Capitolo 6

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Il mattino non tardò ad arrivare. Mi svegliai alle luci dell'alba, ancora nella stessa posizione di ieri sera, mi liberai delicatamente dalle braccia di Zaccaria e andai in balcone, chiudendo la porta della camera da letto. Presi una sigaretta e la accesi, sedendomi sulla sedia in balcone.

Ripensai inevitabilmente a questa notte, sorridendo automaticamente. Sono stata bene come non mai, era da 1 anno che non riprovavo tutto ciò.
Ma la mia paura resta sempre quella, che è anche la cosa che mi blocca dal perdonato completamente.

Due braccia al mio collo mi fecero tornare alla realtà, sentendo il profumo di erba e tabacco di Zaccaria.
Gli misi una mano sul braccio, accarezzandoglielo.

"Da quanto sei sveglia?." mi chiese, facendomi girare, accarezzandomi il viso e guardandomi.

"Più o meno le 7." dissi, guardandolo.

Il modo in cui mi guardava mi ha sempre fatto impazzire. Mi faceva sentire bella e amata, visto che mi guardava come se fossi la cosa più bella al mondo.

"Zaccaria." richiamai l'attenzione del ragazzo, il quale stava bevendo. "Devo dirti una cosa." continuai, avvicinandomi a lui.

"La sera quando ci siamo incontrati.." dissi, vedendo il ragazzo davanti a me annuire. "..Non ho mai dubitato del fatto che tu mi amassi, erano l'orgoglio e la rabbia nei tuoi confronti a farmi parlare, spero che tu lo sappia." dissi, mettendogli la mano sopra la sua.

"Stai tranquilla, so che non eri in te." disse sorridendo. "Ora devo proprio andare, passo a casa a cambiarmi poi ritorno a registrare." disse, prendendo il suo borsello e lasciandomi un bacio a stampo per poi andare via e chiudere la porta.

Un attimo, mi ha appena baciata?

Quando mi accorsi del su gesto il mio cuore iniziò ad accelerare i battiti, facendomi sorridere.
Credo che sia stato un gesto inaspettato anche per lui, venuto spontaneo. Le emozioni che mi ha lasciato però sono le stesse e identiche di anni fa: uno stormo di farfalle nel mio stomaco.

"Tu cara mia devi spiegarmi un bel po' di cose!." esordì Sami, entrando in casa, andandosi a sedere sul divano. "Te e Zaccaria, raccontami tutto, so che già vi conoscevate." disse, con un tono misto tra deluso e curioso.

"Si, ci conoscevamo già, per la precisione da quando entrambi avevamo 6 anni." dissi, sedendomi su una sedia del tavolo. "Eravamo grandi amici, poi abbiamo capito che non era solo amicizia a legarci, così a 16 anni ci siamo messi insieme. 1 anno fa però è successo una cosa che ci ha portati a lasciarci." dissi, evitando i dettagli, raccontando a grandissime linee la nostra relazione.

"Come mai non c'è l'ho hai mai raccontato? Cazzo, tu sai tutta la storia di noi  e io sappiamo solo che sei sbucata dal nulla 1 anno fa!." disse alzandosi, visibilmente nervoso.

"Non ero pronta, nemmeno adesso a dire la verità. Non accetto nemmeno adesso quello che mi sia successo a Lecco, quindi quando accetterò a me stessa tutto quello che mi sia successo nella mia vita ti racconterò tutta la mia storia, promesso." dissi avvicinandomi, prendendo la testa di Sami tra le mani.

"Fanculo, non riesco ad essere incazzato con te." disse, lasciandosi abbracciare. "Mi dispiace andare via ma devo proprio, ho promesso ad Amine che lo avrei accompagnato a tagliarsi i capelli prima di registrare." disse, dopo alcuni minuti, dandomi un bacio sulla testa e andare via.

𝗦𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora