Rimango lì, il tempo sembra fermarsi mentre continuo ad accarezzare i capelli di JJ e a monitorare il suo respiro. La stanza è tranquilla, interrotta solo dal leggero rumore del ventilatore che gira lentamente e dal battito regolare del cuore di JJ, che ora è disteso e calmo sulle mie gambe.
Mi perdo nei miei pensieri, cercando di riflettere su tutto ciò che è successo e su come possiamo superare questi ostacoli. Il suo corpo è caldo e leggermente sudato, e non posso fare a meno di pensare a quanto dolore deve aver provato. Il pensiero della violenza subita da JJ da parte di suo padre è come un pugno nello stomaco. È difficile accettare che qualcuno possa infliggere così tanto dolore a una persona che ha già affrontato tanto nella vita.
Mentre mi perdo in questi pensieri, sento il rumore di una chiave che gira nella serratura e la porta si apre lentamente. I miei occhi si alzano verso l'ingresso e vedo Kiara, Pope e John B entrare nella stanza. Kiara ha un'espressione preoccupata e Pope appare teso, mentre John B sembra indossare un'espressione di colpevolezza.
"Sol, tutto bene?" chiede Kiara, la voce gentile ma piena di ansia. La sua preoccupazione è palpabile mentre si avvicina a noi.
"Non è niente che non possiamo gestire," rispondo con una calma che spero di trasmettere a tutti, anche se dentro di me sono in tumulto. "JJ è solo... in difficoltà."
"Cosa è successo?" domanda Pope, avvicinandosi con cautela. "Non ci avete detto nulla."
"È stato il padre," rispondo, cercando di mantenere la voce ferma. "JJ è stato picchiato. E' in uno stato terribile. Ho trovato qui dentro e l'ho trovato così. Sta cercando di sfuggire ai suoi demoni, e ora... è crollato."
"Dio mio," sussurra Kiara, le sue mani si coprono la bocca mentre osserva JJ con una preoccupazione palpabile. "Cosa possiamo fare per aiutarlo?"
"Per adesso, dobbiamo solo assicurarci che stia al sicuro e che si riprenda," dico, cercando di tenere la situazione sotto controllo. "Dobbiamo parlare con lui quando si sveglia e poi decidere il da farsi. Ma, per ora, credo che sia meglio lasciarlo riposare."
"E tu?" chiede John B, il tono di voce pieno di preoccupazione per me. "Come stai?"
"Sto bene," rispondo, anche se non sono sicura di quanto sia vero. "È stato difficile, ma voglio solo che JJ stia bene."
Mentre la conversazione continua, Kiara, Pope e John B iniziano a sistemare alcune cose nella stanza. Kiara si occupa di preparare dell'acqua e dei medicinali, mentre Pope e John B cercano di rendere l'ambiente più confortevole, aggiungendo cuscini e coperte.
Mi sento sopraffatta dalla situazione, ma cerco di rimanere forte. Vedo Kiara avvicinarsi con una bottiglia d'acqua e dei cerotti. "Ho pensato di mettere a posto queste ferite mentre dorme," dice con un sorriso incoraggiante.
"Grazie, Kiara," rispondo, grata per il suo supporto. "Qualsiasi cosa possa aiutare."
Dopo che hanno sistemato tutto, ci sediamo in silenzio, aspettando che JJ si svegli. Il tempo sembra scorrere lentamente, e ogni minuto che passa sembra un'eternità. I loro sguardi mi dicono che comprendono la gravità della situazione e che sono pronti a fare qualsiasi cosa per aiutare JJ e me.
Finalmente, dopo un lungo periodo di silenzio e attesa, JJ inizia a muoversi leggermente. I suoi occhi si aprono lentamente, e la confusione iniziale si legge chiaramente sul suo volto.
"Hey," dico dolcemente, accarezzandogli la fronte. "Come ti senti?"
"Sol?" mormora JJ, la voce debole e roca. "Dove sono?"
"Siamo qui con te," rispondo, tentando di trasmettergli conforto. "Hai dormito un po'. Ti sei messo in condizioni di riposare e noi siamo tutti qui per te."
"Grazie," dice JJ, cercando di sollevarsi un po'. "Mi dispiace per tutto questo. Non volevo che voi vedeste..."
"Non devi scusarti," lo interrompo. "Siamo amici, e questo è quello che fanno gli amici: si sostengono a vicenda nei momenti difficili. Ora, possiamo parlare di tutto questo quando ti sentirai pronto. Ma per adesso, cerca di riposare."
"Certo," dice JJ, e un'espressione di sollievo attraversa il suo volto. "Grazie a tutti."
Mentre lui si sistema di nuovo sul divano, circondato dai suoi amici, sento una profonda gratitudine per il loro sostegno e la loro presenza. La strada davanti a noi è lunga e difficile, ma non siamo soli. E questo pensiero mi offre un piccolo conforto mentre ci prepariamo ad affrontare insieme le sfide future.
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OUTER love - JJ Maybank
FanfictionNelle Outer Banks della Carolina del Nord, i Pogues, un gruppo di adolescenti che vivono nella parte povera e selvaggia dell'isola, affrontano la vita ai margini della legalità. Soleil Devis, Pogue da sempre, si ritrova a fare i conti con i sentimen...