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Vedo la luce filtrare dalla finestra della mia camera: è presto ma non riesco più a dormire quando sorge il sole. Mi giro con la faccia contro il cuscino: sono davvero stanca, considerando che ogni due giorni vado all'avamposto. È davvero faticoso, ma è una cosa molto importante. Mi volto verso il centro della stanza e mi viene in mente quando ormai 2 settimane fa, proprio qui Tommy mi ha regalato il diario. Che bel momento, mi sono commossa per la prima volta nella mia vita.

Scopro il braccio sinistro dalle coperte, mi stiracchio e il suo sguardo cade sul mio braccialetto: non so quale dei due regali mi abbia commosso di più. Tommy è così carino con me, e penso che ogni tanto si senta ancora in colpa per quello che è successo con Maria. Mi rigiro verso il muro. Dovrei andare a vedere come sta Jesse: saranno 6 giorni che non lo vedo. Si è barricato in casa ed esce solo per andare all'avamposto in coppia con Glenn. Anche Nick mi ha detto che non riesce a parlarci, e se non ci riesce il suo mancato fratello minore, dubito di poterci riuscire io. Un po' mi dispiace perché pensavo di essere importante per lui, ma forse mi sono solo illusa.

Guardo l'orologio: sono quasi le 6. Decido di alzarmi e di andare un po' in palestra così avrò il pomeriggio libero. Magari Nick ed io riusciamo ad andare a fare una passeggiata. Abbiamo preso questa abitudine, e cerchiamo tutti i giorni di fare due passi. Parliamo sempre di tutto ciò che ci passa per la testa, e ci divertiamo sempre molto. É incredibile come fino a poche settimane fa, a mala pena ci parlassimo e adesso siamo praticamente migliori amici. Sono sempre tentata a dirgli di Axel, ma non vorrei buttare giù anche lui, ce ne basta uno.

Mi alzo finalmente dal letto e mi vesto. Esco: è davvero molto freddo. Cammino velocemente verso la palestra. Entro e trovo Nick già a tirare pugni al sacco da box. "Ma tu dormi qui dentro?" Chiedo, avvicinandomi. Nick ride. "Ti sorprenderai di sapere che non sei la prima a chiedermelo" risponde. "Dormito bene?" chiede. "Sì, ma non abbastanza" rispondo. "É più importante la qualità della quantità" risponde tirando un destro fortissimo al sacco da box. "Sei anche diventato un saggio nel frattempo?" Chiedo. Nick ride e dopo un sinistro ancora più forte, si ferma e si appoggia al sacco da box. "Hai già fatto colazione?" Chiede. "No" rispondo, passandomi una mano sul volto ancora addormetanto. "Allora, tra mezz'oretta ci andiamo insieme?" Chiede. "Certo, volentieri" rispondo e decido di allenarmi anche io un po' con i pugni.

Soddisfatti dell'allenamento, Nick ed io arriviamo in mensa praticamente prima di tutti. Prendiamo del cibo e ci sediamo. "Hai visto Dina?" Chiedo mentre soffio sul mio tè. "Sì, l'ho incontrata di striscio ieri sera ma non sono riuscito a parlarle più di tanto. Dice però che con Ellie va tutto bene" spiega. Annuisco. In fondo, siamo tutti contenti che Ellie e Dina si stiano frequentando seriamente, ma abbiamo anche un leggero disprezzo verso di loro perché questo ha un po' sciolto il nostro gruppo. È da giorni che non ci troviamo tutti intorno ad un tavolo o a casa di qualcuno per passare una serata insieme. Non mi sono resa conto di quanto tenessi a questo gruppo, prima che accadesse questo casino. "Sai che dovremmo parlare con Jesse, vero?" Chiedo. "Sono passati giorni ormai e immagino che abbia il cuore spezzato ma prima o poi dovrà affrontare la realtà". Nick sembra essere d'accordo. Improvvisamente ci raggiungono Glenn e Alison e mi sale una certa gioia.

"Buongiorno ragazzi!" Esclama Glenn."Come mai sveglia così presto?" Chiede Alison. "Insonnia" rispondiamo in coro io e Nick. Ridiamo forse con troppa enfasi. "Voi?" Chiedo. "Dobbiamo andare all'avamposto con Austin e Ilary" dice Alison. "Buona fortuna!" Esclamo sarcastica, ripensando alla chiacchierata avuta con quella simpaticona di Ilary. "Perché dici così? La conosci?" Chiede Nick. Per un secondo, ho paura di essere costretta a dirgli tutto quello che so su Ilary, ma poi mi rendo conto che posso benissimo evitare. "L'altro giorno non riuscivo a trovare il vecchio fienile, le ho chiesto informazioni ma sinceramente preferivo farmi 80 giri di Jackson piuttosto che ricevere dei continui insulti" spiego.

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