Passano un paio di giorni. Siamo a metà settimana, ma mi sembra essere passato un mese. Mi sveglio alle sei, anche se non devo andare all'avamposto. Mi voglio allenare per tutta la mattina e non uscire dalla palestra finché non ci vedo più dalla fatica.
Nel momento in cui entro in mensa per fare colazione, trovo seduti ad un tavolo Tommy, Joel, Ellie e Maria. Passo vicino al tavolo: gli adulti mi squadrano dall'alto verso il basso mentre Ellie mi saluta con un cenno della mano. Mi siedo nel tavolo più lontano possibile. Non vedo arrivare nessun altro del gruppo e la cosa mi preoccupa. Dopo circa dieci minuti, vedo che nel tavolo del terzetto più Ellie, sembra essersi alzata una discussione. Tommy ed Ellie si alzano in piedi, parlano un altro po' e poi vedo Ellie avvicinarsi al mio tavolo.
"Potresti venire all'avamposto con noi? Doveva esserci Dina, ma ha detto che sta male..." dice Ellie imbarazzata. "Chi altro viene?" Chiedo praticamente già in piedi. "Tommy e Joel" risponde. All'idea di passare le prossime ore con Tommy, non sono proprio entusiasta però non posso mancare a questo impegno. Mi avvicino al terzetto e vedo l'entusiasmo di Tommy nel vedermi ancora, per non parlare poi di quello di Maria. "Te la senti?" Chiede. Annuisco: non è la prima volta che vado all'avamposto. "Dobbiamo andare all'avamposto a nord: è quello più pericoloso ma dobbiamo solo controllare un paio di edifici." "Sono pronta" dico con tono fermo. "Va bene, allora andate che è già tardi" dice Maria.
Prendiamo i cavalli, le armi e cavalchiamo per almeno un'ora finché non arriviamo in un posto in cui non sono mai stata. Ci sono molti edifici più o meno alti. Ci accostiamo ad uno in particolare. "Come mai in giro non ci sono infetti?" Chiedo. "Perché quelli sulla strada li abbiamo fatti tutti fuori, però erano la meno; questi edifici sono completamente infestati" spiega Joel. Mando uno sguardo ad Ellie: hanno tutti un'espressione molto concentrata; cerco di assumerla anche io. "Cerchiamo di entrare dal terrazzo lassù" dice Tommy indicando appunto un terrazzo sopra di noi. "Poi spareremo verso la porta d'ingresso in modo che molti si dirigano lì". Tutti afferriamo il concetto. "Ma come facciamo ad arrivare al terrazzo?" Chiedo. "Ho portato una corda. Se volete, posso arrampicarmi su quell'albero e tentare un salto verso il terrazzo per poi fissare la corda" spiega Ellie. "Sicura di sentirtela, piccola?" Chiede Joel in modo dolce, ma mantenendo sempre un tono serio. "Ho fatto di peggio" dice Ellie alzando le spalle.
Guardo la distanza che separa l'albero dal terrazzo: si tratta di un bel salto, ma se Ellie è abituata, può farcela bene. La vediamo arrampicarsi e poi dopo una lunga rincorsa, spicca un salto molto alto. Atterra con la pancia in giù sul terrazzo provocando un forte suono metallico. Sentiamo improvvisamente gli urli dei clicker e dei runner dentro le case circostanti e alcuni iniziano ad uscire. "Cazzo!" Esclama Tommy tirando fuori la pistola. "Fai in fretta, Ellie!" Esclama Joel anche lui tirando fuori un'arma. Iniziano tutti a sparare; questo li tiene lontani da noi, ma allo stesso tempo, ne attira altri: troppo rumore. Ellie fissa la corda e Joel mi dice di salire per prima. Obbedisco. Mentre Ellie tiene ferma la corda, continuo a sparare a tutti gli infetti che ci stanno alle calcagna. In pochi secondi, siamo tutti sul terrazzo, sani e salvi, almeno per ora.
Entriamo nell'edificio: siamo al secondo piano. Uccidiamo tutti gli infetti presenti qui e poi pensiamo di scendere al piano terra. "Non possiamo andare tutti" spiega Joel. "Dobbiamo uscire il prima possibile da qui e siamo costretti a dividerci i piani: io ed Ellie andiamo al piano superiore mentre voi due andate di sotto" . Tommy mantiene un certo contegno, anche se so benissimo che non vorrebbe venire con me, ma penso che cerchi di vederla in modo professionale. "Attenti però al terreno. È tutto in legno e questa è una zona particolarmente umida. Insomma, attenti a dove mettete i piedi" spiega sempre Joel. Ci dividiamo.Tommy ed io scendiamo al piano terra che risulta essere molto più ampio del previsto. "Tu vai a destra" dice sotto voce. Mi reco a destra e faccio fuori tutti i runner qui presenti. Recupero ciò che è rimasto nei cassetti e poi torno da Tommy. "Fatto?" Chiede vedendomi già di ritorno. "Sì, tu?" Chiedo. Annuisce. "Vieni di qua con me... credo che ci siano delle spore. Prendi la maschera" continua. La tiro fuori dallo zaino e la indosso. Tommy sposta un' asse di legno dalla porta in modo che possiamo entrare. "Abbassati, qui è crollato tutto" dice. Mi piego e con cautela, entro dopo Tommy. Camminiamo piano e nonostante ciò, le assi di legno sotto i nostri piedi emettono rumori quasi inquietanti. Ci dividiamo: io a sinistra e Tommy a destra. Non vedo niente ma continuo a camminare. Oltrepasso un'altra porta e un runner mi salta addosso. Cado a terra mentre combatto contro questo mostro. "Tommy!" urlo. Il runner si dimena tra le mie braccia. Non riesco ad arrivare alla pistola e tanto meno al coltello. Devo cercare di allontanarlo solo con la forza delle mie braccia. Gli tiro un pugno in faccia e lo stordisco ma poi mi rendo conto che ci sono altri infetti che si stanno dirigendo verso di me. Nel frattempo Tommy mi ha raggiunto di corsa, inizia a sparare a qualche infetto ma sono davvero troppi. "Corri!" Urla indicando un'uscita alla nostra destra. Corro e lui mi segue, ma improvvisamente il pavimento sotto di noi crolla. Cadiamo sotto un sacco di macerie e assi di legno: siamo in trappola. Continuiamo a sparare ma le munizioni iniziano a scarseggiare. Ci raggiungono Joel ed Ellie che per fortuna ci hanno sentiti. Fanno fuori gli infetti rimasti e cercano di spostare le assi di legno crollate dal soffitto, ma questo peggiora solo la situazione. Le assi continuano a spezzarsi e a cadere sopra di noi: siamo bloccati. "Non riusciamo a spostarle. Sono troppo pesanti" dice Joel. "Come cazzo è possibile? Joel, hai due braccia con cui potresti stendere due uomini con un dito!" Esclama Tommy più agitato del solito, forse dall'idea di essere bloccato e in più con me.
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Choices [ITA]
Adventure[COMPLETA] "[...] Tutto ciò per dirti che nonostante molte scelte siano solo nostre, alla fine, in un modo o nell'altro, anche altre persone ne rimarranno coinvolte, ma non possiamo farcene una colpa". In un mondo post apocalittico, dove ogni singo...