Apro piano gli occhi, quando la luce del sole che filtra dalla finestra colpisce il mio viso.
«Mh» mugolo, rigirandomi nel letto. Non ho voglia di alzarmi, oggi non ho nessun lavoro quindi potrei dormire tutto il giorno ma ci sono altre cose a cui devo pensare.La verità è che vorrei ignorare Taehyung dopo quello quel bacio e ieri sera.
Sono stato troppo stronzo, forse, gli ho anche raccontato solo delle cazzate.Sospiro, mettendomi seduto. Prendo il cellulare e sorrido.
L'ennesima foto di mia sorella a Miami. Lei sta bene, lontano da tutto questo. Non sarebbe mai al sicuro con me, quindi è meglio che stia con gli zii.[...]
«Ti piace?»
Sospiro, facendo spallucce. «Non lo so, Jimin, è per questo che ti sto chiedendo di aiutarmi.»
Inclina la testa di lato, mentre mescola il suo frullato con la cannuccia. «Tesoro, io non posso sapere cosa provi dentro di te» dice.
«Ma tu ci sei già passato, dovresti sapermi dire se ti riconosci in me.»Lui si lecca le labbra e mi guarda negli occhi, per poi fare un sorrisetto. «Sì, hai la stessa espressione che avevo io quando ho iniziato a frequentare Yoongi.»
Mi mordo il labbro.
«Secondo te, io gli piaccio?»
«Jungkook, ti voglio bene, per questo voglio che tu stia attento. Kim Taehyung, è pericoloso e nessuno l'ha mai visto capace di amare, quindi ti prego, non affezionarti troppo a lui.»Alzo gli occhi su di lui e ingoio un groppo.
«È anche un desiderio...fisico» spiego.
«Vuoi farti scopare da quell'uomo?»
Stringo le labbra e sospiro. «Jimin, non vado a letto con un uomo da più di un anno e lui...è stato capace di farmi sentire di nuovo quella sensazione di calore» dico.
«Beh, sì, penso che tu possa scopartelo senza problemi.»Ridacchio e finisco di bere il mio frullato.
«Sarà un buon modo per dimenticare quel bastardo di Yoonsook.»
Lo guardo, sorpreso. «Non ho più pensato a lui, da quando mi ha lasciato. Sai, forse, Sook non era quello giusto.»
«Ci credo! Un uomo che reputa il sesso qualcosa di diabolico, non è quello giusto per nessuno.»
Scoppio a ridere, annuendo. «Già. Io davvero non posso credere che lui non abbia avuto bisogno di scopare.»
«Tesoro, quello era un finto puritano e basta, te lo dico io. Sono la specie peggiore di uomini» dice, mentre appoggia la mano sulla mia spalla.
«Il sesso non è un cazzo tabù.»Probabilmente, è vero. Sook, non era quello giusto e avrei dovuto capirlo tempo fa.
Forse, l'unica cosa che ho fatto è stata aggrapparmi a lui come un salvagente, quando tutto sembrava perduto.
Avevo trovato la prima persona che mi amava e basta, che mi amava e non voleva solo una parte di me quindi mi sono aggrappato a lui credendo che andasse bene, ma mi sono solo fatto del male, perché non credo di aver mai realmente provato dei sentimenti profondi per lui.[...]
«Allora, se calcoliamo che il volo atterra alle ventuno e un quarto e il nostro appuntamento è alle ventidue, abbiamo solo quarantacinque minuti per prepararci» spiego, picchiettando la penna sul foglio di carta.
«Quarantacinque minuti sono più che sufficienti.»Alzo gli occhi su di lui, annuendo. «Sarà facile, iniettargli il sonnifero» dico, prendendo la siringa. «Appena gli entrare in circolo, si addormenterà come un bambino. I miei amici penseranno a stendere le guardie.»
«Hai organizzato tutto alla perfezione» dice, quasi colpito. «È il mio lavoro.»
«Giusto.»«Sei ancora incazzato per l'altra sera?»
Ingoio un groppo e scuoto la testa, guardando il pc. «No, ci sono passato sopra» spiego.
«Beh, io no.»
Sbatto le palpebre, sorpreso. Cosa?
Non sa proprio arrendersi, sono convinto che sia quel tipo di persona che farebbe di tutto per ottenere ciò che vuole ma Jimin ha ragione, lui è davvero pericoloso e io non voglio avere problemi con la Gangpeh.«Sai, bambolino, io e te siamo piuttosto diversi ma abbiamo una cosa in comune» dice, mentre alza il mio mento con due dita.
«Per non venire schiacciati in questo mondo, lo stiamo schiacciando noi.»
Avvicina le labbra al mio orecchio.
«Perché tutti, dentro di loro, hanno un lato oscuro» spiega, a bassa voce.
«Benvenuto nel mio» aggiunge, per poi far scontrare le nostre labbra.Mugolo sorpreso, posando le mani sul suo petto per spingerlo via.
Blocca i miei polsi, tirandomi verso di sé.
«T-taehyung! Mh! Smettila!»
Mi allontano di scatto e respiro pesantemente, mentre mi pulisco la bocca.
«Contieniti, cazzo!» Sbotto. «So qual'è il tuo fottuto problema» dice, avvicinandosi.
«Tu non ti fidi degli uomini e dopo quello che ti è successo, è normale ma non devi essere terrorizzato all'idea di poter provare dei cazzo di sentimenti. Se non provi niente, se il tuo cuore è freddo allora hai qualche problema da risolvere. Persino il mostro più orrendo, ha un cuore.»Ingoio un groppo, con gli occhi che pizzicano.
«E so, che c'è qualcosa, o qualcuno per cui il tuo cuore si riscalda. C'è qualcuno a cui tieni e a cui vuoi bene. Non è così?»
Stringo le labbra, mentre le lacrime iniziano a scorrere lungo le mie guance.«C-chaerin.»
Copro il mio viso con le mani.
«C-chaerin-ie...» sussurro. Cammina verso di me e alza il mio viso. «Chi è Chaerin?»
«L-la mia sorellina» rispondo. Sospira e fa un piccolo sorriso, annuendo.
«Ci tieni a lei, vero? E le vuoi molto bene. Stai facendo tutto questo, perché vuoi rivederla.»
«Sì...»Faccio spallucce. «È la mia famiglia.»
«Da quanto tempo non la senti?»
«Due anni» rispondo. «Allora chiamala.»
Alzo gli occhi su di lui, sorpreso. «Come?»
«Avanti.»Stringo le labbra e prendo il cellulare, per poi sedermi sul divano. Cerco il suo nome nella rubrica e lo schiaccio.
Deglutisco, mentre picchietto le dita sulla mia gamba.«Sì?»
Sorrido, con gli occhi lucidi. «Rin-ie.»
«Jungkook-oppa?!» Esclama, sorpresa.
«Sì, sono io. Come stai? Come va a Miami?»
«È tutto fantastico, ma...mi manchi davvero. Quando potrò tornare in Corea?»
Sospiro, asciugandomi le lacrime.
«Presto, te lo prometto.»
«Cosa fai a Seoul da solo?»Chiudo gli occhi per qualche istante. «Aiuto le persone a risolvere dei problemi con altre.»
«Capisco...spero che tu abbia trovato qualcuno con cui stare» sospira.
Mi lecco le labbra. «E tu?»
«Oppa! Non sono cose da chiedere ad una ragazza!»Ridacchio, annuendo. «Chaerin, ora devo andare ma ti prometto che ti richiamerò presto.»
«D'accordo.»Chiudo la chiamata, dopo averla salutata.
Mi asciugo le lacrime e guardo Taehyung, che ha la schiena appoggiata alla scrivania con le braccia al petto.
«Scusami per l'altra sera» dico, sinceramente, mentre mi alzo. Cammino verso di lui e mi mordo il labbro.
«Fin'ora, sentivo che era abbastanza sentirmi apprezzato ma...mi piace quando mi dici che...che mi pensi in certi modi.»Ridacchia. «Sai, credo che dovresti spiegarti meglio» dice, aggrottando le sopracciglia.
«Che forse, io sento lo stesso.»«Se è così, - sfiora il mio collo con le dita, facendomi rabbrividire - dimostralo.»
Alzo gli occhi su di lui e afferro il colletto della sua maglietta, per poi far unire le nostre labbra.Stringe i miei fianchi, facendo scontrare il suo corpo con il mio. Circondo il suo collo con le braccia, tirando i suoi capelli con le dita mentre la sua lingua esplora la mia bocca e un senso di calore innonda il mio corpo.
È qualcosa di unico e sento di volerne sempre di più.Forse, sto commettendo l'errore più grande della mia vita ma l'importante è di non perdere la testa per lui, solo questo.
Il resto non conta.
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ANGEL of DEATH Kill for Business
Fanfiction«Perché stai piangendo?» «Perché ho capito di amarti più di quanto io sia in grado di immaginare.» Jungkook è un sicario che gode di ottima fama, per i suoi servizi perfetti e puliti. Niente è in grado di scuoterlo, niente e nessuno. Eppure, quando...