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SIENNA
Devo ammettere che quel Berardi non è afatto male. Mi alzo per poi andarmi ha sedere vicino la truccattrice. Passano, all'incirca venti minuti, è poi mi vesto. Questa sera, ci sarà il gran galà. I ragazzi, non li abbiamo ancora conosciuti. Io li ho visti una volta, ho forse tre, mentre giocavano ha calcio insieme ad alcuni calciatori inglesi. Saranno passati due mesi da quando sono qua, è non li abbiamo ancora incontrati. Tutto perché le mie sorelle non volevano vederli. Intorno alle otto sono già pronta

Prendo la mia pochette, per poi camminare verso le scale, che portano nel grande salone

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Prendo la mia pochette, per poi camminare verso le scale, che portano nel grande salone. Attraverso i violini è tutta la musica ad alto volume, si può capire che il party è già iniziato. Mi giro verso il corridoio. Ancora le mie sorelle non ci sono. Passano cinque minuti è arriva Amy

Viene verso di me è mi fa uno dei suoi sorriso "Ciao sorellina

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Viene verso di me è mi fa uno dei suoi sorriso
"Ciao sorellina. Nervosa?"
"Un po'" guardo verso il corridoio è arrivano Dry, Bea, Lory, Grace, Gwen, Phy, Mery, Kate e Carry

 Nervosa?" "Un po'" guardo verso il corridoio è arrivano Dry, Bea, Lory, Grace, Gwen, Phy, Mery, Kate e Carry

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"Posso annunciarvi?" Chiede un maggiordomo. Mi giro verso Amy
"Deve ancora arrivare Keira"
"Gli invitati vi stanno aspettando"
"Altri cinque minuti, è poi ci può chiamare" il maggerdomo annuisce, per poi andarsene
"Dove è finita?"
"Vado ha chiamarla?" Dry annuisce è io vado verso la sua stanza. Busso per poi entrare
"Kei ci aspettano"
"Io non vengo" mi avvicino ha lei per poi sedermi accanto ha lei
"Qualcosa non va?"
"Si. Hanno dei figli, dalle donne di cui sono innamorate. Io mi dovrei sposare con una persona che non mi amerà mai? Io voglio un marito che mi ami, è no che vada dalla sua ex"
"Ma mica ci vanno"
"No Enna. Loro ci vanno. Grace il sabato si era decisa ad andare ha incontrare Leonardo, ma Louise gli ha detto che era dai suoi figli. Come gli altri"
"Mi sembra giusto che vedano i loro bambini"
"Enna, tu non vuoi diventare mamma?" Scuoto la testa
"Voglio almeno tre figli. Ma perché questa domanda"
"Con loro non potremmo mai realizzare i nostri sogni. Siamo destinate ad un matrimonio privo di amore, è di figli" mi siedo vicino ha lei "ecco perché hanno ritardato" mi alzo per poi scuotere la testa
"Ti aspetto" le sorrido per poi uscire. Cammino verso il portone quando inizio ha sentire "la contessina Audrey Elisabeth Angela" mi avvicino al portone è vedo Carrie avvicinarsi, per poi scendere. Iniziano ha scendere una ad una "la contessina Keira Elisabeth Louisa" mi giro verso il corridoio, ma ancora non c'è "dov'è?" "Gli ho detto che si doveva sbricare" "infatti sta arrivando" dice Grace indicandola.

Dopo Keira scendono anche le altre tre

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Dopo Keira scendono anche le altre tre. "La contessina Sienna Elisabeth Rose Blair" mi sistemo l'abito per poi fare dei piccoli respiri. Come le principesse prendo un piccolo pezzo di stoffa per poi camminare verso le scale. Do la pochette ha uno dei camerieri per poi scendere, con lo sguardo basso, sui pochi gradini. Mi avvicino ha mia mamma la quale ha un vestito lungo fino al ginocchio. Mono spalla, dorato. Il tacco non può mancare di certo "la mia piccolina" posa un braccio attorno alle mie spalle. "Lorenzo. Leonardo. Jorge. Marco. Matteo. Giorgio. Leonardo. Federico. Nicolò. Ciro. Manuel. Domenico" ad ognuno di loro porgo la mano. Ma ha Domenico, proprio non riesco. Lui me la porge per primo. Gli è la prendo. È per qualche secondo mi perdo nei suoi occhi. Lui interrompe immediatamente il contatto visivo. Stacchiamo le mani, mentre io cammino verso le mie sorelle
"Carino, no?"
"Chi?"
"Domenico" mi giro per guardarlo
"Insomma" mi giro verso le mie sorelle, per poi seguirle verso un divanetto. Iniziano i balli, è io è le mie sorelle, rimaniamo sedute a chiacchierare "io vado ha prendere qualcosa da bere"

AMY
Mi avvicino al buffet, per poi prendere un bicchiere di champagne. Guardo tutte quelle persone ballare allegre, mentre non c'è niente di divertente. Mio padre si avvicina per poi prendere un bicchiere "quando ballerai con Giorgio" "più tardi. Poi dovrebbe essere lui ha chiedermelo" "non dire stupidaggini. Puoi benissimo chiederglielo tu" "no. Poi sta parlando, non vorrei interromperlo" dico indicandolo. Ma il conte essendo presuntuoso, cammina verso Giorgio. Io ovviamente lo seguo "no papà. Non serve" "Giorgio, magnifica festa, no?" "Si. Davvero bella" "stavo pensando, perché non balli. Ansi, perché non ballate" mi prende il braccio per poi trascinarmi "Manuel, dove sono i tuoi amici?" "Sono là" li indica, è mi trascina verso loro "venite" mi trascina verso le mie sorelle "ragazze, come mai siete sedute?" "Dovremmo essere nelle nostre stanze, ma siamo obbligate ha stare qua, per colpa di un certo conte di Wessex è sua madre Elisabetta" dice Carrie col suo solito modo di parlare "divertente. Perché non andate a ballare, così vi conoscete meglio" cerco di non ridere, alle faccie che fanno le mie sorelle. Ha Grace va di traverso lo champagne che si stava bevendo, mentre le altre sono delle statue "bello scherzo" ridacchia Lory "non è uno scherzo. Vi dovrete sposare, quindi pensate già da ora ha conoscervi" torna professionale mentre si avvicina nostra madre "tutto apposto?" "Si. Andiamo ha ballare" lascia la presa dal mio braccio "certamente" "vi aspettiamo" dice per poi lanciarci uno sguardo di fuoco "carino vostro padre" dice Barella con un sorriso da psicopatico "già. Come la regina quando ride" "perché la regina ride. Credevo che lei non sapesse cosa significa la parola allegria" scoppiamo ha ridere. Una vera risata che non avevamo da molto tempo "andiamo prima di vedere Elisabetta arrabbiata" le risate di certo non mancano. Entriamo in pista, è sotto lo sguardo di tutti inizia il ballo "davvero divertente Barella" "non lo hai conosciuto ancora" sorrido per poi girarmi verso le mie sorelle "cosa ci aspetterà?" "Di tutto" sorrido per poi poggiare la testa sulla sua spalla. Un gesto che non passa di certo inosservato a nessuno. Non so quanto tempo passa, ma rimaniamo in silenzio sempre in quella posizione "quanti anni hai" "ventinove" annuisce per poi girarsi "tu?" "Trentasei" "quindi siete tutti più grandi di noi" "all'incirca" "tu sei sposato?" "Si" "bene. Iniziamo davvero bene" mi stacco per poi allontanarmi "so che è davvero difficile tutto questo" "no. Non è semplicemente difficile, è tutto un'ingubo. Io, noi, non potremmo mai farci una vita. Sarà un matrimonio privo di ogni sentimento. Non avremo mai una famiglia nostra. Si è vero, non ci sarà nessun briciolo di amore o passione, ma almeno un figlio, ci sarebbe potuto essere. Ma ci sbagliavamo. Sarà solamente un matrimonio obbligato" detto questo, mi giro per poi andare verso l'uscita

ℬ𝓁𝒶𝒸𝓀 𝒜𝓃𝒹 𝒲𝒽𝒾𝓉ℯ ℒℴ𝓋ℯDove le storie prendono vita. Scoprilo ora