La mattina dopo, mi sembra passato un secolo dalla sera prima. Non provo troppo risentimento verso Ellie: di ieri sera, mi sono rimasti soli i momenti belli, le risate, i sorrisi. Il tutto è però toccato da una goccia di grigio: non rimarrò qui per sempre e per quanto non possa dire che non mi faccia piacere che cerchino di integrarmi, vorrei che anche gli altri lo capissero e non mi spingessero ad aprirmi troppo, cosa che non farei a prescindere. Mi alzo dal letto e sento che per la prima volta dopo settimane, la gamba non mi fa più tanto male. Apro la porta del mio stanzino e l'aria fresca del mattino mi brucia la pelle.
Mi reco in sala mensa e dopo aver preso come al solito la mia porzione di cereali, cerco tra i tavoli il gruppo di ieri sera. Lo intravedo in lontananza. Mi incammino verso di loro in modo deciso ma poi mi fermo, colta da tanti ed improvvisi dubbi: che sto facendo? E se non mi volessero? Se ieri la loro accoglienza fosse stata solo per gentilezza?
Mentre queste domande mi affollano la mente, sento chiamare il mio nome. È Jesse che circondato dalla stessa gente di ieri sera, si sta sbracciando per attirare la mia attenzione. Quasi sollevata, mi avvicino al tavolo.
Appena giunta vicino a loro, tutti mi salutano con un gesto della mano o con un semplice "buongiorno". Appena incontro lo sguardo di Ellie, lei lo abbassa subito: credo che si senta ancora in imbarazzo per lo scambio di parole di ieri sera. Dovrei rassicurarla ma non so come. Jesse è seduto tra Glenn e Nick. Davanti a quest'ultimo è seduta Allison che ha appena finito di mangiare la sua colazione. "Vieni, siediti! C'è posto anche per te!" Esclama Allison, scorrendo verso sinistra sulla panca. Mi siedo e inizio a mangiare. Ci metto poco a capire di cosa stanno parlando. "L'ho incontrato sta mattina quando sono uscito di casa per fare una corsetta e gli ho chiesto se più tardi potevamo parlare" spiega Jesse. Nick sembra aver passato una notte insonne ma sul suo viso, è stampato un sorriso a 32 denti.
"Come hai detto che si chiama?" Chiede Nick mentre addenta l'ultimo biscotto. "Axel, si chiama Axel e credo che abbia la mia età" spiega Jesse. "Perché gli hai chiesto di parlare?" Chiede poi Glenn. "Aspetta e vedrai" dice Jesse con il suo solito tono misterioso. Dopo pochi minuti, vediamo Axel, il ragazzo dai capelli color rame avvicinarsi al tavolo. "Ciao Jesse" dice Axel. "Buongiorno ragazzi" dice in modo gentile rivolgendosi a tutti noi seduti al tavolo. Rispondiamo tutti al suo saluto. "Se mi devi parlare, adesso ho tempo" continua. Ha una voce profonda, calda e inconsapevolmente attraente. Mi volto verso Nick e lo vedo nuovamente impalato come ieri sera. Non sono esperta in questo tipo di cose, però sembra che sia davvero stato vittima di un colpo di fulmine. "Io? Forse mi sono spiegato male. È Nick che ti deve parlare. Questione di un minuto" dice Jesse dando una pacca sulla spalla al poveretto seduto vicino a lui. "Vero, Nick?" . Quest'ultimo è stato palesemente preso alla sprovvista ma dopo qualche secondo di panico, si volta verso di lui intento a parlare. "Tu sei quello di ieri sera?" Chiede però Axel prima che Nick possa spiaccicare parola. "Ehm si, a questo proposito, mi dispiace per ieri sera, è che ero molto ubriaco. Avevo bevuto tanto e..." dice Nick estremamente impacciato. "È okay. Non ti preoccupare" dice Axel con un sorriso rassicurante. Gli mette una mano sulla spalla e poi ci saluta tutti con un leggero cenno. Appena Axel si allontana dal nostro tavolo, Dina inizia a sclerare. "Aiuto! Stareste benissimo insieme!!!". Nick ha assunto un colorito molto rosso su tutto il volto e cerca di nascondere la testa nel cappuccio della felpa.
Dopo poco, si avvicina al tavolo un altro ragazzo, quello che di solito sta sempre attaccato a Nick. "Austin! Hey, fratello!" Esclama Jesse. "Ciao ragazzi, buongiorno! Come state?" Chiede spostandosi il ciuffo di capelli neri che gli stava per coprire gli occhi. "Non c'è male" risponde Ellie. Mi rendo conto che è letteralmente sempre attaccata a Dina, anche se a quest'ultima forse non dà troppo fastidio. L'unica persona a cui sembra dare fastidio sembra essere Jesse... "Come mai non sei venuto ieri sera?" Chiede Dina. "Tommy mi ha detto che era meglio che mi riposassi perché oggi vado per la prima volta ad un avamposto con lui e Joel. Sono quindi andato a letto presto. Vi prometto però che la prossima volta non mancherò!" Continua sorridendo. "L'hai promesso eh" rimarca Dina. Austin sorride. "Grazie di avermi salutato con così tanto entusiasmo!" Dice poi il ragazzo dai capelli neri scuotendo Nick. "Scusami, è solo che..." inizia Nick come appena svegliato da un sogno ad occhi aperti. "È INNAMORATO!" Esclamano Ellie, Dina, Jesse e Glenn in coro. "Shhh!!! Ma siete matti? Vi hanno sentito anche quelli dell'avamposto sulla montagna" dice Nick alterato. Austin accenna una risata e poi aggiunge "Va bene, dai. Mi racconterai". Dopo ciò si allontana.
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Choices [ITA]
Adventure[COMPLETA] "[...] Tutto ciò per dirti che nonostante molte scelte siano solo nostre, alla fine, in un modo o nell'altro, anche altre persone ne rimarranno coinvolte, ma non possiamo farcene una colpa". In un mondo post apocalittico, dove ogni singo...