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Mentre ci avviciniamo alla stanza del motel, il vento scuote i corridoi, portando con sé un odore di umidità e salsedine che sembra impregnarci la pelle. L'aria è densa, carica di tensione, e ogni passo che facciamo risuona forte nell'eco del nostro silenzio. Il battito del mio cuore accelera, consapevole che stiamo entrando in qualcosa di sconosciuto, qualcosa che potrebbe cambiare tutto.

"Hey, Sol!" mi richiama Pope da dietro, la sua voce velata di preoccupazione. Mi volto verso di lui, alzando un sopracciglio. "Attenta che non facciano stupidaggini," mi dice, il mezzo sorriso che tradisce la sua ansia.

"Non prometto niente," rispondo, cercando di smorzare la tensione con una battuta, ma sapendo che con JJ e John B è difficile evitare guai.

Kiara si avvicina a John B, la preoccupazione nei suoi occhi evidente. Gli porge le chiavi con un sospiro. "Sta attento," gli dice, il tono più grave del solito.

JJ non perde occasione per fare una battuta. "E tu non mi dici di stare attento?" chiede, con il suo solito sorriso malizioso. Alzo gli occhi al cielo, cercando di non cedere alla sua provocazione.

"JJ, io vengo con te," dico, sorridendo divertita mentre lui si illumina, pronto per l'avventura. Iniziamo a camminare lungo i corridoi stretti e angusti del motel, le luci al neon che sfarfallano, creando un'atmosfera che sembra uscita da un film noir. Il silenzio si fa pesante, ma non dura molto.

"Mi raccomando, sta attento John B," dice JJ, imitando in modo esagerato la voce di Kiara, provocando una risata soffocata in John B.

"Dio, sei inquietante," esclama John B, lanciando uno sguardo divertito ma esausto a JJ.

JJ non demorde e continua: "Ma che le prende ultimamente?" chiede, riferendosi a Kiara. "Non lo so. Magari vuole solo che stiamo attenti," risponde John B, cercando di giustificare il comportamento protettivo di Kiara.

"Ultimamente è tutto un 'stai attento, John B' o 'promettimi solo questo, John B'," dice JJ, continuando a usare quella voce falsa e aggraziata, imitando Kiara con una precisione inquietante. "Quando ti decidi a provarci?" domanda, lanciando una sfida velata a John B.

John B scuote la testa, sospirando. "Avanti, amico. Conosci le regole. Vietato flirtare tra Pogue! E poi, non ci provi sempre tu con lei?" dice, cercando di mantenere un tono leggero, anche se il sottofondo della conversazione è chiaramente più serio.

JJ scrolla le spalle, ammettendo candidamente: "Certo che ci ho provato. È uno schianto di hippy piena di soldi che perde tempo con noi. Perché? Non lo so, non lo capisco! Ma che importa? So solo che quella porta è chiusa, perché ci ho provato," conclude con una risata amara, rivelando un lato di JJ che cerca sempre di mascherare dietro il suo comportamento spavaldo.

Io, invece, rimango in silenzio, i pensieri che si accavallano. Non è solo per quello che hanno detto, ma anche perché so che, nonostante tutto, ci sono cose tra di noi che rimangono non dette, sospese nell'aria come quella tensione sottile che ogni tanto si fa sentire.

"Avete finito o avete intenzione di parlare ancora tutto il giorno?" chiedo, la voce più dura di quanto volessi. JJ mi guarda per un attimo, cercando di capire cosa mi passa per la testa.

"Hey, Sol, che hai?" domanda, ancora dietro di me, cercando di leggere oltre la mia facciata.

"Non ho niente. Facciamo quello che dobbiamo fare," rispondo, cercando di chiudere lì la questione. Ma John B insiste, avvicinandosi con una preoccupazione genuina negli occhi. "Beh, non sembra," interviene, con un tono morbido ma preoccupato.

Sospiro, sentendo la pressione crescere. "Avanti ragazzi, basta. Non ho nulla. Ora sbrighiamoci," dico, cercando di riportare l'attenzione su quello che dobbiamo fare.

Finalmente, arriviamo davanti alla porta della stanza. L'insegna del motel scricchiola sopra di noi, mentre il vento continua a soffiare forte, come se volesse sussurrarci qualcosa all'orecchio. John B e JJ bisbigliano qualcosa tra di loro, probabilmente un'ultima battuta per stemperare la tensione, e poi John B inserisce la chiave nella serratura.

Tutti tratteniamo il respiro, aspettando il clic che segnerà l'inizio di un nuovo capitolo della nostra avventura. E chissà cos'altro troveremo dietro quella porta. Ma una cosa è certa: niente sarà più come prima.

OUTER love - JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora