dopo la vincita dell'italia contro l'Inghilterra, tra i due paesi, si è creata una vera è propria guerra. La regina, così decide, di far unire i calciatori più amati della squadra degli azzurri, alle sue nipoti
AMY I giorni erano volati. Negli ultimi giorni, Federico è Manuel si erano trasferiti nella nostra casa. Ieri erano arrivati tutti dato che avremmo avuto il volo per tornare al palazzo. Mi alzo dal letto è entro nel bagno ha farmi una doccia veloce. Mi asciugo con fretta è indosso un vestito corto arancione con delle vans bianche. Finisco di truccarmi per poi cominciare ha scendere in cucina. Tiro fuori una crostata già fatta per poi infornarla. Prendo anche varie brioche confezionate, è le poso in dei cestini per il pane. Poi passo al latte è al caffè è dopo qualche minuto i ragazzi sono già seduti per la colazione. Ovviamente loro mangiano solo delle frutta è del caffè. Mi siedo al canto di Giorgio "sicuri di non volere biscotti o cereali?" "no, no. Grazie" "la frutta va più che bene" comincio ha mangiare "hai parlato con le tue sorelle?" "no. Preferisco che credano che sia allo scuro di tutto. Poi non le sento da tipo due settimane" "è sucesso qualcosa ha Kate?" scrollo le spalle "Grace, l'ultima volta che lo sentita, ha detto codeste parole 'Kate è una psicopatica. Ogni cinque minuti cambia umore'" Nicolò emette una risata davvero stupenda "ha quando pare ha fatto impazzire tutto Wessex" ridacchio ha quando me lo aveva detto Gwen "ma stanno bene?" "tua figlia è Kate?" lui annuisce "è una femmina?" gli undici ragazzi ridono di gusto "avevi dubbi?" lui alza soltanto le spalle "credevo fosse un maschio" "non lo so. Ma ha quando ho capito, Kate vuole tutte le attenzioni possibili" "meno male che non lo portata con me" ridacchia mentre scuoto la testa "sai, credoche faccia così perché il papà non c'è" "è dove è Edoardo?" "ma no mio padre. Tu" lui annuisce mentre gli compare un sorriso "quindi gli manco" "ma non ha Kate. Al bambino" "ho forse ha nessuno dei due" ridacchia Federico "ahah divertente" mi alzo ha prendere la valigia. È seguita dai ragazzi, ci dirigiamo verso l'aeroporto
Alle tre essate, ci trovavamo davanti al palazzo Wessex. Jorge ci era venuto ha prendere, è così siamo venuti direttamente qua. Il cancello viene aperto è caminiamo lungo il vialetto. In lontananza vedo Enna insieme ha un ragazzo, il quale la fa girare. Lei inizia ha correre verso di me è la stessa cosa faccio io. La abbraccio non appena siamo una davanti all'altra
"Amy" "sono qui sorellina" "mi sei mancata tanto" "pure tu" la riabraccio è guardo quel ragazzo che prima era con lei "William" "ciao Amy. Da quando tempo" mi avvicino ad abbracciarlo "Enna, dove è Kate?" "Kate sta dormendo. Ma e meglio che non vai da lei. Ultimamente, è molto scontrosa. Si arrabbia facilmente, piange anche senza motivo. C'è, il manicomio non gli è lo impedisce nessuno. Anzi se ci andrebbe, almeno non impazziremo" "dai Enna. Questi sono gli ormoni. Non è colpa sua" le sorride Giorgio "io comunque mi devo andare ha preparare. A dopo" seguo Enna, mentre entro nella mia stanza. Per la festa di stasera, indossero un vestito che mi arriva un po sotto il ginocchio
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Finisco di truccarmi per poi raggiungere Giorgio, il quale è con Federico è Leonardo. Tutti è tre hanno una camicia bianca, la giacca nera come i pantaloni. Per le scarpe, delle vans nere "dovrei essere stupita di vedervi vestiti uguali" "lo puoi dire benissimo ha tuo padre" ridacchio mentre Giorgio mi porge il braccio. Cominciamo ha scendere è dopo qualche minuto usciamo nel giardino ancora non c'è nessuno. "Questo è il vostro secondo galà?" "si. È forse non sarà l'ultimo" annuisco per poi rientrare dentro. Dopo qualche minuto vedo i ragazzi arrivare. "Ma Kate" Giorgio gli fa cenno di girarsi cosa che lui fa. Mi volto anche io non appena noto che i ragazzi sono imbambolati. Enna è la prima che si vede. Un vestito lungo, stretto in vita è largo sotto. Stessa cosa per le altre, tranni Carrie che ha una tuta ha maniche lunghe, è Audrey una tailleur ha pantalone. Tutte con lo stesso colore del mio abito. Mi avvicino ha loro è le abbraccio una ad una. "Come stai?" chiedo ha Kate "bene. Se non contiamo loro" indica le ragazze "che mi stanno sempre appiccate" "noi le stiamo appicicate?" Enna guarda le altre indignita. "Si. Non interrompetela" "ormai ci sono abituata" "cosa" dicono le nove ragazze al suo fianco "più Nicolò che è sparito, dopo che ha fatto tutto lui. Perché la colpa è solo esplicitamente sua" "mia?" lei si gira verso di lui "non sei cambiato affatto. Basso, grosso, brutto è deficiente" "ah, una cosa che ho dimenticato. Katie sta trovando divertente offendere le persone" "ho creato un mostro" ridacchia mentre si avvicina ha Kate "ti sono mancato?" "no. Anzi, quando te ne vai?" "lo so che parli così solo per gli ormoni" "se sarebbero solo gli ormoni" ridacchia Keira mentre si avvicina alla porta "approposito. Siete tutte davvero molto belle. Cit loro" indica i ragazzi "ah, grazie. Credo" Dry mi guarda alzando un sopracciglio "vededela così" guardo Giorgio "loro vi trovano belle" lo prendo sotto braccio è attraverso la faccia imbarazzata delle mie sorelle cominciamo ha scendere la scala che porta alla grande sala. Passa tipo una mezz'ora quando qualcuno annuncia l'arrivo di Greice. Papà si avvicina alla scala è sotto lo sguardo innamorato dei presenti Grace scende la scala "se i ragazzi erano imbambolati, Leonardo lo è ancora di più" ridacchio alle parole di Giorgio
GRACE "A dopo" sento la porta chiudersi, è esco dal bagno con solo l'accapatoio. Iniziano ha truccarmi è subito dopo passano hai capelli. Mi alzo è mi avvicino al telefono. James non mi ha ancora scritta. Forse sta ancora lavorando. Ad ogni modo mi avvicino al letto, che è ricoperto da petali di rosa rossa. Apro la scatola del vestito per poi tirarlo fuori. Con l'aiuto della sarta, me lo metto "alza i capelli". Faccio come dice è chiude la zip. " ti piace?" "mi devo ancora guardare" scendo quei tre gradini del piano in cui è messo il letto, per poi percorrere tutta quella grande stanza. Entro nella cabbina armadio è mi guardo allo specchio
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Non ho una bella cera, ma grazie al trucco, si vedono di meno le occhiaie. I capelli è il trucco sono perfetti, ma io non sono in vena di festeggiare "non ti piace?" "no, no. Tranquilla. Lo adoro" "ne sono felice. Vieni, abbassati contessina" faccio come dice è mi mette una coroncina "ma le scarpe?" "lo so che queste le avevi scelto per le tue nozze, ma questa è un'occasione importante" prende una scatola è sul pouf della cabbina adagia una scarpetta
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"Ma questa non è quella che dovrò indossare per il mio matrimonio?" "si. Ma diciamo che ho un'altra idea" mi sorride per poi porgermela. La indosso è poi indosso l'altra "è ora, aspettano tutti la loro principessa" le sorrido per poi abbracciarla. "Grazie" lei mi sorride è io cammino verso il corridoio. Prendo dei grandi pezzi di stoffa del vestito è comincio ha scendere la scala in lontananza, sento le voci degli invitati. "La contessina Grace" giro l'angolo è comincio ha scendere i gradini che mi portano davanti la sala. Davanti le scale c'è papà che mi aspetta con un sorriso. Al penultimo gradino mi porge la mano, la quale prendo "sei bellissima" mi da un bacio sulla guacia per poi prendermi la mano. Camminiamo verso il centro della sala è dopo, i violini iniziano ha suonare, mentre noi balliamo sotto lo sguardo di tutti. "Credo che ci sia una persona che voglia ballare con te" ci stacchiamo è allo stesso tempo i violinisti smettono di suonare. Lui si avvicina ha sua moglie, è dopo qualche secondo da dove è scomparso lui compare Leonardo. Il battito del cuore accelera sempre di più. Mi sorride per poi poggiare una mano sul mio fianco, è allo stesso tempo poggio la mia mano sulla sua spalla. Intrecciamo le nostre mani per poi ballare sotto le note del brano di Johann Strauss II. Pian piano ognuno balla col suo partner. Ci fermiamo è ancora con la mano intrecciata, camminiamo verso un divabetto libero "Leo, va tutto bene?" mi giro notando un ragazzo alto, avvicinarsi ha noi "sta tranquillo. Solo la gamba" "allora vi lascio" "grazie Bryan" lui gli sorride è poi si allontana. "Ti fa male?" "si. Ma, rispetto ha prima, questo non è niente" gli sorrido per poi abbassare gli occhi "Gracie" alzo gli occhi vedendo Nicolò. "Nicolò" lo abbraccio è lui ricambia "ciao piccola" "auguri Grace" dopo essermi staccata da Nicolò, abbraccio Manuel è Federico contemporaneamente. Per poi dare un'abraccio ha ognuno di loro. "Ma Amy?" chiedo ha Giorgio una volta che ci siamo staccati "è con Kate" alzo gli occhi al cielo "meno male che ora sei qui. Almeno non sarà tutto il tempo agitata in cerca di tue notizie" sbuffo al solo pensiero di quante volte ci chiedeva se Nicolò si era fatto sentire. "In verità noi, domattina c'è ne andiamo" "quindi siete venuti solo per il mio compleanno" loro annuiscono "grazie. Mi piacerebbe che rimareste di più, ma è già stupendo che siate qua" "hey, Small lady" mi giro per poi abbracciarla "Amy" quando mi è mancata. "Quindi domani, pure tu te ne vai?" "c'è tempo per parlare. I diciotto anni si festeggiano solo una volta" "Jorge ha ragione. Per stasera non pensare ha niente" Amy si avvicina ha Giorgio. È poi lo abraccia. "Ma adesso capisco il perché Carrie è super felice" indico la castana che sta scherzando con un ragazzo