Cosa ci fa di nuovo qui?
E soprattutto cosa vuole fare?
"Perché è di nuovo qui?" chiedo rivolta ai miei fratelli.
"Affinché tu possa farti perdonare per ieri." risponde Evan mentre si avvicina a lei e la bacia.
"Io non voglio farmi perdonare. Non mi pento di nulla. Tutto ciò che ho detto lo penso ancora e ciò che ho fatto lo rifarei altre mille volte quindi non chiederò perdono a lei." dico guardando Evan negli occhi con uno sguardo di sfida.
"Tu forse non hai ben capito: tu ora come minimo le chiedi scusa perché quello che hai fatto ieri non è accettabile." ribadisce Evan iniziando ad arrabbiarsi.
"No!" rispondo io. Secco, corto, freddo e veloce, una parola, due lettere che ai miei fratelli non piace molto, soprattutto in casi del genere.
"Beth hai sentito Evan. Chiedi scusa. Ora! O forse quelle di ieri non ti sono bastate?!" si intromette Edward.
Sposto il mio sguardo dagli occhi di Evan ai suoi e resto ferma. Gli occhi del maggiore dei miei fratelli incatenati ai miei. Accenno un sorrisetto beffardo e il suo sguardo si riempie di rabbia.
"Ragazzi, fa nulla, davvero, magari dopo parleremo noi due da sole, sono certa che riusciremo a risolvere." esclama la voce stridula dell'oca ma non ha capito che io non voglio proprio vederla, altro che passare del tempo insieme.
Mi siedo tra Edgar ed Ethan. Quest'ultimo in questi giorni è l'unico che non mi sta rompendo, oltre Edgar ovviamente.
Da quando Evan e Julia si sono fidanzati la colpa è sempre mia, almeno per Evan ed Edward, Eliot ovviamente è dalla parte del gemello ed Erik non si espone molto sulla questione ma so benissimo che è con loro e poi c'è Edison che fino a poco fa non sapeva molto sulla questione.
Ethan invece è strano, solitamente sarebbe il primo ad arrabbiarsi per il mio comportamento ma con Julia non dice nulla e a volte accenna un sorrisetto come se fosse felice dei miei scontri con lei, credo che nemmeno a lui stia molto simpatica. È da un po' che l'ho notato ma oggi voglio sapere se ho ragione.
"Non ti sta simpatica, vero?" chiedo nel suo orecchio e lui scuote la testa.
Sorrido. Un sorriso sincero, finalmente qualcuno in famiglia la pensa come me senza però sapere ciò che mi ha fatto.
"Perché?" gli chiedo, ora sono curiosa voglio sapere cosa ha fatto.
"Perché so com'è davvero, so chi è, ciò che mostra a loro è solo finzione." mi risponde sussurrando.
Ok, questa non me l'aspettavo, è esattamente ciò che penso io, spero solo non sappia ciò che ha fatto a me. Nah, altrimenti lo avrebbe già detto agli altri.
"Beth-" inizia l'ochetta.
"Elizabeth per te!" la interrompo.
"Dicevo, Elizabeth, dato che abbiamo finito entrambe cosa ne dici di andare su? Così possiamo parlare in pace." continua lei.
Sto per rispondere quando è Erik e rispondere per me e a dire che va bene obbligandomi poi a portarla in camera mia. Non ho altre scelte quindi mi alzo e mi dirigo verso la mia stanza con lei dietro di me. Apro la porta, entro, e lei la chiude dietro di sé.
"E così gli hai detto del mio bacio. Beh, a quanto apre non ti hanno creduto. Ma in fondo lo sapevamo già. Puoi anche essere la loro sorellina eppure non ti danno più ragione e fanno bene, chi mai darebbe ragione ad una come te?! Ma ti sei vista allo specchio? Una merda vivente! Fai schifo! A volte non capisco perché sei ancora viva. Non ti vuole nessuno, sei brutta, grassa, una balena. Ci fossi stata io al posto dei tuoi fratelli ti avrei lasciato in quell'orfanotrofio perché io mi vergognerei ad avere una come te per sorella." conclude il suo 'bellissimo' discorso scoppiando a ridere.
Inizio a pensare che abbia ragione. Forse faccio veramente schifo. Forse dovrei davvero uccidermi. Sarebbe meglio per tutti non avermi più fra i piedi.
E mentre sono immersa nei miei pensieri sento un forte dolore allo zigomo. La guardo. Ha il pugno in alto pronta a colpirmi di nuovo. Lo blocco. Potrò anche sembrare piccola e indifesa ma quando siamo arrivati in Brasile mi hanno fatto fare tre anni di boxe, per... Difendermi ecco.
Spalanca gli occhi, certo non se l'aspettava. La guardo: ora è sola, non c'è nessuno ad aiutarla ed io non le permetterò di toccarmi di nuovo e soprattutto non nella mia stanza. Ricambio il colpo e sorrido.
"Ma come ti permetti? Ma chi ti credi di essere? Non che fosse così forte poi, solo che sei talmente grassa che anche il tuo pugno pesa! Ma non devi osare colpirmi, hai già capito che loro credono a me e non credo finirebbe bene se dico che mi hai dato un pugno. Questo te lo passo ma ora stai zitta e ferma." mi tira un altro pugno ma questo in pancia.
Ora basta, mi ha davvero stufato. Carico un altro pugno e miro alla sua spalla.
"Ragazze, allora avete ri... BETH MA CHE CAZZO FAI?" Evan entra nella mia stanza senza bussare.
Si precipita sulla sua ragazza chiedendole se sta bene e cos'è successo senza nemmeno preoccuparsi di me che ora mi sto contorcendo dal dolore.
"Stavamo parlando e ha iniziato a dire che non ti merito e poi a picchiarmi." scoppia in un pianto finto.
"Dai vieni, scendiamo, ti porto in bagno e vediamo un po' cosa ti ha fatto. E TU, CON ME." dice per poi prendere la sua ragazza sottobraccio e tirare me per il polso.
"Fratelli carissimi, sono salito per chiamarle per il film e ho trovato nostra sorella che picchiava Julia 'perché Julia non mi merita'." dice quando arriviamo in salotto dove si trovano tutti lasciandomi e sparendo in bagno con l'oca.
"Non è andata così."
Guardo i miei fratelli, Edgar è preoccupato, Ethan sorride, Edward è infuriato, Erik confuso mentre gli altri due sono scioccati.
Li lascio lì, nel loro mix assurdo di emozioni e me ne corro in camera chiudendomi dentro e lasciando la chiave nella serratura ma nemmeno un minuto che sento bussare.
"Beth, piccola, apri, sono solo io.- dice Edgar dall'altro lato, allora apro e mi fiondo tra le sue braccia -oh piccola mia." sussurra mentre mi accarezza i capelli ed entra sempre più nella stanza per poi chiudere la porta.
Restiamo abbracciati, affondo la testa nell'incavo della sua spalla mentre continua ad accarezzare i miei ricci e mi sussurra parole dolci. Per un momento tutti i miei problemi sembrano sparire, fra le calda braccia di mio fratello tutto sembra andare meglio.
"Voglio la verità!" esclama Erik dal nulla entrando in stanza e facendoci sobbalzare entrambi.
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Nota autrice
Ecco il capitolo. Come credo avete capito non sto più pubblicando ogni martedì e mi dispiace molto. Per questo ho deciso di togliere il giorno fisso: uscirà comunque un capitolo a settimana, due se uno è il bonus, solo non in un giorno specifico. Spero capiate la mia scelta❤️
Detto ciò se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una ⭐
Alla prossima settimana 👋🏻
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I miei sette fratelli
Dla nastolatkówElizabeth è una ragazza di 14 anni, con 7 fratelli e un passato turbolento alle spalle. Dopo la morte dei suoi genitori e gli anni passati in orfanotrofio, ora vive con i fratelli in Brasile. Sarà qui che Elizabeth crescerà, andrà a scuola, troverà...