I pezzi appartenenti alla lampada si trovavano ancora a terra, mentre io stavo fumando l'ennesima sigaretta. Ero seduta per terra, vicino al tavolo da cucina, con lo sguardo assente.
'Perché.' , era l'unica cosa che pensavo. Perché lo ha fatto, di nuovo? . Questa domanda mi stava tormentando da stamattina, da quando abbiamo deciso di prenderci una pausa.
Il mio telefono si trovava al mio fianco, con il vetro spaccato.
Le lacrime mi scendevano ancora lungo il viso, mentre sentivo gli occhi bruciare.
Non riuscivo a pensare, non riuscivo ancora ad accettare quello che avesse fatto.
Mi alzai da terra, molto lentamente, visto che non avevo la forza di fare nulla. Iniziai a raccogliere i pezzi da terra, tagliandomi, ma la cosa era irrilevante per me visto che non sentivo dolore.
Mi medicai le mani e guardai l'orario, le 20.Pensai a cosa fare, ma riuscii a pensare solo una cosa: scappare. Non riuscivo a pensare a nient'altro, in quel momento, che corsi a prendere la borsa.
Senza prendere vestiti e niente, uscii di casa.
Sotto al palazzo come al solito c'erano i ragazzi, che dovevano andare a prepararsi."Oh Marika, che fai? Non vieni tu?." mi rincorse Amine, vedendomi andare verso la mia macchina. "Hai pianto? Che succede?." disse, mettendomi le mani sulle spalle.
"Va tutto bene Amine, sto solo andando a fare la spesa prima che il supermercato chiuda." mentii, sorridendo falsamente, al quale lui credette.
"Oh va bene, ci vediamo domani allora." mi disse, facendomi l'occhiolino per poi scomparire all'interno di un palazzo.
Entrai in macchina, posando la borsa nel sedile affianco, guidando verso Lecco.
Nel mentre, aprii whatsapp, dove inviai un messaggio a mamma dove la avvisavo che sarei tornata per un paio di giorni.
Subito dopo, decisi di inviare un messaggio vocale a Sami."Sami, ti mando questo messaggio perché non ho il coraggio di chiamarti. Sto andando via, non per molto, solo 2 settimane. Non è importante il motivo, ma ho bisogno del tempo per pensare. Ti chiamerò, ovviamente, per sapere come stai e se ci sono novità in zona. Io sto bene, torno presto te lo giuro. Salutami gli altri e digli che torno presto, siete come dei fratelli per me, non dimenticatelo." dissi, mentre la voce mi si incrinò, pensando alla delusione che proverà lui e proveranno tutti quando domattina non mi troverà a casa.
Non mi pento di stare andando a Lecco, per nulla.
Mi pento solo di avere lasciato da solo il mio migliore amico in un momento difficile, questo sì.
Mi pento di lasciare la mia famiglia, i miei ragazzi, che i quali sono riusciti a farmi tornare il sorriso dopo tutto quello che ho passato.
Strinsi il volante, tirando un sospiro, cercando di non piangere.Abbassai di un dito il finestrino, accendendomi una sigaretta, per poi canticchiare 'Bottiglie Privè' di Sfera Ebbasta, mentre una nuvola di fumo invase la macchina.
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𝗦𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴
FanfictionZaccaria Mohuib, in arte Baby Gang, è nel pieno della sua carriera da rapper. Ma sente che gli manca qualcosa, o qualcuno. Vive con la speranza di rincontrare la sua ex Marika, alla quale appartiene ancora il suo cuore. Ma se un giorno ad una serata...