FEDERICO CHIESA POV'S
Sono steso sul letto, mentre aspetto che Barella finisca la doccia, così da potermi lasciare il bagno libero e potermi lavare anch'io dopo una giornata di allenamento. Siamo tornati ieri, subito dopo la partita da Roma ed oggi abbiamo fatto un allenamento mirato per il recupero. Sono soddisfatto del lavoro che ho fatto. Il karaoke che abbiamo improvvisato dopo cena, quando ci siamo messi a cantare tutti insieme "Notti Magiche" è stato davvero divertente. Nessuno di noi è intonato. Chissà se canteremo questa canzone anche alla finale. Il telefono si illumina, vibrando sul mio comodino, e allungo un braccio per prenderlo e vedere chi mi sta cercando. Sono le 21.23, ed escludo mia madre tra i candidati. Lei va a dormire presto. "Che cosa significa tutto questo interesse da parte della tua famiglia verso Camilla Mancini?" è ciò che leggo nelle anteprime dei messaggi da parte della mia ragazza. Corrugo la fronte confuso e rimango a fissare il messaggio. Vorrei rispondere "Ma di cosa stai parlando?" dato che non so cosa stia succedendo al di fuori di Coverciano. È Benedetta quella che va a cena da loro, mica io. Sbuffo rumorosamente con fare scocciato. Ma che stanno combinando? <<Fede, tutto a posto?>> mi domanda Nicolò, uscendo dal bagno con un asciugamano legato in vita. Sarebbe toccato entrare a me in doccia adesso, e invece devo risolvere questo problema. Io voglio solo rilassarmi dopo una giornata sfiancante. Io chiedo solo questo. <<Devo andare un attimo in terrazza a fare una telefonata.>> lo avverto, alzandomi dal letto e infilandomi l'infradito, per poter uscire in balcone. Prendo la mia felpa, che avevo appoggiato prima sul mio letto, e la indosso. <<Chi devi chiamare?>> mi chiede, corrugando la fronte il mio compagno di stanza e, in qualche modo, con la testa incastrata nella felpa, borbotto Lorenzo, mio fratello. Spero che abbia capito che non mi sto riferendo ad Insigne, che è letteralmente a due stanze da noi. Lui annuisce e se ne torna in bagno. <<Ciao Lollo.>> lo saluto, quando mi risponde dopo neanche tre squilli. <<Hai cinque minuti?>> domando, non volendolo disturbare troppo data l'ora, ma sono sicuro che se chiamo mia madre non mi risponde, quindi lui è la mia unica risorsa. Mia sorella Adriana, sicuramente non mi racconterebbe niente per "solidarietà femminile" e cose di questo tipo. <<Anche dieci minuti. È successo qualcosa?>> si preoccupa lui, cambiando il tono della voce. Mi concedo un respiro profondo, prima di riuscire a parlare. <<Non lo so, mi è appena arrivato un messaggio da Benni, in cui mi diceva che mamma e papà – immagino – sono molto interessati alla Camilla.>> rispondo, con tono sarcastico. Sento un rumoroso sospiro dall'altro capo del telefono e intuisco che sta succedendo qualcosa. <<Non ho idea cosa le possa aver dato fastidio, ma non è successo niente di eclatante. È uscito come argomento il motomondiale, qualche commento sulla sua ultima gara e sulle interviste sui piloti.>> mi spiega, con calma. <<Forse le avrà dato fastidio quando la mamma ha proposto a papà di invitarla a cena.>> conclude, sospirando. <<Ah.>> riesco a dire solamente, per non costruirmi una fossa con le mie stesse emozioni. <<Io adesso cosa dovrei rispondere a Benedetta?>> gli chiedo, ponendo il mio problema. <<La verità la sa già.>> afferma lui. <<È a conoscenza dell'importanza che la Milla ha nella nostra famiglia, e per te.>> "colpito e affondato" penso. <<La cosa è molto semplice da risolvere! Non devi far venire una delle due a quella cena, facile!>> esclama, ridacchiando, mio fratello. Lo sto davvero odiando. <<Sai, non sei molto d'aiuto. Come posso dire a una delle due una cosa del genere? Se lo dico a Benedetta mi uccide, senza pensarci due volte. Se lo dico a Camilla, la mamma mi uccide.>> borbotto scocciato. <<Non credo che farle andare d'accordo sia una cosa possibile. Quando le ho presentate si sono fulminate senza nemmeno dirsi una parola.>> e mi vengono i brividi a ripensare agli sguardi assassini che ci sono lanciate quel giorno, per tutto il tempo. Lorenzo ride. <<Oh, me lo ricordo quel giorno! In ogni caso, tutto questo è colpa tua. Vivevi con delle bende sugli occhi una volta, se non fossi stato un'idiota, adesso staresti con la Milla, probabilmente.>> se ne esce lui, facendomi strabuzzare gli occhi. Ma che diavolo dice? <<La Camilla non era innamorata di me, te lo sto dicendo per la milionesima volta.>> gli rispondo duramente, qualche istante dopo. Ridacchia ancora, quel cretino. Ricordatemi perché ho chiamato proprio lui? <<Se lo dici tu.>> mi sussurra, molto poco convinto. <<Ora però devo andare, ci sentiamo nei prossimi giorni, va bene? Tienimi aggiornato. Ciao Fede!>> taglia corto lui, chiudendo velocemente la chiamata. Ritorno in camera amareggiato e mi butto con fare teatrale sul mio letto. Sento gli occhi di Barella analizzarmi dal suo letto e aspetto con ansia il momento in cui parlerà. <<Che c'è?>> lo esorto a parlare, con la faccia spiaccicata sul cuscino bianco. <<Te lo dovrei chiedere io.>> risponde, con nonchalance. Volto lo sguardo verso di lui, per poterlo guardare negli occhi. <<Perché hai chiamato tuo fratello?>> chiede. <<Problemi con Benedetta.>> dico solamente, sbuffando appena vedo il suo ghigno sul volto. <<C'entra Camilla, o mi sto sbagliando?>> mi domanda ridacchiando, e per un primo momento, sono tentato di rispondergli di "no" e dirgli che si sbaglia. Solamente per avere la soddisfazione di dirgli che ha sbagliato. <<I miei vogliono invitare Camilla a cena da noi e a quanto pare, secondo mio fratello, questa cosa potrebbe aver dato fastidio a Benedetta.>> spiego, in breve, la telefonata snervante che ho avuto poco fa. <<Cosa le dovrei dire?>> chiedo esasperato. <<Mio fratello mi ha suggerito di non far venire una delle due.>> espongo la sua idea. Ripetere le sue parole mi fa sentire uno stupido, in realtà. <<No, non penso sia la cosa migliore da fare, ti complicheresti solo la vita. Dovresti scrivere a Benedetta che se i tuoi vogliono invitare Camilla a quella cena non sarà un problema.>> palesa lui, scrollando poi le spalle. Annuisco e mi metto seduto, penso che abbia ragione. Mi costringo a rispondere alla mia ragazza. "Camilla è sempre stata importante per la mia famiglia, non mi sorprende che vogliano invitarla a cena una sera ed io, personalmente, non ci vedo niente di male." le invio il messaggio, sperando di non ricevere in seguito una delle sue sfuriate inutili.
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La corsa per la vittoria
FanfictionQual è il problema di essere Camilla Mancini? Apparentemente nessuno, è una semplicissima ragazza di ventun anni. Si considera una persona molto semplice, che si gode ogni cosa che la vita le propone. Non si ritiene speciale, solo fortunata: non tut...