Sono già passati due giorni da quando mi hanno messa in punizione e io già la detesto. È così dannatamente noioso stare chiusa in casa 24 ore su 24. Mi è permesso uscire solo per andare a scuola o a lezione di danza, cosa che di solito, dato che ci caricano di compiti, non mi importerebbe più di tanto, ma all'inizio dell'anno è diverso. Ci danno pochissimi compiti, quasi per niente, e mi sarebbe piaciuto trascorrere l'ultima settimana di libertà con le mie amiche. E INVECE NO!
Per fortuna oggi è mercoledì, quindi ho lezione di danza. Che bello!
Mi preparo per andare a scuola, l'unico posto in cui posso incontrare le mie amiche. Ho fatto colazione e i miei fratelli sono già sotto che mi aspettano. Mi avranno già chiamata un centinaio di volte ma io sono sempre stata la più lenta della famiglia e la cosa non cambierà mai.Prendo dei jeans blu strappati a vita alta e una maglia nera larga con un particolare della "Creazione" di Michelangelo, quella in cui le mani di Dio e Adamo si incontrano, e ai piedi le mie amate Nike nere. Un tocco di trucco e mi precipito per le scale.
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Arriviamo a scuola e i soliti ragazzi si precipitano verso di noi. Provo ad allontanarmi senza che i miei fratelli mi vedano e a raggiungere le mie amiche, ma qualcuno mi prende per il polso. Mi giro e c'è Edgar.
"Sai molto bene che non vai da nessuna parte senza almeno uno di noi quando sei in punizione." mi dice con tono serio, lo usa raramente e ogni volta mi stranisce.
"Ah sì? Quindi farai lezione con me?" lo prendo in giro dopo un secondo di silenzio.
"Dai Beth, non fare la stu..." neanche il tempo di finire la frase che suona la campanella.
Di contro voglia, e con non poche proteste, Edgar mi accompagna in classe e poi se ne va dicendo che torna a ricreazione. Quando fanno così proprio non li sopporto!
La giornata di scuola è abbastanza tranquilla. Facciamo un'ora di inglese, una di arte, e poi educazione fisica, matematica e informatica.
Appena suona la campanella preparo lo zaino e mi avvio verso l'uscita con le mie amiche ma i miei sogni non sembrano durare molto dato che appena usciamo dalla classe mi ritrovo Edgar davanti che mi dice di salutare le mie amiche, cosa che fa anche lui, e, anche se non voglio, lo faccio per evitare ulteriori casini e lui immediatamente mi trascina fuori da scuola. Che bella giornata!
Durante il ritorno non dico una parola e non rispondo neanche alle domande che mi fanno i miei fratelli. Appena arriviamo a casa mi metto i pantaloncini e subito dopo mangiato risalgo nella mia stanza e mi ci chiudo dentro.
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Mi alzo dal letto solo verso le 15:30 e inizio a cambiarmi. Mi metto le calze e il body nero e dei pantaloni di tuta bianchi, poi metto le scarpette e un cambio in uno zaino e verso le 16:30 scendo.
Appena arrivo in salotto mi dirigo verso la porta ma mentre sto per aprirla una mano mi prende per il polso e mi costringe a girarmi trovandomi faccia a faccia con Edward.
"Dove pensi di andare Beth?" mi chiede lui.
"A danza. Non potete impedirmi anche quello."
"Certo che no, ma ti accompagno io." dice sorpassandomi e aprendo la porta.
Io sbuffo e alzo gli occhi al cielo per poi seguirlo rassegnata. Entriamo nella sua auto e facciamo l'intero tragitto in un silenzio rotto solo dalle canzoni alla radio. Mi lascia davanti la porta della scuola assicurandomi che verrà uno di loro a prendermi.
Entro nella scuola di danza e mi avvio verso gli spogliatoi. Mi tolgo il pantalone e metto le scarpette, mentre le punte le porto in aula.
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Dopo circa 20 minuti di riscaldamento proviamo le coreografie, ognuna per circa 50 volte dato che basta che uno di noi sbagli anche solo un passo e ricominciamo tutto da capo, cosa che ci fa uscire dall'aula tutti stanchissimi e sudati fradici.
Andiamo negli spogliatoi, dove mi faccio una doccia veloce e mi cambio mettendo un pantaloncino di jeans e un top bianco e metto il resto nello zaino e quando mi avvio verso l'uscita sono già le 20.
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Appena esco noto Erik in auto che mi aspetta. So che è venuto solo perché sono in punizione ma adoro quando vengono a prendermi a danza, sono sempre così stanca che non ce la farei ad arrivare a piedi a casa.
Salgo in macchina e saluto Erik con un bacio sulla guancia che lui ricambia subito.
"Hey piccola, com'è andata?" mi chiede accendendo la macchina.
"Bene, ma sono stanca morta. Abbiamo provato ogni coreografia una cinquantina di volte!"
"Dai che ora andiamo a mangiare." mi dice lui ed io sorrido spontaneamente.
Arriviamo a casa, lancio lo zaino sul divano e mi precipito in sala da pranzo da dove arriva un ottimo profumo.
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Dopo cena ci mettiamo tutti sul divano a vedere un film insieme. Io propongo di vedere un film romantico, ma come sempre i maschi di casa non accettano. Dicono che sono troppo smielati e che c'è troppa dolcezza, cosa che secondo me non è per niente vera. sono così belli i film romantici! Ci ritroviamo quindi a vedere un film d'avventura. Non che m'importi più di tanto ad essere sincera dato che, stanca come sono, so già che non ci metterò molto ad addormentarmi.
Vado a mettermi il pigiama e quando torno sono già tutti seduti sul divano. Prendo posto in braccio ad Edward e lui inizia subito ad accarezzarmi i capelli. Poco dopo il film inizia e, infatti, non arriva nemmeno a metà che mi addormento fra le braccia del mio fratellone.
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Nota autrice
Scusate il ritardo ma ho avuto una settimana pienissima e ieri il capitolo non era ancora pronto.
Spero che vi sia piaciuto, lasciate un commento e una stellina✯
Alla prossima.
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I miei sette fratelli
TienerfictieElizabeth è una ragazza di 14 anni, con 7 fratelli e un passato turbolento alle spalle. Dopo la morte dei suoi genitori e gli anni passati in orfanotrofio, ora vive con i fratelli in Brasile. Sarà qui che Elizabeth crescerà, andrà a scuola, troverà...