Capitolo 15

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Arrivai a Lecco verso le 21:30, parcheggiando sotto casa mia, con mia madre già fuori dalla porta.
Appena la vidi la abbracciai, respirando a pieni polmoni il suo profumo.

"Vieni dentro e spiegami, so che è successo qualcosa." mi disse, guardandomi severa ma allo stesso tempo comprensiva, mettendomi una mano dietro alla schiena.

Una volta entrata nell'abitazione mi sedetti sulla sedia, mentre mia madre prese due bicchieri di spritz e ne mise una davanti a me e l'altra davanti a lei. La guardai inarcando un sopracciglio, mentre la paura per una sua probabile ricaduta si faceva spazio nella mia mente.

"So cosa stai pensando, ma un bicchiere di spritz ogni tanto non mi farà ricadere nell'alcol." mi disse sorridendomi, prendendomi la mano. "Che cosa è successo?." mi chiese.

"Zaccaria, di nuovo." mi limitai a dire, mentre lei sospirò. "Io credevo fosse cambiato, ma lo ha rifatto di nuovo dopo che mi aveva detto di amarmi." dissi, non trattenendo le lacrime, mentre mia madre fece forza sulla mia mano. "Poi ha detto che se ci fossimo lasciati lui si sarebbe ammazzato e io non posso mamma, non posso. Dopo papà non posso perdere anche lui." continuai singhiozzando.

"Figlia mia, so cosa si prova a soffrire per amore.
Ma tu e Zaccaria siete fatti per stare insieme, pur questi sbagli che lui fa nei tuoi confronti. Ti ha dimostrato di amarti sul serio, anche in passato.
Ovviamente tu adesso ti senti distrutta e pensi di non poterlo perdonare, ma sappiamo entrambe che già da domani inizierà a mancarti. Perché tu e Zaccaria siete così: litigate fino ad odiarvi, ma per vivere avete bisogno dell'uno e dell'altra." mi disse, sorridendomi senza mostrare i denti. "Io l'ho sempre saputo che Zaccaria era l'uomo giusto per te, il tuo uomo, seppur lui faccia tantissime cazzate.
Quindi adesso prenditi il tuo tempo e decidi se perdonare o no ancora una volta l'amore della tua vita." continuò.

"Mi aveva promesso che non lo avrebbe più rifatto mamma, secondo te mi ama sul serio anche se lo ha rifatto?." chiesi, stupita dal discorso che mia madre aveva appena fatto.

"Ma certo tesoro mio, pur facendo di nuovo quello sbaglio lui ti ama più ti stesso, se no non ti avrebbe mai rincorsa fino a fuori di quel locale." disse, riferendosi alla prima volta che ci siamo rivisti. "Ora devo farti sentire una cosa." disse alzandosi, prendendo il suo telefono.

Lo avvicinò agli occhi, stando per cinque minuti così, fino a quando ripose lo sguardo nuovamente su di me.

"Sapeva che saresti venuta qui, quindi mi ha chiesto di farti ascoltare questo." disse, porgendomi il suo telefono dopo averci attaccato delle cuffie, per poi darmi un bacio in testa e scomparire su per il piano superiore.

Guardai lo schermo vedendo una nota vocale, con un messaggio sotto con scritto 'fallo sentire a Marika.' , schiacciai sopra e la voce di Zaccaria risuonò nelle mie orecchie.

'Ho una bitch a fianco, l'altra accanto
Ma nonostante tutto non è cambiato un cazzo
Voglio te soltanto, te e il mio canto
Sono solo un bravo ragazzo cresciuto in quel bando
Ho una bitchafianco,l'altra accanto
Ma nonostantetutto non ècambiato un cazzo
Voglio te soltanto, te e il mio canto
Sono solo un bravo ragazzo cresciuto nel bando
Ho una bitch a fianco
Fumo la notte, non riesco a dormire
Penso quando mi hai detto che era la fine
Alle quattro di notte il quattro aprile
M'hai lasciato al telefono in lacrime
Ora sono da solo in un bilocale
Fumo, bevo la sera in quel locale
Dove ci siamo visti la prima volta
Tu sembravi una Barbie, io un criminale...'

Ascoltai più volte la canzone, ma queste strofe erano come se mi si fossero stampate in mente e incise nel cuore.

'Penso quando mi hai detto che era la fine
Alle quattro di notte il quattro aprile.'

Quella frase era riferita a quando andai via da Lecco, con l'ultimo treno alle 4 di notte, bloccandolo dappertutto.

Una lacrima solitaria di fece spazio nel mio volto, illuminato dalla luce dello schermo, l'unica fonte di luce nella stanza: ero circondata dal buio, ma la cosa era irrilevante per me, visto che nel buio ci ho vissuto per troppo tempo.

𝗦𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora