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È un pomeriggio caldo e tranquillo quando finalmente arriviamo alla casa di Pope. Il sole filtra attraverso le finestre, creando un'atmosfera calda e accogliente. Noah, stanco dal lungo viaggio e dalle nuove scoperte, è sdraiato sul divano della casa di Pope e dorme profondamente.

Noi tre, sul portico, ci godiamo il relax sorseggiando birre e chiacchierando del passato e del presente. "Allora, Pope," inizio, cercando di rompere il ghiaccio, "cosa ci racconti? Come vanno le cose con le ragazze?"

Pope, con un sorriso imbarazzato, si gratta la testa. "Beh, ho avuto una mezza storia con Kie questo inverno."

"Ah!" esclamo, ridendo. "Mi devi cinquanta dollari!" urlo, guardando JJ con un sorriso trionfante. "Te l'avevo detto che tra loro ci sarebbe stato qualcosa!"

JJ alza gli occhi al cielo, esausto. "Diavolo, amico!" Pope ride, scuotendo la testa. "Scusa, amico."

Il rumore di una macchina che parcheggia nei pressi della casa interrompe la nostra conversazione. "Pope, ce l'hai il cambio per la ruota del furgone? Mi si è bucata..." Una voce maschile grida e un ragazzo sbuca da un angolo. Quando ci vede, rimane pietrificato. È John B.

JJ si alza di scatto, fissando John B, e poi entra in casa senza una parola. Sarah accantona John B, confusa e visibilmente imbarazzata.

"Non puoi biasimarlo," dico a John B, cercando di mantenere la calma.

"Non lo stavo facendo," risponde John B, con un tono leggermente irritato.

"Come dici tu," dico, e mi dirigo verso l'interno per vedere cosa stia facendo JJ.

Dentro casa, trovo JJ seduto sul divano accanto a Noah, il piccolo addormentato. Noah sta dormendo profondamente, cullato dal riposo. JJ ha lo sguardo fisso sulla sigaretta spenta che tiene tra le mani, visibilmente teso. "Hey," dico, cercando di attirare la sua attenzione, ma lui non risponde.

Decido di sedermi accanto a lui e di prendere delicatamente la sigaretta dalle sue mani. "Non vuoi parlargli?" chiedo.

"Non vorrei," risponde JJ, senza staccare lo sguardo dalla sigaretta.

"Ma dovrei," dice poi. "È giusto chiarire le cose."

"Probabile... Ma dipende da te. Vuoi farlo?" chiedo.

"Io penso che sia giusto farlo," risponde lui. "Allora vai a parlare con lui." Dico.

Proprio in quel momento, Noah si sveglia, stropicciandosi gli occhi blu con i pugnetti. "Mamma," dice con una voce assonnata. Lo prendo in braccio, stringendolo affettuosamente.

"Hey, campione," dico con un sorriso, "hai dormito bene sul divano di Pope?" Lui annuisce, appoggiando il viso sulla mia spalla.

"Vado a parlare con John B," dice JJ, dandogli un bacio veloce sulla guancia e scompigliandogli i capelli biondi. Con Noah ancora assonnato tra le braccia, esco anche io e mi dirigo verso la spiaggia.

JJ e John B si trovano più avanti sulla spiaggia, in una conversazione seria ma a bassa voce. Pope e Sarah sono in veranda, guardando la scena con curiosità.

"Dovrei lasciarli parlare o dovrei andare?" chiedo a Pope, cercando di capire se è il momento giusto per intervenire.

"Beh, riguarda anche te," risponde Pope con un sorriso comprensivo. "Dovrai chiarire anche tu con John B prima o poi."

"Si, penso che andrò," dico, passando Noah a Pope. "Tienilo d'occhio per me."

Pope accetta Noah con un sorriso, e io mi avvicino a JJ e John B. La sabbia sotto i piedi e il suono delle onde creano un'atmosfera serena, ma tesa.

OUTER love - JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora