⁕Capitolo 21⁕

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"Beth si stava baciando con uno davanti la scuola." dice subito Evan.

"COSA?!" esclamano gli altri in contemporanea.

Ecco, questa non ci voleva, ora chi li sopporta tutti?!

"Non è che mi stessi proprio baciando- non ancora almeno -le nostre labbra non si sono nemmeno toccate! E poi lui non mi piace. E anche se mi piacesse dopo il pugno di Evan e la sceneggiata che avete fatto non credo che gli interesserò ancora."

"Meglio così, fidati.- certo come no -Ma aspetta, a te lui non piace?!" mi chiede Evan e io nego con la testa anche se lui non solo mi piace, anzi mi fa impazzire solo pensarlo.

"Quindi lui ti stava obbligando a baciarlo?!" chiede Erik, senza pensare inizio ad annuire.

"Aspetta... no, certo che no! Ma cosa pensate?! Lui non mi piace ma non vuol dire che mi stesse obbligando. Ci stava provando, sì, ma io non mi sono opposta." dico quando mi rendo conto di cosa mi ha appena chiesto indietreggiando e mettendo le mani davanti a me, negando con la testa.

Immediatamente tutti aprono la bocca. Evan ed Ethan sembrano infuriati anche se cercano di mantenere la calma, Eliot ed Erik sono di certo più rilassati dei primi due ma neanche loro sembrano molto entusiasti di questa notizia, e infine Edgar è in un mix di emozioni assurde, fra tutti è il più arrabbiato, essendo anche il più geloso, d'altro canto è felice per me e vorrebbe parlarmi in privato. Riesco a leggerglielo in faccia, con nessun altro ne sarei capace ma con lui è diverso.

D'un tratto sento la porta aprirsi dietro di me, mi giro di scatto e mi trovo di fronte ad Edward, inizialmente tutto sorridente, che appena capisce la situazione cambia immediatamente espressione.

"Cosa sta succedendo qui? Cos'hai fatto questa volta Elizabeth?" dice iniziando ad arrabbiarsi.

"Nulla davvero Edward, io non ho fatto nulla!"

"Si è baciata con uno." Evan.

"Dio, mi avete fatto prendere un colpo, pensavo chissà che fosse.- tira un sospiro di sollievo -Aspetta, COSA? CHI È? VOGLIO IL NOME! IO LO UCCIDO!"

"Edward calmati, ti prego. Come ho già detto lui non mi piace. Ora scusatemi, vado in camera mia."

Corro letteralmente nella mia stanza e mi chiudo la porta alle spalle, poi mi tuffo sul letto affondando la faccia nel cuscino. Vorrei che almeno uno di loro ragionasse e facesse capire anche agli altri che tutto ciò non ha senso, che ho 14 anni e ho tutto il diritto di baciare un ragazzo ma so che non succederà. In quella stanza sono uno più geloso dell'altro.

L'unico che mi lascia più libera in questo campo è Edison, lui capirebbe, ma ora non è qui e mi manca come il pane. Vorrei chiamarlo e parlargli ma non posso, non ho il telefono, e a quest'ora non risponderebbe.

Sento qualcuno bussare ma non rispondo, la porta, però, si apre lo stesso. Non alzo la testa mentre mio fratello si avvicina e si siede sul letto iniziando ad accarezzarmi la schiena.

"Hey piccola, calmati, perché piangi?" mi chiede Edgar, riconosco la sua voce.

Alzo leggermente la testa. Sto piangendo? Sì, sto singhiozzando e non me ne ero nemmeno accorta. So bene il perché: è la prima volta che sento un sentimento così forte per un ragazzo e sono costretta a mentire, ai miei fratelli per di più! Loro dovrebbero sostenermi e capirmi, invece no, non posso dire loro nemmeno il suo nome completo senza temere che realmente scoprano dove abiti e lo prendano a pugni.

Inoltre mi manca Edison, il mio fratellone, in questo caso mi avrebbe difeso, sarebbe stato l'unico dalla mia parte. Lui si sarebbe messo ad urlare contro gli altri, soprattutto Edward, dicendo che ormai ho l'età di avere un ragazzo e che sia giusto così.

Da sola non riesco a fare nulla. Ero lì, contro sei ragazzi più grandi. Io non so difendermi, faccio schifo. L'unica cosa che sono riuscita a fare è stata provare a far cambiare loro idea, senza successo ovviamente, e scoppiare a piangere.

E le mie migliori amiche, non riesco a vivere senza Sabrina e Benedicta eppure sono più di tre settimane che non le vedo né le sento, messaggi, chiamate, nulla. In condizioni normali sarebbero state le prime a sapere di questo casino, mi avrebbero consolata e aiutata, anche perché ancora oggi sono le uniche a sapere tutto, dei miei fratelli e della mia vita.

"Non è nulla, solo nervosismo." mi giro completamente nella sua direzione trovandomi a guardarlo negli occhi, non mi pare il caso di dire tutto ciò proprio a lui.

"Ah, d'accordo, sappi solo che se ne vuoi parlare io sono qui, tutti noi siamo qui, e sempre lo saremo." dice asciugandomi una lacrima.

"Lo so, grazie." annuisco accennando un sorriso.

"Dai vieni, andiamo che è pronto." si alza dal mio letto ma io allungo solo le braccia verso di lui.

Non riesco neanche a restare arrabbiata. In questo momento dovrei odiarli perché mi impediscono anche solo di vedere il ragazzo che mi piace, invece voglio solo le loro coccole e stare tra le loro braccia.

Lo so, potrebbe sembrare infantile farsi prendere in braccio a 14 anni ma è una cosa che adoro, soprattutto dopo litigi come questo, e a loro non dispiace, dicono sempre che sono una piuma. Lui mi prende fra le sue braccia, io stringo le mie gambe al suo bacino e le braccia attorno il collo affondando poi il viso sulla sua spalla, ed usciamo dalla stanza.

"Beth,- sento dire da Edward appena arriviamo in cucina ma poi, probabilmente vedendo come sono messa o forse a causa di una faccia di Edgar, lo sento addolcirsi, sono di spalle ma queste cose le capisco -piccola, è tutto ok?" annuisco semplicemente sul collo di Edgar.

Mio fratello mi fa sedere sulla sedia e poi se ne va al suo posto. Lentamente finisco il mio piatto, poi me ne salgo in camera, faccio un po' di compiti e inizio a prepararmi per danza.

Mi tolgo i vestiti, rendendomi conto di avere ancora l'uniforme, di solito mi cambio quando arrivo a casa, e mi metto il body, con dei pantaloncini sportivi sopra, delle scarpe da ginnastica, controllo che nel borsone ci sia tutto e scendo.

Provo ad uscire di casa, apro la porta ma appena sto per mettere il piede fuori Edward mi precede dirigendosi verso la sua auto e facendomi capire che devo fare lo stesso, così lo seguo e mi accompagna a scuola.

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Nota autrice

Ok, só che ve lo sto pubblicando tardissimo e mi dispiace ma sono in vacanza e non sono riuscita prima.

@anonimou00-6 mi dispiace per non aver mantenuto la promessa ma come ho già detto sono in vacanza e non ci sono riuscita.

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A martedì prossimo
Baci

I miei sette fratelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora