11 Rivelazioni

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Siamo più di quello che crediamo, più di quello che speriamo. Siamo unici al mondo, non esisterà un altro come noi, per l'eternità. Siamo perfetti per essere noi stessi, anche se vorremmo essere qualcun altro per la nostra insaziabile voglia di essere chi non siamo.  

(tratto da I pensieri Confusi di Kendra Radiosi) 

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NATHAN

"Quindi sei innamorato di lei..." pronunciò a bassa voce Natasha, quasi in tono di scherno.

 Eravamo di turno di guardia presso il Castello Sforzesco, nel cuore di Milano, ed era quasi l'alba...

Presto gli arroganti amanti della luce sarebbero arrivati a darci il cambio.  

"Kendra è importante per me...molto importante. Non so se è amore, oppure solo attrazione. Ti crea qualche problema?" sospirai, riconoscendo che mia moglie fosse l'unica Custode dell'Alba che fossi in grado di accettare. 

La mia partner scosse la sua folta chioma bionda, accelerando il passo mentre giocherellava con un paletto di frassino nella mano sinistra: "No, figurati! E' che vederti in questo stato...è strano. Quando c'era un problema ti rivolgevi sempre a me, mi chiedevi pareri, dei consigli..."

Era gelosia quella che percepivo? 

"E' ancora così, ti voglio bene Tasha." aggiustai io, guardando dritto davanti a me. "Sei la mia partner!"  

Lei rise piano, calciando un ciottolo che si trovò malauguratamente sul suo cammino: "Sì, ma non ti facevo un marito così fedele, devoto e protettivo. Ti sei persino arreso al volere dell'élite per lei."

Fermai i miei passi, avvertendo la rabbia crescere nelle membra come fosse elettricità statica: "Non è così, non mi sono arreso al volere dell'élite, semplicemente ho capito che sarebbe inutile nascondere quel che provo per lei. Ciò che vuole l'élite non m'importa, qualsiasi altra cosa mi chiederanno da adesso in poi non obbedirò come un soldatino, non cederò!"

Lei annuì, non convinta affatto dalle mie parole, mentre imboccavamo una stradina laterale nei pressi dell'arco della Pace, attirati da uno strano ed insolito movimento nella nebbia. Non era un movimento umano. 

La città era spettrale e silenziosa di notte. Faceva un freddo cane, la temperatura era quasi di tre gradi, il mio giubbotto di pelle ovviamente non ce la faceva a scaldarmi. Il respiro si condensava in nuvolette pigre che si confondevano con la nebbia.

La luce artificiale illuminava la strada che stavamo percorrendo, ma la nebbia offuscava tutto.

Il Castello Sforzesco sullo sfondo toglieva il fiato per la sua bellezza. 

Il Parco Sempione era magico...

Amavo questa città.

"Guarda, abbiamo compagnia. Vampiro in cerca di sangue fresco." m'indicò Natasha, con un cenno del capo.

Guardai verso la direzione che mi aveva indicato, pronto a tutto. Mi ero ripreso dall'attacco dei Divoratori in Accademia, ma sapevo di non poter rendere al cento per cento in uno scontro diretto con una creatura notturna, quindi dovevo cercare di essere prudente.

Un Vampiro si aggirava per la strada. 

Quelle creature succhia-sangue uscivano ovviamente solo di notte, così come i Licantropi e le Sirene. Il nostro compito era impedire loro di fare del male a poveri innocenti, e al tempo stesso Custodirli, aiutarli, e proteggere la loro esistenza dagli umani. 

The Keepers - Hope in LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora