12 Eclissi

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L'innocenza è un privilegio, non una condanna.

(tratto da I Pensieri Confusi di Kendra Radiosi)

*****

NATHAN

Non poteva essere vero.

Era illogico, irreale...

I Custodi dell'Eclissi non esistevano, non erano mai esistiti.

Erano eroi delle favole che ci raccontavano da bambini!

"Devi fidarti di noi." aggiunse mio zio, avvicinandosi a me con fare premuroso. Indietreggiai, instabile, malfermo sulle gambe, ancora sconvolto per quel che mi avevano appena rivelato.

"Come posso essere un Custode dell'Eclissi..." soffiai incredulo, ancora incapace di associare quel titolo alla mia persona.

Per la prima volta Nerini addolcì lo sguardo, aprendo le braccia come ad accogliere le mie insicurezze.

"Ditemi che è una bugia, è una sciocchezza, vero?"

"No, tu sei mio nipote. Il primogenito di mio fratello e la nostra unica speranza per il futuro, non ti mentirei mai..." continuò mio zio Filippo, che provò a sollevare un braccio per cingermi le spalle, ma io sfuggii dalla sua presa.

Il cuore mi pulsava forte nel petto, era smarrito quanto la mia mente.

"Voi mentite, mi state raccontando una bugia! Io sono nato da due Custodi del Tramonto, sono un Tramonto, non posso essere un'Eclissi. Quei Custodi sono...frutto della nostra immaginazione..." tentai di spiegare a loro e a me stesso, perché non c'era logica nelle loro parole, non poteva esserci...

"Nathan, stai calmo. Ti diremo ogni cosa con il tempo, ma devi fidarti." redarguì Filippo, facendo uno strano cenno a quei due Segugi che mi stavano dietro.

Deglutii smarrito e confuso, avevo il cuore in gola...e non facevo altro che pensare a Kendra.

"Mio padre non si fida di voi, perché dovrei farlo io?"provai a sfidarli, non avevo altro modo per uscirne!

Nerini si passò una mano sul volto scarno, sembrava improvvisamente stanco ed invecchiato di anni: "Nathan, tuo padre non si fida di noi perché pensa che ti abbiamo venduto ai Custodi dell'Alba, sin dalla tua nascita. Sa cosa sei, l'ha sempre saputo, ma ha altrettanto dubitato. Non ha mai potuto rivelartelo, per nostro ordine diretto. Volevamo che tu e Kendra cresceste liberi da responsabilità schiaccianti. Dal vostro legame, dipende il destino del mondo...e non esageriamo nel dirlo. Desideravamo per voi un'infanzia ed un'adolescenza normale, per quanto possibile, quel che chiedevamo era soltanto di vedervi crescere insieme, uniti da una profonda e solida amicizia, al sicuro. Non ci saremmo mai aspettati amore...meno che mai dopo anni di distanza!"

Indietreggiai ancora, scuotendo la testa.

Ero in trappola. Chi aveva ragione? Io o loro? Chi mentiva? Chi diceva il vero?

"Nathaniel, in questo momento non ti fideresti nemmeno di tuo padre, non ti restiamo che noi..." rincarò Nerini, sottolineando il mio nome di battesimo.

Assottigliai lo sguardo, non era così difficile chiamarmi soltanto Nathan!

"Lo ripeto! Promettiamo di dirti tutto al momento opportuno, ma tu devi fidarti...dobbiamo essere certi del tuo appoggio, oppure salterà tutto." affermò lo zio, ma io ancora stentavo a credere alle loro parole.

"Fil, dovrei andare a controllare la situazione della ragazza." informò in tono cupo e serio, rivolto verso Filippo Rivali. "Dobbiamo accertarci che non ci lasci, che si riprenda."

The Keepers - Hope in LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora