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GWEN
"Che ha detto?" mi giro verso Lorelai "che diventerà nonno" "ma forse abbiamo capito male?" "ha ragione Enna. Abbiamo capito male" "già. Forse ha detto" Audrey sembra pensarci "che diventerà nonno" "esatto. Stammi ha sentire gnomo. Quando le grandi parlano non ti devi intromettere" vedo Manuel trattenersi una risata cosa che non riesce ha fare Ciro "hai capito. Fa parlare le grandi" Lorenzo lo guarda male mentre Carrie sbuffa "dai ragazze. È una fantastica notizia" "scherzi Mery? È una tragedia" "un bambino non è una tragedia" "parli proprio tu che hai sedici anni" "si da il caso che Grace, tra tre settimane compierà diciotto anni" "io non oso immaginare cosa succederà hai sui diciotto anni" "Edoardo annuncerà le nozze di vostra sorella e Leonardo" la castana si alza per poi raggiungere il tavolo di Kate "io vado ha congratularmi. Chi viene con me?" "te lo scordi che io mi congratulo" "dai Meryl. Secondo te chi di noi andrà ha congratularsi con Kate" mi alzo per poi avvicinarmi ha Enna "tu. Perché tu sei la più piccola. È proprio per questo, non devi prendere esempio da Carrie e Lorelai" "ma non hanno niente che non va. Sono solo scontrose" guardo Audrey e scoppiamo ha ridere insieme "davvero Marco?" "crede seriamente che loro siano scontrose. Che tenero" il castano guarda i suoi amici per poi voltarsi verso Phoeby "tu che forse sei la più normale. Che problemi hanno?" lei si gira verso Audrey la quale scuote la testa "provaci è non ti parlo più" lei si alza "vado da Greice" "povera. Ma almeno non rimproveratela così" "stammi ha sentire Pessina. Nella famiglia reale, tutte dobbiamo essere delle brava ragazze. Per essere delle brave ragazze, ci siamo trovate qui. Quindi, no. Noi non smetteremo di comportarci così" "io prima ero come Grace. Credevo che al mondo esistessero persone buone. È quelle che si comportavano in modo sbagliato, lo facevano perché non avevano avuto scelta" "al mondo ci sono sempre delle scelte. Ma non è stato nel nostro e vostro caso. Ma almeno tutta la situazione di prima è finita" "si ma quande persone hanno sofferto" Manuel mi guarda per qualche secondo "è quande ancora oggi soffrono" mi giro verso Carrie "ma non dovevi andare da Kate?" "ci vado più tardi" "va bene" Greice si risiede è prende il telefono ha cui si avvicina Phoeby. Mi siedo al fianco di Bea "cosa intendevi prima" mi giro verso Audrey la quale scuote la testa "niente. Alle volte parlo senza motivo" gli sorrido è un cameriere mi da il piatto

Mi tolgo le scarpe, sono davvero distrutta. Dopo aver finito di cenare, io è Meryl ci eravamo avvicinate ha Kate per congratularci. Poi ha aperto i regali. Ha tagliato la torta. È poi siamo salite. Mi tolgo il vestito è mi vado ha struccare. Sciacquo la faccia piena di struccante è poi la asciugo. Alzo gli occhi verso lo specchio è noto Manuel fermo ha guardarmi. Dopo che poso la tovaglia è entro in cabina, metto subbito i pantaloni del pigiama è la camicia. Spengo la luce è mi infilo sotto le coperte

"Cosa intendevi?" mi giro fingendo di non aver capito, ma so bene di cosa stia parlando. "Di che parli?" "prima hai detto che ci sono ancora persone che soffrono" "Manuel dico sempre tante cose. Poi non ci dovrebbe essere tutta questa amicizia tra di noi" "infatti non c'è" "fantastico. Allora perché continui ha parlarmi" "Gwen non intendevo dire quello che hai capito" "ti sembra che sia arrabbiata?" "no. Ma" "ma niente. Ora chiuditi il becco è lasciami in pace" mi giro dandogli le spalle. Cerco di addormentarmi, ma so che sarà un'impresa

Mi sveglio di scatto per poi sentire la porta chiudersi. Accendo un appileque, per poi trovare il letto vuoto. Mi sento davvero troppo in colpa. Ma cosa posso farci. Lui ha sbagliato. È il mio lato cattivo è emesso fuori. Alle volte invidio Grace. Lei riesce sempre ha non ferire le persone. Ansi, quando vede che stanno male, fa uno dei suoi stupendi sorrisi che gli porta un po di gioia, anche nei momenti più difficili. Invece io è le altre, pure Phoeby, anche se se ne pente subito, demolarizziamo le persone

KEIRA
Mi alzo dal letto, è infilo l'intimo, con il pigiama. Entro nel bagno, per poi iniziare ha struccarmi. Finisco, è subito dopo esco da là. Mi sdraio al fianco di Federico. Il quale ha solo dei slip ha dosso

"Potresti vestirti" "perché? Non è la prima volta che mi vedi senza indumenti" "è non sarà l'ultima" dico ormai rassegnata. "Se lo vuoi veramente" allunga il braccio mentre io lo spingo via "due volte al giorno sono più che sufficienti" "come se ti dispiaccia" "no non mi dispiace. Mi dispiace che devi essere tu" mi alzo è lui mi guarda male "dove vai?" "ha mangiare la torta che tu non mi hai fatto mangiare" prendo una vestaglia rossa, è poi esco dalla stanza. Comincio ha scendere. Ha metà scala sento dei passi provenire da dietro. Mi giro è noto Manuel

"Non dormi?" "sono qua" scuoto la testa "scusa. Domanda stupida" "dove stavi andando?" "in cucina. Per lo meno, credo in cucina ci siano i dolci del compleanno" lui annuisce è camminiamo in totale silenzio verso la cucina. Apro il frigo alla ricerca dei dolci "li hai trovati?" "no" chiudo lo sportello "ha quando pare li hanno nascosti bene" apro laltro frigo è perfortuna le trovo. Ne tiro una. La più piccola. Per lo meno, è già tagliata. Ne mancherà tipo mezza. La poso sul bancone in cui è seduto Manuel. Per poi prendere due piatti dopo mezz'ora che li cerco. La taglio ha metà per poi dividerla "hai trovato i cucchiai?" "no. Qui ci sono troppe pentole" ridacchio mentre cerco di salire "trovati" me ne porge uno per poi risedersi sul bancone "mi aiuti?" mi porge la mano è riesco ha sedermi sopra il marmo bianco. "Come mai eri sveglia?" chiede dopo una mezz'ora passata in silenzio. Poso il piatto ormai vuoto. È scendo con l'aiuto di Manuel, ha prendere dell'acqua per preparare il the. "Perché ho litigato con Federico" ottima scusa. Ci crederebbe chiunque "stessa cosa io con Gwen" mi giro notando che ha abbassato la testa "sai. Non so se te ne sei accorto, ma Gwen, non si arrabbia tanto facilmente. Se lo fa, c'è una ragione. Di solito dice cose che non dovrebbe dire, ma poi se ne pente. Un po anche io sono così" "si. Federico c'è lo aveva accennato" "stronzo" lui ridacchia è mi tappo subìto la bocca "non gli è lo dirai vero?" "no. Ma posso dirtela una cosa" annuisco mentre metto le buste del the nell'acqua "lui non è cattivo" "si lo so. È solo prepotente" "no. Neanche quello. Benedetta, era, forse ancora oggi lo è, il suo grande amore. Avevano pensato ad avere un figlio" mi blocco immediatamente "lui sarebbe voluto diventare padre?" "si. È quando Amy, ha detto quello che ha detto Fede, non c'è la fatta più. Ancora oggi c'è la con te. Ma questo credo che tu già lo sappia" "si. Lo so" do una tazza ha Manuel è poi mi siedo al suo fianco. "Non so cosa provino, ma so che per loro è stata una pugnalata. Ma specialmente per Fede" alzo gli occhi verso di lui "sai, forse per voi non erano così importanti quei bambini, ma per loro. Per loro era il regalo più bello che gli avreste potuto fare. Anche se non vi amate, Frederico avrebbe messo da parte i suoi sentimenti verso Benedetta, solo per te è il vostro bambino" "è ora mi odia" "non credo sia odio. Nei vostri confronti c'è solo rancore per quel gesto" annuisco mentre bevo il the. "Come avete preso la notizia. Cioè eravate tutti insieme?" "si. Il nostro coach ci aveva chiamato la mattina. Noi eravamo con le nostre famiglie" "quindi Federico era con Benedetta, tu con Thessa è così via?" "si. Mancini ci ha chiamato, è noi siamo corsi da lui. Siamo andati da lui, è lui ci ha comunicato che ci saremmo dovuti sposare con le figlie del conte di Wessex. Inizialmente non volevamo farlo, ma poi siamo venuti qua. Mentre tra mondiali è il nostro incontro sono passati i giorni. Poi durante il galà, quando vi abbiamo incontrate abbiamo capito di quello che avevamo ha disposizione, è così abbiamo deciso di assecondare le idee di Edoardo, ha patto che potevamo fare di voi quello che ci pareva. Ma voi avete iniziato ha ribellarvi, ha fare tutto quello che facevate. Ci eravamo stancati, proprio come tuo padre. È così quando abbiamo avuto il comando eravamo troppo entusiasti. Ma poi è sucesso l'aborto. Quello non sono riusciti ha mandarlo giù. Ed eccoci ad oggi. Ancora provono rancore per voi, ma passerà" mi sorride è io ricambio. Nel frattempo si sono fette tipo le sei del mattino. "Andiamo ha fare colazione fuori?" "certo. Cognatino" gli faccio l'occhiolino per poi salire sopra. Entro nella stanza di Kate. Entro nella cabina e tolgo il pigiama. Infilo dei jeans strappati con una felfa è stivaletti. Entro nel bagno è comincio ha pettinarmi e truccarmi. "È tua sorella" mi giro è noto Nicolò "me ne sto andando" spengo la luce per poi uscire "Kei, sono le sei è cinque del mattino" "si non ho dormito" i due mi guardano "sto uscendo con Manuel" "ohoho volete darci dentro eh?" "Manul no Federico" lui si gira di scatto "Manuel. Ma Manuel sta con Gwen" "è quindi. Stiamo andando ha fare colazione. Buona notte" me ne vado per poi raggiungere Manuel

ℬ𝓁𝒶𝒸𝓀 𝒜𝓃𝒹 𝒲𝒽𝒾𝓉ℯ ℒℴ𝓋ℯDove le storie prendono vita. Scoprilo ora