo affrontare il mio dolore.

Pensai, mentre cercavo di respirare regolarmente.

Ho da sempre vissuto con entrambi i miei genitori.
I miei genitori si amavano, da impazzire.
Mio padre era tutto per me: il mio eroe, il primo uomo che mi abbia mai amata.
Purtroppo un infarto 1 anno fa l'ha portato via da me, facendomi cadere il mondo addosso.
Mia madre si buttò nell'alcol, bevendo dalla mattina alla sera. Io avevo Zaccaria, il quale riuscì a farmi uscire dall'anoressia, nella quale ero dentro già da un po'.
Iniziai a spacciare, con sempre affianco Zaccaria, il quale era sempre presente ad ogni mia scelta.
Non era di sicuro una scelta giusta, ma in quel momento della mia vita lo era.
Come ci entrai, ci uscii, lo stesso anno quando mia madre uscii dall'alcolismo. Per Zaccaria non andò esattamente così: gli promisero che entro 2 mesi ne sarebbe uscito, i quali non finirono mai.

Mi passai una mano in faccia, come per riprendermi.
Risistemai la foto sul frigo e presi il telefono, digitando il numero di mia madre sulla tastiera.

"Amore mio." disse una voce che non sentivo da troppo tempo, facendomi venire la pelle d'oca e le lacrime agli occhi.

"Mamma." dissi singhiozzando.

"Non piangere amore di mamma." mi disse mia madre, anch'essa sul punto di piangere.

"Io..Dovevo chiamarti lo so, dovevo farlo. Ma non riuscivo mamma, te lo giuro. Il pensiero di risentire la tua voce mi faceva venire la pelle d'oca e rivenire in mente tutti i momenti insieme a papà." dissi, ormai piangendo. "Ma ti prometto che vengo a trovarti, devo affrontare le mie paure." continuai.

"Amore di mamma non piangere, so tutto. Zaccaria è venuto qui a spiegarmi. Quando ritornerai sarò felice di abbracciarti, sia per me e sia per papà." disse anch'essa piangendo.

Parlammo per circa una mezz'ora, fino a quando mi disse che doveva andare a fare la spesa.
Mi riaffacciai al balcone, vedendo ancora il gruppo di ragazzi lì, mentre sorridevano e ridevano.

I miei ragazzi, la mia famiglia.

𝗦𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora