L'uragano aveva scosso tutto, lasciando l'isola in uno stato di caos, come se avesse preso ogni cosa e l'avesse sparsa senza alcun ordine. La barca sfrecciava sul mare agitato, ancora turbato dalle onde che il vento aveva sollevato. Il cielo era coperto da nuvole grigie, e l'aria portava con sé il fresco odore della pioggia imminente. Il silenzio che regnava intorno a noi viene rotto per primo da Pope, che scruta l'acqua torbida sotto di noi.
"L'uragano ha spostato tutto. C'è qualcosa qui sotto," dice con un tono che mescola curiosità e incredulità.
"Ah, davvero? Non mi dire," risponde JJ con il suo solito sorriso scanzonato, come se niente potesse davvero sorprenderlo. Poi, come se la scoperta di Pope non fosse già abbastanza interessante, aggiunge con un sorriso compiaciuto: "Comunque, almeno ho salvato la birra!"
John B ridacchia, dandogli una pacca sulla spalla. "Eh, bravo il nostro JJ," dice, mentre Pope continua a fissare l'acqua, lo sguardo concentrato. Poi, senza staccare gli occhi dal punto che sta osservando, esclama deciso: "Ragazzi, credo che ci sia una barca lì sotto!"
John B scuote la testa, chiaramente scettico. "Ma smettila, non c'è niente," dice, cercando di riportare tutti alla realtà. Ma Kiara, che fino a quel momento era stata in silenzio, si avvicina al bordo e, con un'espressione seria, annuisce.
"No, ragazzi, Pope ha ragione. C'è davvero una barca sotto di noi," conferma, lanciando uno sguardo rapido verso di me.
Non ci penso due volte. Mi tolgo i pantaloncini e mi tuffo in acqua, sentendo il gelo che mi avvolge subito. Il cuore accelera mentre mi immergo e, quasi in un lampo, Kiara, John B e Pope mi seguono. L'acqua è scura e torbida, ma riusciamo comunque a intravedere qualcosa sotto la superficie. Nuotiamo in profondità, trattenendo il respiro.
Quando arriviamo vicino al relitto, ci fermiamo, sospesi nell'acqua come se il tempo avesse smesso di scorrere. Ci scambiamo uno sguardo incredulo, i nostri occhi riflettono stupore e sorpresa per ciò che abbiamo appena scoperto.
"L'avete vista, vero?" chiede Pope, la sua voce che vibra di eccitazione.
"Diamine, sì che l'abbiamo vista," esclamo, risalendo sulla barca con i polmoni che bruciano e l'adrenalina che ancora mi scorre nelle vene. "Quella era un modello nuovo," dice Kiara, incredula.
"Una Grady-White!" esclama JJ, gli occhi brillanti di entusiasmo.
"Una nuova vale mezzo milione di dollari," aggiunge John B, il tono pensieroso mentre sembra già fare calcoli nella sua testa. Risaliamo tutti a bordo, le mani che tremano non solo per l'eccitazione, ma anche per il freddo che ci ha colto.
"E sappiamo di chi è la barca?" chiede Pope, lanciando uno sguardo a John B.
"No, ma stiamo per scoprirlo," risponde John B con un sorriso deciso. La tensione nell'aria è palpabile, come se stessimo per varcare la soglia di qualcosa di molto grande.
"Dovremmo dirlo alla guardia costiera? Magari ci danno una ricompensa," propone Kiara, cercando di fare la voce della ragione. "Così non dobbiamo lavorare tutta l'estate."
L'idea è allettante, ma qualcosa ci trattiene. Siamo abituati a muoverci nell'ombra, a scoprire segreti e a fare le cose a modo nostro, lontano dagli occhi indiscreti delle autorità.
Alla fine decidiamo di andare comunque alla guardia costiera, sperando che possano darci una buona notizia. Ma mentre aspettiamo fuori dall'edificio, il tempo sembra fermarsi. Ho la sensazione che qualcosa non vada, e come se avessi ragione, vediamo uscire Pope e John B a mani vuote, con espressioni deluse che parlano più di mille parole.
"Allora, che facciamo adesso?" chiede Pope, lanciandoci uno sguardo di speranza, come se fosse convinto che uno di noi avesse la risposta che risolverà tutto.
"Ok, pensiamoci un secondo," dico, estraendo dalla tasca una chiave del motel che ho trovato vicino al relitto. La alzo verso di loro. "Abbiamo trovato questa, giusto?" Li guardo uno per uno. Annuiscono, segno che sono con me. "Perfetto, allora andiamo a dare un'occhiata."
Pope sembra titubante. "Non sappiamo a chi appartiene quella stanza. Potrebbe essere di chiunque," dice, cercando di restare razionale.
"Io ci sto," interviene John B, prendendomi la chiave dalle mani e lanciandola a Kiara. Il suo entusiasmo è contagioso, e presto anche Pope si lascia convincere. Risaliamo tutti sulla barca e ci dirigiamo verso il motel.
Quando arriviamo, il posto è peggio di quanto avessimo immaginato. Le pareti sono scrostate, l'aria è pesante e c'è un odore di muffa che ci prende alla gola. "È un motel o un laboratorio di metanfetamine?" chiede Kiara, facendo sorridere tutti nonostante la situazione.
"Non sembra il posto giusto per uno che possiede una Grady-White," commenta John B, osservando l'edificio malconcio.
"Più che altro, sembra il posto giusto per qualcuno che ha intenzione di uccidere chi possiede una Grady-White," dico, lanciando uno sguardo circospetto attorno a noi.
JJ si mette in posizione, facendo ridere tutti con la sua solita teatralità. "Attenzione, signori, è il capitano che parla. HMS Pogue pronta all'attacco," dice, scendendo dalla barca e legando la corda per tenerla ferma.
Io e John B lo raggiungiamo, pronti a entrare. Ma JJ si volta, fermandomi. "No, no, no. Risali sulla barca. Andiamo noi due," dice, cercando di assumere un tono autoritario, ma sotto c'è preoccupazione.
"Sta zitto, JJ," gli rispondo, ignorando il suo tentativo di proteggermi. Lui sbuffa, ma non insiste. Sa che non cambierò idea. Camminiamo verso la stanza del motel, consapevoli che quello che stiamo per scoprire potrebbe cambiare tutto.
L'adrenalina scorre nelle nostre vene, e i nostri passi sono cauti ma determinati. Aprire quella porta è come spalancare una finestra su un mondo di segreti che giace nascosto sotto la superficie di quest'isola apparentemente tranquilla. E noi, i Pogue, siamo pronti a scoprire cosa si nasconde davvero.
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OUTER love - JJ Maybank
FanfictionNelle Outer Banks della Carolina del Nord, i Pogues, un gruppo di adolescenti che vivono nella parte povera e selvaggia dell'isola, affrontano la vita ai margini della legalità. Soleil Devis, Pogue da sempre, si ritrova a fare i conti con i sentimen...