dopo la vincita dell'italia contro l'Inghilterra, tra i due paesi, si è creata una vera è propria guerra. La regina, così decide, di far unire i calciatori più amati della squadra degli azzurri, alle sue nipoti
MERYL Apro gli occhi trovandomi nella mia vecchia camera. Ancora assonnata mi alzo, uscendo da là. Cammino da tutte le parti alla ricerca di una delle mie sorelle, ma ha quando pare il palazzo è deserto. Mi affaccio dal balcone, è noto vari camerieri fare avanti è indietro. Con una veloce corsa raggiungo il giardino fermando un cameriere. "Buon giorno contessina. Credevo foste in Italia" alzo un sopracciglio confusa "per?" "per la finale dei mondiali" "ah, si giusto" mi giro per poi tornare ha guardarlo "ma Luna?" "sua figlia è con la sua tata" "grazie" corro nella mia camera per poi mettermi velocemente dei jeans con una camicia trigata. Per le scarpe, un decolte nero come la cintura. Prendo la valigia per poi scendere sotto. Davanti il cancello, ad asoettarmi, c'è una macchina che mi porterà all'aeroporto
Una volta atterrata ha Milano, raggiungo l'Hotel. Entrata nella hall, trovo Carrie è Ciro litigare. Mi avvicino ha Matteo, il quale assiste alla lite con un sorriso. "Perché litigano?" il sorriso gli scompare "da quando è che mi parli?" alzo un sopracciglio confusa. "Abbiamo una figlia se non sbaglio" "di cui nessuno dei due ne vuole sapere qualcosa" "Teo" lui si gira verso Lorenzo "andiamo" lui prende il borsone è senza dirmi niente se ne va. Pure Ciro se ne va senza salutare. Da un giorno all'altro cambiano carattere. Bha, chi li capisce e bravo. "Salve" dico alla ragazza che ha assistito ha tutta questa scena. "Buon giorno" dice con voce bassa. Sorrido per tutta la sua timidezza. "La mia camera" mi porge la chiave. Raggiungo Grace che è seduta sui gradini che portono alla scala, con in braccio la bambina. "Sorellina" lei si gira verso di me "ti ho visto parlare con Matteo" "già. Mi spieghi cosa avevano" dall'ascensore esce Nicolò, ci passa accanto senza salutarci. Cosa insolita. Ma la cosa più strana è che non saluta neanche Kate con Nicky. "Ecco. Intendevo proprio questo. Nicolò non ha salutato neanche suo figlio" lei mi guarda confusa "cosa diavolo è successo. È poi, noi non eravamo ha Roma?" "no. Siamo atterrate ieri sera. I ragazzi, con l'intera squadra, erano qua dalla settimana scorsa" "OK" riesco solo ha dire sedendomi accanto a lei. "Lo odio" mi giro verso Kate. "Quale è la novità?" le chiede la castana al mio fianco. "Vi sembra giusto che Nicky lo chiamava è lui non si e nemmeno girato ha guardarlo?" "forse non lo ha sentito" dico giustificandolo. "No Meryl. Lui lo fa sempre. Undici mesi ha questa parte, non si è interessato di Nicky" "undici mesi?" lei solo annuisce. "Ma tuo figlio non aveva compiuto un'anno ha marzo?" "no. Lui è nato a febbraio" guardo Grace, la quale mi guarda con un sopracciglio alzato "era tutto un sogno"
Sistemo la valigia è dopo qualche minuto entrano tutte è undici. "Ci racconti il sogno?" guardo Phoeby, la quale si è seduta alla punta del letto. "Allora. Inanzi tutto noi andavamo d'accordo con loro" "questa è una cosa che mai succederà" "Carrie ha assolutamente raggione" "comunque, pian piano ci siamo sposate tutte. Ed eravamo innamorate di loro. È loro di noi" il silenzio cala per qualche secondo. La stanza si riempie delle nostre risate. "Questo non era un sogno era un'incubo" ridacchio alle parole di Lorelai. "Già" mi butto sul letto, affianco di Phoeby, e subbito dopo, si buttano pure le altre
Apro gli occhi, trovando Amy davanti la tv. Mi alzo è avvicino alla sua poltrona. Alla tv mostrano la partita, ha cui ha vinto l'Italia. Parlano anche della nostra assenza. "Hanno vinto?" chiede Grace con la voce impastata dal sonno. "Si. Quindi noi possiamo andarcene" Amy si alza è esce dalla mia camera. Prendo la valigia è mi incammino verso la hall dell'hotel. Dopo qualche minuto arrivano Grace con Grabriela, Amy con i gemelli e Kate con Nicky. Graby, anche se ha nove mesi, sa già camminare. Corre verso di me è la prendo subbito in braccio. "Tia" "la mia principessina" in lontananza vedo mamma con in braccio Sophie. "Possiamo andare" annuncia lei. Usciamo da là, e entriamo nella macchina
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BEA 'Cosa mi metto' chiudo la porta della cabina con un tonfo. Entro nella stanza di Gwen, alla ricerca di qualcosa da mettermi. Dopo qualche minuto trovo un vestito blu stupendo. Lo prendo è esco da la. Sedute nel letto ci sono Kate e Grace "non avete nulla da mettervi?" "no" dicono in coro "neanche tu, ha quando pare" annuisco per poi abbassare gli occhi. La porta si apre è entra Gwen insieme a Keira, Meryl e Phoebe. " Anche voi non avete nulla da mettervi?" "no" diciamo in coro tutte e tre "quella che ha più stile sei tu" le dice Keira con un sorriso "vedo cosa posso prestarvi" entra nella cabina armadio, è dopo qualche minuto arriva con vari vestiti. "Scusate. Sophie non si voleva addormentare" "tranquilla Amy. Ancora devono arrivare le altre tre" lei annuisce per poi sedersi ha pettinare i capelli di Grace. Stessa cosa faccio io a Meryl. Gwen e Keira, sedute sulle poltrone del balcone, parlano di cose varie, mentre Kate è Phoebe stanno cominciando ha truccarsi ha vicenda. "Ancora non mi hai raccontato il sogno" dico alla castana. "Tu è Marco andavate molto d'accordo. Eravate una stupenda coppia. Ma nel sogno, eravamo noi quelle acide" comincia ha raccontarmi tutto del sogno. Rimango scioccata del fatto che abbia sognato tutte quelle cose. Specialmente l'abborto e il coma di Grace. "In una notte hai sognato tutte queste cose?" "già. Però nel sogno Marco a Joseph, gli voleva bene" "cosa che non succederà mai" sospiro mentre abbasso gli occhi "sta iniziando ha capire che preferisce Tommaso ha lui" "mi spiace. Lo so che è difficile" "è molto di più. Tommaso, un mese fa aveva la febbre, Marco è corso da lui, è Joseph ha finto di star male, per far tornare qua Marco. Ma ha lui non gli importava" sposto gli occhi su uno spazio impreciso. "Jos, ormai ha due anni. È normale che capisce, è che soffre per queste cose" "ma cosa posso fare. Vederlo soffrire, mi fa male" "non possiamo fare niente. Dobbiamo sperare che i ragazzi cambiano comportamento per i nostri bambini" "finalmente" dice Gwen. Ci passa i vestiti, è dopo una buona mezz'oretta siamo pronte
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Mi siedo al fianco di Louis, il quale assiste al discorso della nonna con grande interesse. Scende dal palchetto, è sale zio Carlo. Pure lui fa uno dei suoi discorsi. Dopo l'ennesima lamentela, raggiungo le mie sorelle, le quali hanno i piccoli con loro. "Papà" urla il piccolo biondino. Una scena che mi fa troppa tenerezza è Nicky che chiama suo padre, ma lui fa finta di non sentirlo. Kate piu che arrabbiata lo raggiunge "va bene che mi odi, ma tuo figlio potresti ascoltarlo" "tu mi hai fatto questo brutto scherzo, pensando che mi potesse piacere, ma in verità non voglio sapere niente ne di te ne di lui" impreca altre cose, ma non capisco cosa gli dice. Kate torna con in braccio Nicky. "Che ti ha detto?" lei alza solo le spalle, per poi andarsene. Mi giro verso Nicolò, continua ha guardarla fino ha quando non scompaiono. Federico vicino ha lui, gli dice qualcosa. È lui di gira verso di lui "che è successo?" chiede Phoebe "non lo so, ma so che è colpa di Nicolò" prendo in braccio Joseph, per poi raggiungere Kate. La vedo seduta su una panchina. La raggiungo è noto che sta piangendo. "Che ti ha detto?" "desidera non avermi mai conosciuta" "non è solo questo, vero?" "no" si strofina gli occhi per poi abbracciare Nicky, ormai addormentato. "Jos, puoi stare attento ha Nicky?" "certo mamma" mi alzo, è seguita da Kate ci allontaniamo. Non molto, giusto qualche centimetro. "Cosa ti ha detto?" le richiedo. "Avrebbe voluto che perdessi Nicky" "cosa? Lui desidera questo?" lei solo annuisce. "Tu non farglielo vedere" "Bea, non posso. È il padre di mio figlio" "ha cui gli augura la morte" lei solo abbassa gli occhi. "Ora non voglio parlarne. Nicky deve andare ha letto" si gira verso la panchina "Nicky" mi giro è la trovò vuota "Jos" mi giro in tutte le direzioni "tu vai ad avvertire tutti. Io li cerco qui" corro verso mia mamma, la quale sta parlando con Giorgio, distanti da tutti. "Mamma" urlo ha corto di fiato è con le lacrime agli occhi "Bea. Che sta succedendo?" "Joseph è Nicky sono spariti" "cosa" "io è Kate ci siamo girate solo per due secondi è loro erano spariti" "calmati tesoro. Ora li troveremo" mi prende la mano è io la porto da Kate. "Mi spieghi dove avevi la testa" gli urla Nicolò. "È a te che importa?" "è mio figlio" "che strano te lo ricordi solo quando a sbagliare sono io" "adesso basta" li rimprovera Giorgio. "Dobbiamo trovare al più presto i bambini" mi allontano con Kate
Dopo minuti di ricerca ci viene incontro Matteo con in braccio i due piccoli. Corro verso di loro è prendo il mio piccolo. "Bel lavoro Manuel" " grazie Manuel" gli dice mamma "già. Grazie infinite" papà scompiglia i capelli ha tutte è due. "È voi state più attente" è se ne vanno insieme.
Torno nella mia camera, è poso sul letto. Comincio ha togliermi i vestiti è indossare un pigiama in pail, dato che stava cominciando ha fare freddo. Mi sdraio sul letto, abbracciando il mio piccolo ometto