JUST A WITCH

CAPITOLO 28

Appena sveglie io Pansy ci dirigemmo a lezione.  Entrammo nell'aula ed era vero che tutta l'aria di spensieratezza che c'era ad Hogwarts era sparita. I due insegnanti alla cattedra erano quelli che tutti chiamavano i fratelli Carrows. Mi guardai un po' in torno ma dei Grifondoro non c'era traccia

<< se stai cercando i Grifondoro, non ci sono, si stanno nascondendo da qualche giorno, erano i più presi di mira, dovevi vedere le facce di alcuni>> mi avvertì la mia amica prima di sedersi ad un banco, io la seguii a ruota

<< bene bene bene, chi abbiamo qui? Non ti ho mai vista>> mi disse quella che sembrava la ragazza tra i due gemelli, cosa molto difficile da capire

<< Grace Avery >> dissi fiera di esporre il mio nome e cognome e i due si guardarono

<< bene Grace, visto che non ti ho notata negli ultimi giorni voglio che sperimenti un po' di arte oscura>> disse prima di prendere un ragazzino del primo anno e mettermelo davanti

<< allora questo bel corvonero ha cercato di andare dai suoi amici Grifondoro ma l'abbiamo beccato e quindi ci vuole una punizione  nnon trovi?>> avevo capito benissimo a cosa si riferiva ma non avrei torturato un ragazzino del primo anno solo perché voleva scappare da quest'inferno

<< direi che la maledizione cruciatus non dev'essere per niente una cattiva idea>> disse il fratello per poi voltarsi verso la sorella che era impegnata a guardarmi

<< forza>> mi urlò dopo qualche minuto

<< non ho intenzione di farlo>> dissi con voce più ferma possibile anche se mi risultava difficile, guardai con la cosa dell'occhio Draco che mi stava guardando male

<< bene allora preferisci prenderla tu anziché il nostro piccolo amico?>> mi chiese e sinceramente io la sopportavo meglio del ragazzino quindi mi sembrava la scelta più giusta. Abbassai il capo in modo impercettibile

<< No, Grace cazzo usa la male...>> stava per dire Draco ma lo fermai

<< non me ne fotte niente se mi torturano, ok? Almeno non è quel ragazzino innocente a soffrire, e Draco se non mi buoi vedere così chiudi gli occhi >> dissi per poi voltarmi verso Alecto

<< ti sbrighi o ci mettiamo tutta la giornata per una tortura?>> chiesi e finita la frase sentii mille coltelli che mi trapassavano la carne, ma non era niente in confronto di quella di mio padre, si dice che devi volerlo per usare questa maledizione, be' mio padre ha sempre voluto vedermi soffrire quindi non c'era problema. La maledizione continuò per dei minuti abbondanti e quando finii tutti mi guardavano strano

<< Alecto, sei sicrura che era la maledizione cruciatus?>> chiese il fratello alla sorella stupito che io non abbia detto niente

<< certo non sono stupida>> rispose lei infastidita, che due deficienti pensai tra me e me

<< come mai non hai urlato?!>> mi chiese Amycus guardandomi e avvicinandosi a me

<< din don, sono una Avery il dolore lo mangio a colazione>>  risposi prima di sedermi a aprire il libro, mi trattennei da far uscire un gemito di dolore quando mi sedetti. I due insegnanti mi guardarono male e poi ripresero la lezione, e appena finita Draco mi aiutò a tornare i stanza

<< cazzo Grace, ti pare normale sfidare così quei due?>> mi chiese con una voce mista tra preoccupato e arrabbiato

<< si, Draco non ho bisogno della tua ramanzina, adesso voglio solo dormire>> dissi per pon sdraiarmi a letto, tutte le ossa mi facevano male

<< dovevi lasciare che fosse il ragazzino a prendersi la maledizione >> disse in un borbottio

<< no Draco, anche se magari il ragazzino se la meritava non potevo fargliela prendere, so sopportare la maledizione cruciatus meglio di tutti e secondo me ho fatto bene >> risposi sicura mentre chiudevo gli occhi

<< vieni vicino a me?>> gli chiesi alzando la coperta per lasciare libero lo spazio di fianco al mio

<< si ok>> mi rispose per poi mettersi di fianco a me, la parte alla mia destra del letto, infatti, si abbassò sotto al suo peso. Venimmo svegliati dai nostri amici

<< eccoli dove sono>> disse Pansy a Blaise

<< oh ciao ragzzi>> salutai io con la voce impastata dal sonno

<< ciao ragazzi un cazzo, avevte saltato tutte le lezioni del pomeriggio >> mi disse arrabbiata Pansy rimproverando me e il biondo che stava ancora dormendo

<< Oh che disastro >> dissi io mentre mia alzavo, ovviamente ironica

<< Draco, alzati!!>> urlai al biondo facendogli prendere un colpo

<< sono sveglio>> disse tirandosi su dal mio comodissimo letto

<< come mai ci avete svegliato?>> chiese ai due ragazzi che erano ancora sullo stipite della porta

<< perché dobbiamo andare a mangiare>> disse la mia amica, ovvia, così io e il biondo ci incamminiamo insieme ai nostri amici nella sala grande. Mangiammo tutti in silenzio, un silenzio veramente strano dato che ero abituata all'allegria della sala. E dopo di che tornammo in camera tranquillamente. Io andai in quella di Draco dato che Blaise e Pansy volevano stare da soli insieme. Io e il biondo ci sdraiammo sul letto per poi metterci sotto alle coperte, chiusi gli occhi e quando mi stavo per addormentare il mio braccio iniziò a bruciare

<< ah, ma stiamo scherzando? Adesso non possiamo neanche dormire in pace?>> chiesi alzandomi dal letto, guardai Draco che era ancora in boxer, dovevamo vestirci entrambi, presi i miei vestiti e andai in bagno mentre Draco prese i suoi. Ci smaterializzammo a villa Malfoy, dato che il nuovo preside non aveva messo barriere anti smaterializamento nei confini di Hogwarts era molto più facile entrare e uscire. Arrivati davanti al cancello della villa fummo sottoposti ai controlli per poi entrare nell'immensa casa. Ci dirigemmo verso il salone dove una lunga tavolata piena di mangiamorte, tra cui i nostri genitori, stavao parlando con lui, il signore oscuro. Ci sedemmo negli unici posti vuoti. Vidi però che nessuno parlava

<< mio signore aspettiamo qualcuno?>> chiese un uomo dal fondo del tavolo, ma proprio in quel momento arrivò Piton

<< ah Piton, pensavo che ti fossi perso>> disse il signore oscuro risvolto all'uomo che era appena arrivato

<< domani sarà il grande giorno>> bastarono queste poche parole per farmi gelare il sangue, domani la scuola sarà rasa al suolo.