Arriviamo in accademia ed Edward mi lascia davanti la porta, sapendo che non avrebbe senso entrare. Appena entro giro leggermente la testa e vedo attraverso le porte vetrate mio fratello andare via, poi mi dirigo verso gli spogliatoi.
Appena entro le altre ragazze mi lanciano occhiatacce, che ovviamente ricambio. Non posso dire che ci odiamo, certo non siamo migliori amiche ma più di una volta ci siamo organizzate per passare il pomeriggio insieme e se ci incontriamo per strada ci salutiamo e parliamo, ma non appena oltrepassiamo la porta dell'accademia sorge una specie di rivalità in noi e non riusciamo neanche a sorriderci.
Tolgo i pantaloncini, metto le mezze punte e mi faccio lo chignon, poi mi dirigo in classe con le punte in mano. Le metto in un angolo della classe e inizio a riscaldarmi. Qualche minuto dopo entra il maestro e tutti smettiamo di fare quello che stavamo facendo e gli rivolgiamo la nostra attenzione.
"Alla sbarra!" esclama e senza farcelo ripetere due volte ci attacchiamo alla sbarra come al solito i ragazzi da un lato e le ragazze dall'altro.
"E cinque, sei, sette e otto!" e noi
cominciamo ad eseguire gli esercizi
che ci ha assegnato."E... pliè, quinta e sulle punte" urla il maestro mentre controlla che eseguiamo alla perfezione i movimenti. "Ragazze sulle punte, non sulle mezze punte!"
Saliamo tutte sulle punte con la mano
sinistra attacca alla sbarra e la destra
in quinta posizione."Tenete la posizione... Gambe tese. Pedro dritto con la schiena. Testa alta,
signorina, non guardarti i piedi. Elizabeth più alto il braccio, così." dice continuando a passare accanto a
noi, aggiustando la posizione a chi
sbaglia.Il maestro continua a girare per controllare che tutti eseguiamo l'esercizio alla perfezione, fino ad allora non ci farà staccare dalla sbarra.
Il nostro insegnante, Guilherme, è un bel ragazzo, sulla ventina con lunghi capelli che gli ricadono fin sulle spalle sempre racchiusi in un codino, dei lineamenti duri ma armoniosi, alto, magro e con muscoli lunghi e non troppo muscolosi. È però l'insegnante più esigente della scuola.
Quando è finalmente soddisfatto,
ci fa scendere dalle punte, fa
posare la sbarra ai ragazzi mentre noi mettiamo la pece e poi ci fa mettere
al centro della sala per provare qualche passo.Le prime lezioni facevamo i balletti del saggio passato ma ora, dato che la coreografia del prossimo saggio non è ancora finita, ci esercitiamo con delle sequenze.
Guilherme si siede davanti all'enorme specchio che copre un'intera parete, accanto allo stereo, prende il telecomando ma aspetta prima di far partire la musica.
"Mi raccomando, non
mi fate ripetere sempre le stesse cose.
Gambe tese, punte tese, braccia dure,
leggeri e non abbozzate i movimenti.
Prego."Fa partire la musica e cercando di muoverci in sincronia iniziamo a ballare. Non passano neanche trenta secondi, però, che spegne la musica.
"Dovete essere più aggraziati. Quando salite in retiré dovete farlo lentamente. Nessuno vi corre dietro. Da capo."
Ci sistemiamo di nuovo in posizione
aspettando che faccia partire di
nuovo la musica."Lorena che stai facendo?" chiede alla
ragazza dietro di me che sono in prima fila. Ci giriamo tutti verso di lei per capire cosa ha fatto ma non notiamo nulla di sbagliato, neanche lei."Hai aggiustato la posizione mentre tutti i tuoi compagni erano fermi. Non lo fare mai più. Se uno di voi fa una cosa del genere sul palco di fronte a centinaia di persone vi spacco le gambe. È orribile da vedere. Se non siete nella posizione giusta dovete stare fermi e cercare di riacquistare la posizione a musica iniziata. Chiaro a tutti?" al suono della sua voce ci rigiriamo verso di lui e quando ha finito la sua ramanzina ci limitiamo ad annuire.
Quando tutti siamo nuovamente in posizione accende la musica e ricominciamo a ballare, ma c'è sempre qualcosa che non va, così decide di dividerci in gruppi, in modo da poterci osservare meglio. Io sono nel secondo.
Quelli del primo gruppo si posizionano più distanti, mentre noi altri andiamo a sederci in fondo all'aula.
"Ragazzi, ricordate, partite dalla prima, demi plies, relevé e retiré, tre piroettes, avanti e chassé, chiudete in quinta e finite con l'arabesque."
Fa partire la musica e iniziano a provare ma neanche al secondo passo stoppa tutto.
"No, no, no, non così. Tra l'inizio e il relevé c'è il demi plies e voi dovete farlo, voglio vedere le gambe piegarsi, di nuovo!- ricominciano ma nuovamente ferma la musica -ho detto tre piroettes, TRE! Non due, non quattro, ma tre e inoltre quei movimenti devono essere più fluidi e aggraziati. Siete dei ballerini, non elefanti!"
Li fa provare un'altra decina di volte da capo e, nonostante ancora non sia soddisfatto, passa al secondo gruppo, ovvero il mio. Fa partire la musica senza raccomandazioni ma alle piroettes la ferma.
"Dio, no! José, cosa ho detto a quelli dell'altro gruppo?- tutti lo guardiamo ma lui non risponde -Su, voglio saperlo.- ma ancora nulla -Elizabeth?!"
"Che dobbiamo svolgere il demi plies, le piroettes sono tre e dobbiamo essere più fluidi e aggraziati."
"Grazie. Sia chiaro a tutti, quando dico una cosa o correggo uno di voi la lezione vale per tutti e pretendo che prestiate attenzione. Non è che solo perché non mi sono rivolto a voi direttamente che potete fare finta di nulla. Ricominciate."
Eseguiamo la sequenza ancora e
ancora, solo José ce l'avrà fatta ripetere sei volte, ormai ho perso il conto. Ho le gambe stanche e i piedi mi fanno male. Per fortuna, dopo un altro paio di richiami, ci lascia finalmente andare cedendo il posto al terzo gruppo.Li fa provare una prima volta ma ovviamente non è soddisfatto, una seconda volta ma più o meno a metà stoppa la musica.
"Ragazzi è una sequenza semplicissima, anche quelli del secondo anno ne sarebbero capaci, è mai possibile che voi non ci riusciate?! Di nuovo!" nel suo tono di voce c'è un'evidente voglia di mettersi a piangere per l'esasperazione.
^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^-^
Dopo altre centinaia di prove, sia a gruppi che tutti insieme, abbiamo finalmente finito la lezione, andiamo tutti negli spogliatoi, mi faccio una doccia veloce, lasciando i miei capelli ad asciugarsi all'aria, mi cambio ed esco dalla scuola trovando ovviamente Edward ad aspettarmi per portarmi a casa, cenare e dormire.
🌺🌺🌺
Nota autrice
Ho finalmente concluso il 23º capitolo, anche se è un po' tardi.
So che è un po' noioso ma è un capitolo di passaggio e andava fatto un capitolo come questo sulle sue lezioni.
Ringrazio princessmaryanne97 per avermi permesso di ispirarmi alla sua bellissima storia (che vi consiglio di leggere) per capitoli come questo.
Vi ringrazio nuovamente per le visualizzazioni e il supporto che mi date.
Lasciate un commento e una ⭐
A martedì
Ciauh👋🏻
STAI LEGGENDO
I miei sette fratelli
Teen FictionElizabeth è una ragazza di 14 anni, con 7 fratelli e un passato turbolento alle spalle. Dopo la morte dei suoi genitori e gli anni passati in orfanotrofio, ora vive con i fratelli in Brasile. Sarà qui che Elizabeth crescerà, andrà a scuola, troverà...