Capitolo 10

4.1K 86 0
                                    

Chiamai i ragazzi, i quali arrivarono quasi subito, compreso Zaccaria. Io ero seduta sulla sedia affianco al letto di Sami, ancora incredula su quello che mi aveva rivelato.
Ora la mia priorità era una: aiutare Sami ad uscire dallo spaccio.
Mi alzai per uscire dall'ospedale, accendendomi una sigaretta. Non avevo nessuna idea in testa, ma avrei aiutato il mio amico di sicuro.
Non dirò quello che è successo agli altri, anche perché me lo ha chiesto Sami e rispetterò la sua decisione.
Sentii dei passi dietro di me, i quali mi fecero girare, rivelando Zaccaria.

"Mi dispiace di essere andata via così, ma dovevo correre da Sami." dissi, buttando fuori il fumo, quando lui era di fianco a me.

"Lo so, non preoccuparti." disse, infilando le mani nelle tasche dei suoi jeans. "Si fa di tutto per i propri fratelli." continuò, sorridendo senza mostrare i denti.

"Domani andiamo a Lecco?." chiesi.

"Se te la senti andiamo, altrimenti un'altra volta." mi disse.

"No, andiamo domani, prima che cambi idea." gli dissi, ridendo leggermente. "Vado a salutare Sami poi andiamo a casa, va bene?." chiesi, vedendo il ragazzo annuire, per po rientrare nell'ospedale.

•••

Ormai è sera, sono a casa, mentre Zaccaria è andato a recuperare dei vestiti a casa sua per poi ritornare qui. Ho salutato Sami e promesso di averlo chiamato domani, visto che già dovrebbe uscire.
Stavo preparando la borsa, visto che staremo solo la mattina, mentre il campanello suonò.
Urlai 'avanti' , già sapendo fosse Zaccaria: infatti proprio lui, entra in casa, con uno zaino sulle spalle.

"Pronta per tornare in zona?." disse prendendomi i fianchi, ridendo.

"Più che pronta." dissi, allacciando le mani intorno al suo collo, mentre lui si avvicinò dando vita a un bacio passionale.

"Domani viene con noi anche Simba, Mohamed." disse, una volta staccati dal bacio.

"Quel Mohamed?." dissi ridendo, riferendomi al mio migliore amico storico di Lecco, mentre lui annuiva. "Anche lui canta?." chiesi con stupore, mentre il mio ragazzo annuiva per la seconda volta.

Rise, per poi sentire lo squillo di un telefono, il suo per la precisione. Prese il telefono tra le mani assumendo un'espressione cupa leggendo il nome sul display, per poi rispondere e iniziare a parlare la sua lingua, della quale non capivo nulla.
Nel mentre decisi di iniziare a preparare la cena, decidendo di non chiedere a Zaccaria chi l'avesse chiamato. Poco dopo rientrò in casa, sedendosi a tavola, per poi iniziare a mangiare insieme.

𝗦𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora