Sento 'l'oggetto infernale creato per rompere i timpani delle persone', anche chiamato sveglia, suonare. Provo a spegnerla con ancora gli occhi chiusi e l'intenzione di tornare a dormire ma i miei tentativi vani mi costringono ad aprire gli occhi. Il mio istinto mi dice di girarmi dal lato opposto e tornare al mio dolce sonno, ma so che non posso: devo andare a scuola, devo scusarmi con Marcos, sperando che non inizi ad odiarmi.
Metto l'uniforme e scendo al piano di sotto. Trovo i miei fratelli già a fare colazione e una tazza di caffè-latte ad aspettarmi al mio posto. Saluto tutti poi mi siedo e inizio ad inzuppare i biscotti. Ne mangio tre/quattro, bevo il latte e salgo per finire di prepararmi, essendo ovviamente l'ultima ad alzarmi dal tavolo.
Mi spazzolo, mi lavo i denti e mi trucco, solo con un po' di mascara e gloss, scendo e mi avvio con Edward verso la mia scuola.
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Siamo arrivati, lui parcheggia e prima di scendere dall'auto tiro un profondo respiro.
"Aspetta, prima di scendere voglio che sia chiaro che se io ti vedo insieme a quello gli rompo le ossa, sei ancora troppi piccola per avere un ragazzo. A dopo Beth." dice con uno sguardo minaccioso e stampandomi un bacio sulla guancia a fine discorso.
Gli rispondo con un bacio sulla guancia e scendo. Mi mancavano proprio le minacce di mio fratello per migliorarmi la giornata. Questo lato così protettivo da parte di tutti loro non lo capisco, sono una ragazza ormai, ho 14 anni, è il momento che io abbia le mie esperienze, ma per loro sono sempre troppo piccola, o meglio sono piccola quando conviene.
Senza essermene neanche resa conto sono già all'ingresso dove ci sono Be, Niki e Rafa ad aspettarmi in un angolo. Li saluto con la mano e mi avvio verso di loro.
"Buon giorno."
"Buon giorno splendore!" Beatriz
"Avete per caso visto Marcos?!"
"No, ma dovremmo incontrarci a ricreazione nel patio, perché?" mi risponde Rafa.
"Ho fatto un disastro!" esclamo mettendomi le mani in faccia come a volerla coprire.
"Cos'è successo?" chiede Beatriz ma io non rispondo, ho paura di quello che pensano se gli dico tutto.
"Hey, siamo amici, puoi dircelo, potremmo aiutarti.- inizia Niki e io sospiro -Ovviamente non devi sentirti obbligata, solo se te la senti." conclude Rafa.
"È tutto ok, mi fido di voi. Ieri stavo aspettando che venissero a prendermi, dopo venti minuti che ero lì da sola è arrivato Marcos e ha aspettato con me. Stavamo per baciarci quando è arrivato mio fratello e gli ha dato un pugno. Sono certa che ora Marcos mi odia!" abbasso la testa e mi copro la faccia con le mani ma qualcuno me le sposta.
Alzo la testa e trovo davanti a me Rafa che mi guarda compassionevole, Be con la stessa espressione poco dietro di lui e Niki, vicino Beatriz, che fa quasi i salti di gioia.
"Oh, che bello, la piccolina si è presa una cotta." esclama Niki quasi urlando e la riccia le lancia un'occhiataccia.
"Ascoltami,- dice il rosso tenendo il mio volto tra le sue mani -lui non ti odia. Tu gli piaci, si nota da chilometri di distanza e il fatto che stesse provando a baciarti ne è una conferma. A ricreazione parlaci e sono certo che vi chiarirete. Ora calmati e fidati di me, lui non potrebbe mai odiarti."
"Rafa ha ragione,- interviene Niki che a quanto pare è tornata in lei -e poi state troppo bene insieme per litigare ancora prima di mettervi insieme." come non detto.
"Non ascoltarla, è fuori di testa la ragazza, anche se in questo caso ha ragione, stareste troppo bene insieme. Tu segui il tuo cuore e sono certa che non sbaglierai." questa volta è Be a parlare.
"Grazie ragazzi, siete dei veri amici, non so come avrei fatto senza di voi."
"Di nulla piccolina." conclude Rafa lasciando finalmente il mio volto e appena conclude la frase suona la campanella, ci salutiamo e ognuno si avvia nella sua classe.
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È finalmente suonata la ricreazione e ora sto andando nel patio per trovare Marcos e provare a risolvere con lui. Ormai la strada la so a memoria e dopo un minuto circa arrivo nel grande patio e vado verso i miei amici notando che con loro c'è anche il gruppo del ragazzo che mi ha tormentato per tutta la notte.
"Ciao ragazzi!- tutti rispondono al saluto -Marcos posso parlarti un attimo, in privato?"
"Certo! Ragazzi ci vediamo dopo.- li saluta con la mano ed inizia a camminare al mio fianco -Preferisci andare in un posto appartato?" io annuisco.
Mi porta in un'aula vuota piena solo di strumenti musicali, credo sia l'aula di musica, già la adoro. Potrei venire qui per cantare e suonare un po' durante la ricreazione. No, Beth, non è il momento di pensare alla musica, concentrati.
"Mi dispiace per ieri. Come stai?"
"E per cosa? Non è stata mica colpa tua. E poi è stato solo un pugno."
"Non avrebbe dovuto, non hai fatto nulla di male, sono fin troppo gelosi. Mi dispiace." abbasso la testa
"Hey, ti ho già detto che non è colpa tua. Sei una ragazza fantastica e io non ce l'ho con te, né tantomeno con tuo fratello. Ora togli quel musino triste." mi alza la testa.
Dire che ho le farfalle nello stomaco è dir poco, credo ci sia un intero zoo. Le guance stanno per andare a fuoco e il mio cuore batte come non ha mai fatto prima d'ora, credo che tra un po' possa uscire fuori.
D'un tratto inizia ad avvicinare il suo volto al mio fino ad annullare ogni distanza e le sue labbra toccano le mie.
Tutto inizia a rallentare e mi sento fluttuare. È come se tutto fosse scomparso, come se tutto il mondo si sia fermato, anche il mio cuore sembra rallentare mentre restiamo solo noi due, ci siamo solo io e lui.
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Nota autrice
Come avete notato in questo periodo non ho fatto domande ma ce ne sono due che sono d'obbligo in questo caso:
Shippate Elizabeth e Marcos insieme?
Se sì voglio il nome della ship.Cosa ne pensate di questo bacio?
Ora vado anche perché sono in autobus e ho sonno.
Come sempre lasciate un commento e una ⭐
A martedì prossimo 👋🏻
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I miei sette fratelli
Teen FictionElizabeth è una ragazza di 14 anni, con 7 fratelli e un passato turbolento alle spalle. Dopo la morte dei suoi genitori e gli anni passati in orfanotrofio, ora vive con i fratelli in Brasile. Sarà qui che Elizabeth crescerà, andrà a scuola, troverà...