•17 - L'amore è in grado di far impazzire.

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Stringo le labbra, mentre ormai le lacrime scorrono incessanti lungo le mie guance.
Non può essere morto, non può morire. Non può lasciarmi da solo, dopo quello che mi ha detto prima di entrare.
Se fosse davvero così, non saprei come andare avanti. Sentirei il rimpianto costante di non avergli detto "ti amo anche io, ti amo da morire".

«Andiamo, non pensarci troppo» dice, Yoonsook, posando una mano sulla mia spalla.
«Ormai è morto e non ti sei perso niente, con quello non saresti mai potuto essere felice.»
Deglutisco, girandomi di scatto e sospiro mentre scuoto la testa. «Sei messo di merda.»
Aggrotto le sopracciglia. «Tu invece sei una merda» sibilo, aprendo il caricatore della pistola.
Tolgo tutti i proiettili eccetto uno, poi lo richiudo. «In ginocchio» dico, a denti stretti, indicando il pavimento. «Stai scherzando?»
«A terra!»

Si inginocchia ed alza le mani, divertito.
«Vuoi giocare alla roulette russa con me? Fa pure ma se mi uccidi, non la passerai liscia. Ti cercheranno tutti, soprattutto mio padre, fino a quando non avranno sputato sulla tua tomba.»
Premo il grilletto, facendolo sobbalzare.
«Che peccato» sospiro. «Hai ancora tre possibilità, quindi spera che sia vivo.»

«Sei diventato pazzo, seriamente» dice, scuotendo la testa, così premo il grilletto.
«Due.»

«Fermo! Fermati!» Esclama, prima che possa premerlo di nuovo. «È vero, io sapevo tutto di Joo perché...mi aveva chiesto di tenervi d'occhio. Così gli ho detto che avevate intenzione di entrare nell'hotel ma, Cristo, lui non vuole te e ormai ha già ucciso Taehyung, quindi scappa finché sei in tempo.»

Mi lecco le labbra, sentendomi bollire, così gli tiro un calcio facendolo cadere a terra.
Premo con il piede sul suo petto, senza permettergli di respirare mentre tengo i denti stretti. «Figlio di puttana» sibilo. «Ti uccido con le mie mani, cazzo.»
Non riesco a controllare il mio corpo, è come se si muovesse da solo. La mia testa è offuscata dalle emozioni e dai sentimenti.

La sua faccia diventa rossa, per la mancanza di ossigeno, mentre cerca di togliere il mio piede.
Lo guardo negli occhi, sentendo solo rabbia.

«Jungkook! Smettila!» Jimin, mi tira indietro e Yoongi si china su Yoonsook che tossisce.
«Lasciami! Questo figlio di puttana ha ucciso Taehyung!» Urlo, con gli occhi lucidi, mentre cerco di liberarmi dalla sua presa.
«Uccidendolo non risolverai nulla. Torna in te stesso!» Dice, Jin, prendendomi per le spalle e scuotendomi. Rilasso il mio corpo e deglutisco, mentre una lacrima scende lungo la mia guancia.

«Sei solo una troia!»
Poso gli occhi su Yoonsook, che riceve un pugno da Yoongi. «Sta zitto, perché quella troia - mi indica - stava per ucciderti.»

Guardo in basso, restando in silenzio. Non c'è niente che possa fare per mettere apposto le cose.
«Stai bene?» Mi chiede, Jimin, lasciandomi le braccia. Annuisco, sforzando un sorriso. «Credo.»
«No, invece» sospira.

Ingoio un groppo e guardo i miei amici, senza sapere cosa dire.

«State tutti bene?»

Sgrano gli occhi, girandomi di scatto. Poso le mani sulla bocca.
Mi precipito verso di lui e gli butto le braccia al collo, per poi baciarlo con le mani sulle sue guance.
Stringe i miei fianchi, mentre ricambia il bacio facendo scontrare le nostre lingue.
Credo di non essere mai stato così felice come lo sono adesso.
Questo calore, che sento al petto, non deve mai  cessare. Mai.

Mi allontano e gli accarezzo le guance.
Stringo la sua giacca, lui circonda la mia schiena e mi guarda negli occhi.

«Io ti amo» sussurro. Sorride, stringendomi di più. «Ti amo anche io.»
Appoggio la testa contro al suo petto e aspiro il suo profumo.
Ha la maglietta stracciata e una ferita sul labbro, un livido sulla guancia e i capelli scompigliati con il viso sporco di cenere ma so che sta bene.

ANGEL of DEATH                                                 Kill for BusinessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora